anti-biotech
agg. Che si oppone all’uso di biotecnologie. ◆ Scherza, ma non troppo Beppe Grillo. Sul filo dell’ironia, dichiara guerra ai «pirati delle biotecnologie». […] Nel suo spettacolo la storiella [...] ) • le contestazioni arrivano ben prima che il pubblico abbia capito di che cosa si tratta. E poiché hanno vie di contagio rapide e indipendenti, sia che vengano da gruppi ecologisti, antinucleari, anti-biotech e anti-ogm, sia che le sollevino i ...
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anti-epidemia
agg. Finalizzato a prevenire il diffondersi di epidemie virali. ◆ «Le misure anti-epidemia prese dalle autorità canadesi sono soddisfacenti». Così l’Oms ha ritirato il monito a non viaggiare [...] recepito le linee-guida. Lo abbiamo verificato contro il vaiolo: ogni ritardo nel far scattare l’isolamento allarga il contagio in modo spaventoso» [Girolamo Sirchia intervistato da Giacomo Galeazzi]. (Stampa, 9 gennaio 2006, p. 10, Cronache Italiane ...
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anti-Hiv
(anti Hiv), agg. inv. Che previene il contagio da Hiv (Human Immunodeficiency Virus, virus dell’immunodeficienza umana). ◆ tra i piccoli passi di cui è fatta la lotta alla malattia, c’è uno [...] studio internazionale sulla trasmissione del virus da madre a figlio, che dimostra come il parto cesareo programmato in anticipo e combinato con la terapia anti Hiv in gravidanza riduca questo rischio ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia [...] (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.) che rapidamente si diffonde, per contagio diretto o indiretto, fino a colpire un gran numero di persone in un territorio più o meno vasto, e si estingue dopo una durata più o meno lunga. La manifestazione ...
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epidemico
epidèmico agg. [der. di epidemia1] (pl. m. -ci). – Di epidemia, che ha natura di epidemia: morbo e.; febbri e.; malattie che assumono a volte carattere epidemico. In usi fig.: la passione per [...] e.; la violenza aveva assunto ormai una diffusione epidemica. ◆ Avv. epidemicaménte, in modo epidemico, con carattere di contagio e di larga diffusione (in senso proprio e fig.): febbri che si diffondono epidemicamente; il malcostume si allargava ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] nei debiti, nel vizio, nel sudiciume (morale) fino agli o.; vengo da Milano, e, sentirete, sono proprio stato nel contagio fino agli o. (Manzoni); iperb. fam., avere la pancia fino agli o., di donna inoltrata nella gravidanza; averne fino agli ...
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corruzione
corruzióne s. f. [dal lat. corruptio -onis, der. di corrumpĕre «corrompere», part. pass. corruptus]. – 1. a. Il corrompersi, l’essere corrotto, nel senso di decomposizione, disfacimento, putrefazione [...] : c. dei costumi; la c. dei giovani, della società; la c. della classe politica; vivere in mezzo alla corruzione. c. ant. Contagio: gran c. di vaiuolo, che fu in Firenze (G. Villani). 2. In senso attivo, l’opera di chi induce altri al male ...
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serpere
sèrpere v. intr. [dal lat. serpĕre «strisciare»] (io sèrpo, ecc.; è usato soltanto nei tempi semplici dell’indicativo), letter. – Serpeggiare, per lo più in usi fig.: Qual per trunco o per muro [...] edera serpe (Petrarca); Ecco il tedio a la fin serpe tra i vostri Così lunghi ritiri (Parini); Oh come soavissimi diffusi Moti per l’ossa mi serpeano (Leopardi); [il contagio] andò covando e serpendo lentamente (Manzoni). ...
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superfetazione
superfetazióne s. f. [dal lat. mediev. superfetatio -onis, der. del lat. superfetare «concepire sopra un precedente concepimento», comp. di super- e fetus «feto»]. – 1. In biologia, fenomeno [...] una inutile s.; l’amore quale lo si concepisce e lo si fa nella classe colta è una s., una malattia, un contagio portato dalla civiltà (Tarchetti). b. Parte aggiunta a un edificio dopo la sua ultimazione e tale da guastare l’aspetto estetico dell ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] nel 1895) si indica l’analisi di tali comportamenti collettivi, spiegati per lo più sulla base di una sorta di contagio emotivo e talvolta posti in relazione con i vantaggi che il potere politico (o un particolare regime) può trarne. Con accezione ...
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La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata a una sana sia direttamente sia mediante materiali o mezzi inquinati (aria, acqua, alimenti, escrezioni, effetti letterecci ecc.), ovvero insetti o animali trasmettitori dei microrganismi...
PSICHICO, CONTAGIO
Ernesto Lugaro
. Trasmissione di disordini psichici che avviene da un individuo ad altri in circostanze che favoriscono la suggestione. La somiglianza psicologica che spesso regna fra varî componenti d'una stessa famiglia...