ottuso
ottuṡo agg. [dal lat. obtusus, part. pass. di obtundĕre «ottundere»]. – 1. letter. In senso proprio, detto di lama o d’altro oggetto, non aguzzo o tagliente, quindi smussato, spuntato: spada o.; [...] rende o. il gusto. c. Di suono, che ha poca risonanza e breve durata, o che è sordo, cupo, velato: l’incalzare continuo di que’ rintocchi, i quali, ... per l’allontanarsi, venivan più fiochi e o. (Manzoni). Per estens., non com., di ambiente angusto ...
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carfologia
carfologìa s. f. [dal gr. καρϕολογία, comp. di κάρϕη «paglia» e tema di λέγω «raccogliere»; lat. tardo carphologĭa]. – Nel linguaggio medico, movimento automatico e continuo delle mani, come [...] per afferrare invisibili oggetti vaganti nel vuoto o sulle coperte del letto, osservabile nei malati deliranti o in stato di agonia ...
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struggere
strùggere v. tr. [aferesi di distruggere] (coniug. come distruggere). – 1. letter. ant. a. Distruggere (nel sign. più com. del verbo): una tempesta Che struggea i fiori, et abbattea le piante [...] estens.: si era sentito struggere di gioia da credersi ebbro (Palazzeschi). b. Tormentare, far soffrire e languire in modo continuo: un cruccio infinito, incomprensibile la struggeva (Serao); come intr.: di giorno in giorno io dal dolor strugger la ...
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ghermire
(ant. gremire) v. tr. [dal longob. *krimmjan] (io ghermisco, tu ghermisci, ecc.). – Afferrare con gli artigli: l’aquila ghermì l’agnello; estens., afferrare a un tratto con forza: lo ghermì [...] per le braccia; e poi continuò a fare il gatto ... ruzzolandosi sulla schiena con le zampette in aria a gh. un immaginario oggetto (Antonio Tabucchi); tenere ghermito, tenere stretto con forza, quasi fra gli artigli: E quei tenea de’ piè ghermito ’l ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, [...] discreto di valori, il valore per cui si ha la massima frequenza; se i valori possibili costituiscono invece un insieme continuo, la moda si può definire come il valore cui corrisponde il massimo della funzione di distribuzione (v. distribuzione, n ...
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piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di [...] p., dalle forme p., con rotondità appena accennate; piede p. (v. piede, n. 1 a). Per estens., di elemento lineare continuo, privo di sinuosità o piegature: diagramma p., tracciato p., costituito da una linea quasi retta (per lo più orizzontale) che ...
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ghiacciaio
ghiacciàio s. m. [der. di ghiaccio2]. – Accumulo naturale di ghiaccio a struttura stratificata, dovuto a trasformazione della neve meteorica, soffice e porosa, dapprima in neve granulare (firn), [...] , vedretta o gh. di pendio; gh. norvegese, costituito da un bacino di raccolta amplissimo che riveste a guisa di mantello continuo (ice-field) estesi altopiani e dal quale scendono una o più lingue (ice-streams); altri tipi di ghiacciaio prendono il ...
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spiegazzamento
spiegazzaménto (raro spiegacciaménto) s. m. [der. di spiegazzare]. – Il fatto di spiegazzare, di spiegazzarsi, di venire spiegazzato: con questo s. continuo, la cartina della città si [...] è tutta rotta ...
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tabulato
s. m. [der. del lat. tabŭla «tavola»; cfr. tabulare2]. – Termine generico con cui vengono indicati i prospetti a modulo continuo stampati da una tabulatrice o dall’unità stampante di un calcolatore [...] elettronico ...
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Linguistica
In fonologia, articolazioni c. sono quelle in cui nella tenuta non vi è occlusione che arresti la corrente espiratoria (la quale, dunque, fluisce ininterrotta durante tutta l’articolazione del fonema). Sono c. tutte le articolazioni...
continuo
. Nel significato di " non interrotto nel tempo, incessante ", in If XVI 27 il collo / faceva ai piè contïnuo vïaggio; in Pd XXVII 125 ma la pioggia continua converte / in bozzacchioni le sosine vere; in Cv III XIII 7 E così si vede...