z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] z sorda o aspra o dura, meno spesso forte) pronunciato senza vibrazione delle cordevocali (per es. vizio); il secondo (z sonora o dolce, più raram. lene o molle) con le cordevocali in vibrazione (per es. zona). Si tratta in realtà di due suoni ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] anche altre varietà: una l sonante, che costituisce cioè sillaba per conto proprio; una l sorda, cioè senza vibrazione delle cordevocali (per es. la l francese di oncle ‹õkl›); una l velare, di timbro oscuro, tendente verso u semiconsonante (per es ...
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fonazione
fonazióne s. f. [der. del gr. ϕωνή «suono»]. – Il processo fisiologico per cui nella specie umana e negli animali si produce un suono o un rumore per mezzo degli organi vocali; a tale processo [...] corrente aerea espiratoria che dai polmoni, attraverso i bronchi e la trachea, raggiunge la rima glottidea mettendo in vibrazione le cordevocali, e un apparato di risonanza (il tubo o canale fonatorio o di fonazione, o anche tubo di risonanza). In ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] di questa, cioè per la diversa disposizione dei margini laterali della lingua, e inoltre per il diverso comportamento delle cordevocali, che sono in vibrazione nella s sonora (detta anche dolce, meno spesso lene, molle, ant. rimessa), non sono in ...
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attacco
s. m. [der. di attaccare] (pl. -chi). – 1. a. L’attaccare, il modo di attaccare e il punto dove una cosa si attacca o due cose si congiungono insieme: l’a. delle maniche; un a. fatto bene; attacchi [...] propria della respirazione a quella vibratoria (per es., nella normale pronuncia delle vocali italiane, francesi, ecc.); a. duro (o forte), quando le cordevocali prima si accostano in modo da ottenere un’occlusione perfetta, poi bruscamente si ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] greco antico, consistente in un aumento dell’altezza della voce, prodotto da accresciuta frequenza delle vibrazioni delle cordevocali. Rispetto all’intensità, l’accento può essere forte o debole; parole plurisillabe o composte possono avere accanto ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] occlusione del canale orale all’altezza del velo palatino (come quella della c dura) ed è accompagnata da una vibrazione delle cordevocali (che manca invece alla c dura). La g dura, come la maggior parte delle consonanti, può avere in mezzo a due ...
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cordacòrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione [...] di bambine); anche l’esercizio stesso: fare tutte le mattine un po’ di corda. b. Nell’alpinismo, grossa fune, lunga in media 40 metri, di norma con le corde nel loro sign. generico: corde del timpano, ramo del nervo facciale; c. vocali, le quattro ...
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ventricolo
ventrìcolo s. m. [dal lat. ventricŭlus, dim. di venter -tris «ventre»]. – 1. Sinon. di stomaco, disusato nel linguaggio medico ma ancora vivo in qualche uso region. popolare. 2. In zoologia [...] derivate dalle originarie vescicole cerebrali e nelle quali circola il liquor cerebro-spinale; v. laringeo, porzione del vestibolo della laringe dei mammiferi, interposta tra le cordevocali vere e le cordevocali false, detta anche seno di Morgagni. ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] consonanti nel loro complesso si classificano: in sonore e sorde, secondo la presenza o la mancanza di vibrazioni delle cordevocali nell’emissione del suono; in orali e nasali, secondo la posizione del velo palatino (alzato o abbassato, rispettivam ...
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VOCALI Si chiamano così, in anatomia, importantissime formazioni della laringe. La cavità di questa si va restringendo sino alla glottide o rima glottidea: qui la mucosa si solleva d'ambo i lati in due spesse pliche trasversali che vanno, da...