cancel culture
loc. s.le f. Atteggiamento di colpevolizzazione, di solito espresso tramite i social media, nei confronti di personaggi pubblici o aziende che avrebbero detto o fatto qualche cosa di offensivo [...] • Donald Trump si scaglia contro coloro che "vogliono distruggere la nostra storia" e "dividere il paese", ovvero i democratici e coloro . (Ansa.it, 4 luglio 2020, Mondo) • La cosa più ridicola della cancel culture, o chiamatela come diavolo vi pare ...
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emergenzialismo
s. m. Tendenza ad affrontare ogni difficoltà come una situazione di emergenza, senza individuarne correttamente le cause e predisporne i rimedi adeguati. ◆ Non serve che lo Stato, ha [...] perché il pericolo che incombe su di loro è, in massima parte, causato da chi concorre esternamente con cosanostra rivelando notizie riservatissime e facendo conoscere in tempo reale le attività degli investigatori. (Francesco Palazzo, Repubblica, 7 ...
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mafia
màfia (meno com. màffia) s. f. [voce sicil., di etimo incerto]. – 1. Termine con cui si designa il complesso di piccole associazioni criminose (dette cosche), segrete, a carattere iniziatico, rette [...] caduta del regno borbonico; il carattere di associazione a delinquere della mafia (che dai proprî affiliati è denominata «Cosanostra») si precisa con riferimento alla funzione di mediazione esercitata nell’economia del latifondo da elementi come i ...
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savianizzazione
s. f. (iron.) Acquisizione dello stile giornalistico e del modo di fare informazione tipici dello scrittore e giornalista Roberto Saviano. ◆ Un po' di "savianizzazione" la si coglie negli [...] nel mirino delle strapotenti bande messicane, sempre più infiltrate nel governo locale e più violente rispetto a casa e a cosanostra. (Leonardo Mala, Repubblica.it, 11 aprile 2011, Spettacoli e Cultura) • C'è anche chi si sottoscrive al «100 per ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] civile: in tanta afflizione e miseria della nostra città era la reverenda auttorità delle leggi, come guida: Parigi fa l. in fatto di moda; farsi una l. di una cosa, imporsela come obbligo, come norma costante: mi son fatto una l. di aiutare ...
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leggieri
leggièri (o leggèri) agg. – Variante ant. di leggiero o leggero: se fia cosa leggeri, seguiterà in parte il suo corso (Leonardo); sono divenuto più mobile e leggieri di quello ch’io soleva essere [...] scritta anche con le altre varianti dell’agg. (leggiero, leggiere, spesso nella forma tronca leggier): altri non si rivolgerebbe così di leggiero (Boccaccio); e ciò potevan far di leggiere (Boccaccio); Nostra virtù che di legger s’adona (Dante). ...
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ventre
vèntre s. m. [lat. vĕnter -tris]. – 1. a. Sinon. di addome e del più com. e più fam. pancia, per indicare sia la cavità dell’addome contenente i visceri sia la regione esterna corrispondente, [...] . (nella preghiera dell’Ave Maria); portare nel v.; la nostra infelice era ancor nascosta nel v. della madre (Manzoni, riferito di massima escursione positiva). b. Parte interna e cava di qualche cosa: nel v. della terra; il v. di uno strumento ...
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querelare
v. tr. e intr. pron. [dal lat. tardo querelari, der. di querela: v. querela] (io querèlo, ecc.). – 1. Ricorrere alla giustizia proponendo querela nei riguardi di una persona: querelò il giornalista [...] al giudice, in tribunale. 2. letter. Sempre nell’intr. pron., lamentarsi, dolersi di qualche cosa: calamità della quale certamente gli uomini della nostra età si potrebbono più giustamente querelare se pervenisse in essi senza colpa propria ...
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quietare
(letter. quetare) v. tr. [dal lat. tardo quietare o quietari, der. di quietus «quieto»] (io quièto, o quèto, ecc.). – 1. Porre in quiete, calmare: q. le tempeste; q. il mare, le onde; q. un [...] lingua (Bembo); con senso più vicino ad appagare: la nostra volontà [compl. oggetto] quïeta Virtù di carità (Dante porsi in quiete, calmarsi, trovare pace, o cessare, smettere da qualche cosa: il tumulto alla fine si quietò; la furia del vento s’è ...
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imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle [...] , esigere che una persona (o una comunità) osservi o eseguisca qualche cosa: i. un obbligo, una legge; i. dure condizioni; i. passare inosservate: il fenomeno è interessante e s’impone alla nostra attenzione; è un artista di grande talento che s’ ...
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Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...