vanto
s. m. [der. di vantare]. – 1. Il vantare o piuttosto il vantarsi di qualche merito o capacità; vanteria. È usato soprattutto nelle espressioni menare, darsi, farsi vanto o gran v., vantarsi, millantarsi: [...] vantare, o addirittura essere superiore o più forte di lui; anche di cosa: è un vino che giustamente ha il v. sopra tutti gli altri; scienziato, o quell’impresa, sarà sempre un v. per la nostra città. 3. a. Nell’età della cavalleria, e nelle corti ...
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benedire
v. tr. [lat. benedicĕre, comp. di bene e dicĕre, propr. «dir bene» e nel lat. eccles. (come traduz. del gr. εὐλογέω) «benedire»] (coniug. come dire; nell’imperf. indic. ha anche, come forma [...] 1. a. Invocare da Dio bene e protezione per una persona o una cosa, per lo più alzando la mano destra e facendo con essa un segno di concedere grazie: benedite, Signore, la nostra famiglia; Dio benedica le nostre fatiche; benedite, gran Dio, l’Italia ...
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gradire
v. tr. [lat. *gratire, der. di gratus «gradito, accetto»] (io gradisco, tu gradisci, ecc.). – 1. Ricevere, accogliere, accettare di buon animo, con soddisfazione, con piacere: g. un regalo, una [...] non gradisco vederlo in casa mia; non gradisco che frequenti casa nostra); sono scherzi che non gradisco; come formula di congedo: grata); o, in altri casi, per chiedere garbatamente qualche cosa: gradirei un bicchiere d’acqua; quindi, in genere, ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel [...] univocamente e ottenute con metodologie rigorose, secondo criterî proprî delle diverse epoche storiche: la sc. è ultima perfezione de la nostra anima (Dante); l’amore per la sc.; il lume, i lumi della sc.; spezzare il pane della sc., fig. insegnare ...
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benvenuto
(o bèn venuto) agg. e s. m. – Formula di saluto con cui si fa buona accoglienza a un ospite: benvenuti!; b. tra noi!; in senso più generico, accoglienza: mi aspettavo un b. più affettuoso. [...] Anche con l’articolo, essere il b., essere ben accolto, esser gradito: sarai sempre il b. (la b.) in casa nostra; e di cosa: è una piccola fortuna che ci piove dal cielo, e sia la benvenuta. Come s. m., dare il b. a qualcuno, accoglierlo con questa o ...
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abolire
v. tr. [dal lat. abolere] (io abolisco, tu abolisci, ecc.). – Sopprimere, annullare, in genere con una disposizione dell’autorità competente: a. una tassa, a. una legge, un’istituzione, un ordine [...] obbligatoria. Più genericam., eliminare, togliere dall’uso, rinunciare (o indurre altri a rinunciare) a qualche cosa: in quel bar è stato abolito l’uso delle mance; a casa nostra, abbiamo abolito il vino a tavola; per star bene, dovrei a. il fumo. ...
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salutifero
salutìfero agg. [dal lat. salutǐfer -a -um, comp. di salus -utis «salute» e -fer «-fero»], ant. – Che giova alla salute fisica, salutare: rimedio s., erbe salutifere; anche con uso fig., giovevole, [...] utile, vantaggioso: esortazione s.; consiglio s.; niuna cosa era tanto s. alla republica e a tutta Italia, quanto essere collegati , e sim.: nacque questo singolare splendore italico nella nostra città ..., negli anni della s. incarnazione del re ...
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bestialita
bestialità (ant. bestialitade) s. f. [der. di bestiale]. – 1. Qualità d’essere bestiale, cioè violento, brutale: Le tre disposizion che ’l ciel non vole, Incontenenza, malizia e la matta Bestialitade [...] (Dante). 2. Cosa bestiale, sproposito grosso in atti o parole: non dire b.!; temo d’aver fatto una bestialità. Poco com. in senso astratto, stolidezza, stupidità: bestialità è la nostra se così crediamo (Boccaccio). 3. In psicopatologia e nella ...
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brandizzazione
s. f. La trasformazione di qualcosa in un marchio commerciale. ◆ Per [Domenico] Ioppolo addirittura non esiste (come molti sostengono) una correlazione fra economia e investimenti pubblicitari, [...] diffuso negli ultimi tempi, che punta a trasformare ogni cosa in marca, in marchio commerciale. (Giampolo Fabris, Repubblica fa con carni allevate in Brasile. I nostri concorrenti hanno riconosciuto la nostra leadership a tal punto da comprare i ...
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fondamento
fondaménto s. m. [dal lat. fundamentum, der. di fundare «fondare»] (pl. -i, e in senso proprio più spesso le fondaménta, femm.). – 1. Ciascuna delle strutture murarie su cui si costruisce [...] il proprio tempo; fare f. su una persona, su una cosa, farci assegnamento. 3. non com. L’opera del fondare, fondazione apertissimo segno in adolescenza di nobilitade, perché quivi è massimamente necessaria al buono f. de la nostra vita buona (Dante). ...
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Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...