granulo
grànulo s. m. [dal lat. tardo granŭlum, dim. di granum «chicco»]. – 1. In genere, piccolo grano, granello; sono detti, per es., granuli, o anche grani, gli elementi, distinguibili per lo più [...] , granuli del Sole (detti anche grani di riso), nuclei brillanti dalla vita di qualche minuto che, continuamente rinnovandosi e in continuo movimento, sono visibili sulla superficie solare; corrispondono a macchie del diametro di 200-1500 km, e sono ...
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effettivo
agg. e s. m. [dal lat. effectivus, der. di efficĕre «compiere», part. pass. effectus]. – 1. agg. Che produce o è atto a produrre un effetto: causa e. (più com., con questo sign., efficiente). [...] periodi di riposo e del tempo necessario per recarsi e tornare dal posto di lavoro (talora anche sinon. di lavoro continuo). Con altre accezioni più partic.: socio, membro, accademico e., ordinario (distinto da onorario, emerito, corrispondente e sim ...
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soffiamento
soffiaménto s. m. [der. di soffiare]. – L’azione, il fatto di soffiare; raro con i sign. proprî del verbo, sia nel suo uso trans. (un continuo s. di naso), sia in quello intr.: il s. del [...] vento; un s. di prospera fortuna e sorte avventurosa (Bandello); più com. nei sign. fig. di calunniare, fare una spiata, e in quello di portare via, con astuzia e slealtà, qualcosa a qualcuno. Con accezione ...
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tormentone
tormentóne s. m. [der. di tormentare; nel sign. 2, per l’azione erosiva della larva sulle radici delle piante]. – 1. Preoccupazione, fastidio, rovello che costituisce un continuo tormento; [...] allo stesso soggetto, spesso sintetizzato in una frase o in un’immagine efficace e incisiva, che viene continuamente riproposto in modo martellante in articoli di giornale, vignette satiriche, programmi radiofonici e televisivi. Anche, ripetizione ...
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temporario
temporàrio agg. [dal lat. temporarius, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. non com. Temporaneo (anche con l’accezione partic. n. 2 di temporale1): ogni periodo dev’esser preparazione all’altro, [...] ogni sviluppo t. deve giovare allo sviluppo continuo ascendente della vita immortale che Dio trasfuse in ciascuno di noi (Mazzini). 2. Sono chiamate ore t. le ore in cui veniva diviso il giorno dai popoli antichi (e anche in Italia per quasi tutto il ...
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food-design
(food design), loc. s.le m. inv. Progettazione del cibo: ideazione, preparazione e allestimento di specialità alimentari e gastronomiche, con particolare attenzione al loro aspetto estetico [...] e alla loro appetibilità. ◆ Il concetto di ristorazione si evolve, diventa food-design, si apre su paesaggi in continuo mutamento, guarda al cibo ma non troppo. Almeno non come funzione principe. È la nuova filosofia del «pret-à-manger», termine ...
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lavorio
lavorìo s. m. [der. di lavorare]. – 1. Lavoro intenso e movimentato: c’era un gran l. in cucina. Spesso in senso estens. e fig., movimento agitato, azione continuata (anche di cose), maneggi [...] , e sim.: un gran l. di mani; gli avversarî hanno fatto tutto un l. per sopraffarci; il l. elettorale; il lento e continuo l. delle acque. 2. Anticam. fu usato spesso come sinon. di lavoro in genere: io lasciava stare il l. e uscivami dell’orto ...
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steatopigidi
s. m. pl. [der. di steatopigo]. – In antropologia fisica, secondo la classificazione più seguita in Italia, ceppo austro-africano del ramo dei negroidi, attualmente rappresentato dalle sottorazze [...] boscimana e ottentotta, un tempo ad habitat continuo nell’Africa sud-orientale, caratterizzate, oltre che dalla steatopigia, dall’avere statura piccola, colore della pelle giallo-grigio, capelli crespi cortissimi impiantati a glomeruli, faccia ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di [...] l. a tempo pieno, a tempo parziale (o a mezzo-tempo), o anche l. full time, part time; l. fisso o continuativo, in contrapp. a l. temporaneo, occasionale, a termine, saltuario, precario; l. atipico, a progetto, socialmente utile o di pubblica utilità ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un [...] , del corteo; il p. del treno sui binarî; il p. delle navi attraverso un canale, uno stretto; il p. delle truppe continuò per giorni e giorni; tutti fecero ala al p. dell’illustre ospite, scostandosi ai lati della strada per rendergli onore. Anche ...
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Linguistica
In fonologia, articolazioni c. sono quelle in cui nella tenuta non vi è occlusione che arresti la corrente espiratoria (la quale, dunque, fluisce ininterrotta durante tutta l’articolazione del fonema). Sono c. tutte le articolazioni...
continuo
. Nel significato di " non interrotto nel tempo, incessante ", in If XVI 27 il collo / faceva ai piè contïnuo vïaggio; in Pd XXVII 125 ma la pioggia continua converte / in bozzacchioni le sosine vere; in Cv III XIII 7 E così si vede...