mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] nell’uso pop. tosc.), quando si parli di cosa ben determinata, viene inserito l’articolo tra l’aggettivo [tra farsi amare e farsi temere] non si può appunto perché la nostra natura non ce lo consente (Machiavelli). Con la prep. in forma per ...
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posto2
pósto2 s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»: v. la voce prec.]. – 1. In senso generico, spazio o porzione di spazio disponibile per essere occupato da persone o da cose: il mondo [...] mio p. è questo e non ho intenzione di muovermi; riprendiamo il nostro p.; torna al tuo p.!; cambiare p., o di p.; scambiarsi mio p.?; questo p. non mi piace; c’è un p. per ogni cosa; il p. di questi libri è nello scaffale di destra; rimetti a p. ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] andare a p. i bambini a scuola. In alcuni contesti, ricevere, accettare cosa che altri offre o dà: quella dote Che da te prese il primo Volgi la mente a me, e prenderai Alcun buon frutto di nostra dimora (Dante); p. la fuga, cominciare a fuggire; p. ...
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presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche [...] questo nel giudizio di Dio è considerato vacante). Con riferimento a cosa, in p. di è di uso com. nel linguaggio della spesso dalla p. mia, sua, nostra, ecc., in frasi fam. del tipo: toglietevi dalla mia p., sparisci dalla nostra p., e sim., dove il ...
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riguardo
s. m. [der. di riguardare]. – 1. ant. Sguardo, vista, aspetto: Questi onde a me ritorna il tuo riguardo, È ’l lume d’uno spirto ... (Dante). Riferito a luoghi, orientamento, posizione. 2. Attenzione [...] oppure (non com.), in considerazione: accetta questo ricordo in r. della nostra amicizia; a questo r., a tale r., a questo, a tale responsabili del grave errore. b. Avere r. a qualche cosa, tenere presente, considerare: avendo (o avuto) r. alla ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] l’altezza (Dante); queste chiacchiere escono dai soliti ambienti pettegoli; quei manufatti sono usciti dalla nostra fabbrica; in partic., uscir di bocca, di cosa che non si avrebbe intenzione di dire e che viene detta inavvertitamente: gli è uscito ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una [...] una nozione, come sapere già acquisito: non ha la minima c. delle norme della circolazione; la nostra c. della natura è molto limitata; essere a c., avere c. di una cosa, saperla: sono a c. di tutti i particolari; ho perfetta c. di ciò che debbo fare ...
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qui
avv. [lat. eccu(m) hīc] (radd. sint.). – 1. In questo luogo, in questo posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla (e talvolta anche da chi ascolta) e con più esattezza dell’avv. [...] una persona o una cosa: codesti giovani, e qui la nostra Agnese [cioè: e anche la nostra Agnese che è qui] seguo più; di qui son derivati molti pasticci, da questo fatto, da questa cosa; di qui nasce, di qui segue che ...; spesso con più chiaro sign. ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] talora in comune con sentire anche il sign. di «avere sentimento di qualche cosa, avvertire» e sim.: e via per l’ossa Correr m’intesi e per chi non si mostra pronto o disposto a ubbidire a un nostro ordine, o sim. In qualche caso ha piuttosto il ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] il volere qui appresso di me dimorare o volerti con ogni cosa che donata t’ho in Acaia tornare (Boccaccio); se 10. Costare (sign. che già il verbo aveva in latino, e che nella nostra lingua non è più com. se non in alcune frasi): a quanto sta ora ...
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Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...