pertosse
pertósse s. f. [comp. di per-1 e tosse]. – Malattia infettiva acuta, contagiosa ed epidemica, dell’apparato respiratorio, particolarmente frequente tra i bambini dai 2 ai 6 anni, caratterizzata [...] da tipica tosse accessuale, provocata da un batterio gram-negativo (Bordetella pertussis); trasmessa di solito per contagio diretto, attraverso le vie respiratorie, si manifesta, dopo un’incubazione di 5-12 giorni, con una fenomenologia catarrale a ...
Leggi Tutto
sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] una situazione d’incertezza, di pericolo, o comunque negativa: essere s. processo; il paese era s. la minaccia di un contagio; vivere s. un continuo incubo. Anche di cosa che eserciti una forma di coazione sulla volontà o abbia comunque efficacia sul ...
Leggi Tutto
lue
s. f. [dal lat. lues «morbo, pestilenza, epidemia, contagio», di etimo incerto]. – 1. Nel linguaggio medico, sinon. di sifilide. In origine, la parola significava più genericam. malattia contagiosa, [...] e perciò la sifilide era indicata con gli aggettivi lue venerea o celtica o gallica. 2. In senso fig., letter., ha usi analoghi a peste; quindi, calamità pubblica, sventura, diffusione di false dottrine ...
Leggi Tutto
pestilenziale
agg. [dal lat. mediev. pestilentialis, der. del lat. pestilentia «pestilenza»]. – 1. Che è in relazione con la peste, che ha i caratteri della peste o della pestilenza: febbre p.; contagio, [...] epidemia p.; virtù d’assorbire e di ritenere ogni esalazione p. (Manzoni). 2. estens. e fig. a. Estremamente nocivo per la salute, malsano: clima, stagione, aria p.; esalazioni p.; è un caldo p.; che ammorba ...
Leggi Tutto
pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] con altre persone, rapporto commerciale, di clientela e sim.: vettovagliar la città, prima che dilatandovisi per isventura il contagio, le venisse negato pratica dagli altri paesi (Manzoni); i panni della malata che la lavandaia rifiutava di portare ...
Leggi Tutto
infermeria
infermerìa s. f. [der. di infermo]. – 1. a. Locale, o complesso di locali, che negli edifici per abitazione collettiva (collegi, conventi, ospizî, caserme, prigioni), o nelle navi, serve per [...] : messer, poi che voi ben vi sentite, tempo è d’uscire d’i. (Boccaccio). 2. ant. Malattia, infermità, e più spec. epidemia, contagio: con l’altro essercito di cristian si congiunse. Nel quale ... cominciò una grandissima i. e mortalità (Boccaccio). ...
Leggi Tutto
varicella
varicèlla s. f. [dal fr. varicelle, dim. arbitrario di variole «vaiolo»]. – Malattia esantematica contagiosa, espressione di infezione primaria da virus (Herpesvirus varicellae o virus varicella-zoster), [...] , che colpisce particolarmente i bambini tra il primo e il decimo anno di età, a decorso solitamente benigno: il contagio avviene generalmente per via respiratoria, il periodo di incubazione dura circa 14 giorni, quello eruttivo 8-10 giorni, e ...
Leggi Tutto
infettare
v. tr. [dal lat. infectare «avvelenare, intorbidare», der. di infectus (v. infetto)] (io infètto, ecc.). – Rendere infetto, trasmettere un’infezione (a un ambiente, a una persona, a un oggetto), [...] o provocarla (in una persona): il contagio si diffondeva e aveva ormai infettato quasi tutte le famiglie; scoli inquinati che infettano le acque scorrenti; isolare un malato di vaiolo perché non infetti gli altri degenti; il Tadino ... aveva detto e ...
Leggi Tutto
infezione
infezióne s. f. [der. di infettare; cfr. lat. tardo infectio -onis «tintura», der. di inficĕre «tingere», part. pass. infectus]. – Propriam., ogni processo morboso provocato da microrganismi [...] com., nome dato in genere a processi suppurativi o infiammatorî: avere un’i. al dito, a un dente; patire di i. intestinale; anche, sinon. di contagio: impedire che l’i. si propaghi; e fig., corruzione, opera o stato di pervertimento sociale o morale. ...
Leggi Tutto
nosocomiale
noṡocomiale agg. [der. di nosocomio]. – Relativo al nosocomio, che è proprio dei nosocomî; è usato spec. nelle locuz. malattie e febbri n. per indicare le malattie da infezione (come, per [...] e le varie forme di cancrena), che, nell’epoca precedente alle scoperte dell’antisepsi e dell’asepsi, si potevano contrarre facilmente negli ospedali, a causa del basso livello igienico conseguente alla mancata conoscenza dei meccanismi di contagio. ...
Leggi Tutto
La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata a una sana sia direttamente sia mediante materiali o mezzi inquinati (aria, acqua, alimenti, escrezioni, effetti letterecci ecc.), ovvero insetti o animali trasmettitori dei microrganismi...
PSICHICO, CONTAGIO
Ernesto Lugaro
. Trasmissione di disordini psichici che avviene da un individuo ad altri in circostanze che favoriscono la suggestione. La somiglianza psicologica che spesso regna fra varî componenti d'una stessa famiglia...