argento
argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, [...] del mercurio (già in latino, argentum vivum); fig., avere l’a. vivo addosso (con allusione alla straordinaria mobilità del mercurio), non stare mai fermo, essere in continuo movimento, sia per irrequietezza sia per instancabile operosità e vitalità. ...
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nastratrice
s. f. [der. di nastrare]. – 1. Macchina per nastrare conduttori, spec. cavi elettrici. 2. Macchina, detta anche lucidatrice a nastro, costituita essenzialmente da un nastro continuo avvolto [...] su rulli che lo tengono in tensione e lo pongono in rotazione; la faccia esterna del nastro è cosparsa di polvere abrasiva che smeriglia e lucida le superfici metalliche poste a contatto ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] oppure concepita nella memoria e nel pensiero: avere, non avere il senso del r.; r. regolare, costante; r. continuo, intermittente; r. lento, veloce, sempre più veloce e, iperb., r. concitato, frenetico, indiavolato; accelerare, rallentare il r.; in ...
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scolarizzare
scolariżżare v. tr. [dal fr. scolariser, der. di scolaire «scolastico»]. – Includere nella popolazione scolastica, mettere in condizione, mediante opportuni provvedimenti, di adempiere all’obbligo [...] ; s. i portatori di handicap. ◆ Part. pass. scolariżżato, anche come agg. e s. m. (f. -a): un paese molto scolarizzato; una zona, una categoria sociale non ancora scolarizzata; ragazzi scolarizzati; il numero degli scolarizzati è in continuo aumento. ...
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shtetl
s. m. inv. Villaggio ebraico dell’Europa orientale, di lingua e cultura yiddish. ◆ [Theo] Richmond fino al 1987 aveva trattenuto la sua curiosità di indagare sulle proprie origini, sui tanti abitanti [...] brasiliane del Novecento. Nata in uno shtetl ebraico in Ucraina, aveva due anni quando la famiglia si trasferì in Brasile dove continuò lei a parlare l’yiddish che era la sua lingua madre. (Maria Paola Arbeia, Stampa, 8 marzo 2008, Novara, p. 66 ...
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qua2
qua2 avv. [lat. eccu(m) hac] (radd. sint.). – 1. In questo luogo. Indica in genere luogo vicino a chi parla (ma con minore determinatezza dell’avv. qui, con cui ha peraltro molti usi in comune), [...] alla ripetizione insistente di un discorso, di un atto, ecc.: è un vanitoso, non fa che dire io qua io là; impreca di continuo: accidenti qua, accidenti là. 2. Unito a preposizioni e avverbî: qua intorno, qua su (v. quassù), qua giù (v. quaggiù), qua ...
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impazzimento
impazziménto s. m. [der. di impazzire]. – L’impazzire; per lo più negli usi estens. e fig. del verbo e con sign. concr., briga, faccenda che fa perdere o lambiccare il cervello e mette a [...] dura prova la pazienza: è un bell’i. dover riordinare tutte queste carte; è stato un i. risolvere quel problema così intricato; con questi figli così irrequieti è un continuo impazzimento. ...
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passavolante
s. m. [comp. dei temi di passare e volare2; nel sign. 2, dal fr. passe-volant], ant. – 1. Nei secoli 15°-16°: a. Macchina militare adoperata per scagliare pietre o altri tipi di proiettili. [...] corsari da un assalto. 2. a. Nei secoli 16°-17°, soldato che non svolgeva un servizio militare effettivo e continuo ma solo saltuario, oppure veniva fittiziamente compreso dal comandante di un reparto nel suo contingente, soprattutto in occasione di ...
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tiorba
tiòrba s. f. [etimo incerto]. – Strumento musicale a corde pizzicate, della famiglia dei liuti (detto anche chitarrone): introdotto verso la fine del sec. 16°, si mantenne in uso per tutto il [...] corde da toccarsi a vuoto; le corde erano quindi in tutto quattordici o sedici, parte di lamina, parte di budello. Lo strumento era soprattutto usato per accompagnare il canto e, nelle primitive orchestre, per eseguire la parte del basso continuo. ...
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quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, [...] via di estinzione, di libri di una biblioteca, di informazioni disponibili in una banca dati; la q. di energia consumata è in continuo aumento; la q. di spazî verdi è in costante diminuzione; le moderne tecnologie riducono la q. di lavoro umano nella ...
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Linguistica
In fonologia, articolazioni c. sono quelle in cui nella tenuta non vi è occlusione che arresti la corrente espiratoria (la quale, dunque, fluisce ininterrotta durante tutta l’articolazione del fonema). Sono c. tutte le articolazioni...
continuo
. Nel significato di " non interrotto nel tempo, incessante ", in If XVI 27 il collo / faceva ai piè contïnuo vïaggio; in Pd XXVII 125 ma la pioggia continua converte / in bozzacchioni le sosine vere; in Cv III XIII 7 E così si vede...