raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] la luce e che nell’immaginazione comune si configurano come linee che partono da una sorgente luminosa, soprattutto da un corpo celeste: i r. del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti; un fascio di raggi; i r. ardenti, infuocati, cocenti ...
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volume
s. m. [dal lat. volūmen «cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo», der. di volvĕre «volgere»]. – 1. L’estensione di un solido (o di un fluido, e in questo caso il volume [...] 1.083 miliardi di km3; v. cavo, la capacità di un corpo cavo; v. specifico di una data sostanza in date condizioni, il volume possono essere comprese, per esigenze tecnico-funzionali, nel corpo dell’edificio stesso entro i limiti imposti dalle norme ...
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assorbimento
assorbiménto s. m. [der. di assorbire]. – 1. L’atto, il fatto di assorbire, cioè di attirare e accogliere in sé: a. dell’acqua, da parte di una spugna o d’altro corpo poroso; a. di umidità, [...] di un’industria, ecc. Più in partic.: a. In fisica, il processo per cui un corpo, allo stato aeriforme o liquido, penetra all’interno di un altro corpo, allo stato liquido o solido, conservando il proprio stato molecolare: a. di un gas; coefficiente ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] da s. fatti col temperino; sul muro è rimasto il s. dei quadri; guarda che segni di sporco sulla tovaglia; ha il corpo pieno di s. lividi; lo schiaffo gli ha lasciato il segno; con uso fig., lasciare il s., rimanere impresso nella memoria, avere ...
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omeosomo
omeosòmo agg. [comp. di omeo- e gr. σῶμα «corpo»]. – Propr., che ha corpo uguale. In zoologia, razze o., denominazione proposta negli anni ’40 del Novecento per quelle razze di polli nelle quali [...] la forma generale del corpo è simile a quella delle specie selvatiche del genere gallo (Gallus): in tali razze le uova sono bianche e i pulcini mettono precocemente le penne. ...
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valvola
vàlvola (ant. vàlvula) s. f. [dal lat. valvŭlae -arum («i gusci di un baccello»), dim. di valvae: v. valva]. – 1. a. Nella tecnica, organo di chiusura o di regolazione posto sul percorso di una [...] distinguono, in base al tipo di otturatore, in v. a spostamento traslatorio, in cui l’otturatore compie una traslazione nel corpo della valvola fino a portarsi a contatto con la sede in condizioni di chiusura (a seconda della forma dell’otturatore o ...
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taglia1
tàglia1 s. f. [dal fr. (ant.) taille, der. di tailler «tagliare»]. – 1. ant. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato, e il taglio stesso. 2. estens. a. Sinon. di tacca [...] con cappucci bassi Dinanzi a li occhi, fatte de la taglia Che in Clugnì per li monaci fassi (Dante). c. Statura e proporzioni del corpo di una persona: per un uomo di quella t. (o della sua t.) ci vuole una sedia fatta apposta; una donna di mezza t ...
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ponte
pónte s. m. [lat. pōns pŏntis]. – 1. a. Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento [...] p., assumere o far assumere a qualche cosa tale figura. In partic.: a. Esercizio di ginnastica che si esegue piegando il corpo all’indietro fino ad appoggiare il palmo delle mani e la testa a terra. Nella lotta, posizione difensiva che si assume per ...
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cute
s. f. [dal lat. cutis «pelle»]. – In anatomia, l’involucro continuo che riveste, con funzione prevalentemente protettiva e sensitiva, tutto il corpo dei vertebrati e che, in corrispondenza delle [...] corneo); e una profonda (derma o corion), di natura connettivale, contenente, a seconda delle regioni del corpo, follicoli piliferi (con annesse ghiandole sebacee) e numerose strutture sedi della sensibilità tattile, pressoria, termica e dolorifica ...
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eterosomo
eterosòmo agg. [comp. di etero- e del gr. σῶμα «corpo»]. – In zoologia, che ha corpo diverso: razze e., quelle razze di polli che hanno la forma del corpo molto differente dalle specie selvatiche, [...] depongono uova rosse e mettono le penne tardivamente ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il c. umano si suddivide in tre regioni:...
corpo [plur. anche corpora]
Bruna Cordati Martinelli
Termine di uso frequentissimo sia nell'opera prosastica che in quella poetica; nella grandissima maggioranza dei casi usato in senso proprio col significato di " c. umano "; appare tuttavia...