convitare
v. tr. e intr. [lat. *convitare, da invitare ravvicinato a convivium]. – 1. tr. a. ant. Invitare a un convito: al continuo mettea tavola, convitando cavalieri (G. Villani). b. ant. Invitare, [...] in genere. 2. intr. (aus. avere), letter. Banchettare: così, fino al tramonto, Tutto il dì convitossi (V. Monti). ◆ Part. pres. convitante, anche come s. m. e f., chi convita, chi offre un banchetto: non ...
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pigio
pigìo s. m. [der. di pigiare], tosc. – Un pigiare fitto e continuo di gente che si accalca: nella chiesa c’era un p. di folla da togliere il respiro (A. Baldini). ...
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perenne
perènne agg. [dal lat. perennis, comp. di per e annus «anno», propr. «che dura tutto l’anno»]. – 1. a. Destinato a durare eternamente o per un tempo lunghissimo; imperituro: gloria, fama, celebrità [...] erbe provviste di cauli sotterranei (p. erbacee, per es. giglio, giaggiolo, ecc.) e le piante legnose (v. legnoso). 2. Continuo, senza interruzioni (ma con implicita l’idea del prolungarsi senza termine, o con un termine lontano): la sua vita non era ...
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cicatrice
s. f. [dal lat. cicatrix -icis]. – 1. Tessuto di guarigione delle soluzioni di continuo e delle perdite di sostanza di tessuti sia animali sia vegetali; più comunem., segno che rimane sulla [...] pelle nel luogo di una ferita rimarginata: una c. gli tagliava il sopracciglio; far c., rimarginarsi, di una ferita, piaga, ecc. C. ornamentale, forma di tatuaggio (detta anche scarificazione) ottenuta ...
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cicatrizzazione
cicatriżżazióne s. f. [der. di cicatrizzare]. – Processo riparativo delle perdite di sostanza e delle semplici soluzioni di continuo (ferite, lacerazioni, ecc.) dei tessuti molli negli [...] organismi, che termina con la formazione di una cicatrice ...
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temperamatite
(meno com. temperamatita) s. m. [comp. di temperare e matita], invar. – Arnese (detto anche temperalapis o temperino), adoperato per fare la punta alle matite, costituito da un corpo variamente [...] rotazione della matita si provoca il taglio del legno che riveste la mina, il quale viene eliminato sotto forma di truciolo continuo: un t. di metallo, di plastica; t. automatico e t. semiautomatico, tipi speciali e più complessi per uffici, studî e ...
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bofonchio
bofonchìo s. m. [der. di bofonchiare], raro. – Un bofonchiare continuo e ripetuto: – Senti, senti la pazza! – fece tra sé Antonio Pentàgora, riscotendosi al fitto b. precipitoso della sorella [...] (Pirandello) ...
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semicontinuo
semicontìnuo agg. [comp. di semi- e continuo1]. – Parzialmente continuo. In matematica, attributo di funzioni che si presentano come una generalizzazione delle funzioni continue (v. continuo1, [...] n. 1 e) ...
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ameba
amèba s. f. [lat. scient. Amoeba, dal gr. ἀμοιβή «cambiamento», per il suo continuo mutamento di forma]. – 1. a. Genere di protozoi rizopodi, che comprende specie d’acqua dolce e marine, e alcune [...] caratteristica più nota di questi organismi è la capacità di movimento attraverso prolungamenti irregolari e di aspetto continuamente variabile, che avanzano lentamente nel substrato e successivamente si ritraggono. Comunem. il termine indica anche i ...
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Linguistica
In fonologia, articolazioni c. sono quelle in cui nella tenuta non vi è occlusione che arresti la corrente espiratoria (la quale, dunque, fluisce ininterrotta durante tutta l’articolazione del fonema). Sono c. tutte le articolazioni...
continuo
. Nel significato di " non interrotto nel tempo, incessante ", in If XVI 27 il collo / faceva ai piè contïnuo vïaggio; in Pd XXVII 125 ma la pioggia continua converte / in bozzacchioni le sosine vere; in Cv III XIII 7 E così si vede...