neuromarketing
s. m. inv. Lo studio dei meccanismi cerebrali che determinano le scelte relative al consumo di beni. ◆ Sei tu che compri o nel tuo cervello è nascosto un io onnipotente che spinge allo [...] shopping compulsivo? Molti vogliono credere alla seconda opzione. È utile per depotenziare le fitte della coscienza. Ma questa possibilità è anche molto altro: è il terreno di caccia degli studiosi di ...
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sviluppare
v. tr. [der. di viluppo, col pref. s- (nel sign. 3)]. – 1. a. ant. o letter. Disfare, sciogliere un viluppo; svolgere, districare ciò che è avviluppato: non riusciva a svilupparsi da quella [...] ’intr. pron., svilupparsi, avere un incremento, una maggiore estensione e diffusione: l’industria (o la vendita, il consumo) dei surgelati si va sempre più sviluppando; le telecomunicazioni si sono molto sviluppate nell’ultimo decennio; un piccolo ...
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anti-carovita
(anti carovita), agg. inv. Finalizzato a contrastare l’aumento dei prezzi dei beni di consumo abituale. ◆ [tit.] «Prezzi, pronti a intervenire ancora» / [Enrico] Letta: la benzina deve [...] restare nella media Ue. [Massimo] D’Alema: Rc Auto, misure temporanee / Il ministro dell’Industria: provvedimenti congiunturali e strutturali. Domani vertice con i sindacati sul pacchetto anti carovita ...
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martin secco
martìn sécco locuz. usata come s. m. [con riferimento alla data d’inizio della maturazione e alla secchezza della polpa] (pl. martìn sécchi). – Varietà di pera che matura da san Martino [...] , a forma di fiasco, ha buccia sottile e dura, giallognola, coperta da una ruggine cannella o verde olivastra, rossa dalla parte del sole, con polpa croccante e senza profumo; troppo secca per il consumo diretto, si usa per cuocere o per essiccare. ...
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industria
indùstria s. f. [dal lat. industria «attività, operosità», di etimologia incerta]. – 1. Operosità, diligenza ingegnosa, sia rivolta a raggiungere un particolare intento, sia come qualità abituale, [...] tecnica dell’immagine e del suono; anche, gli stessi prodotti culturali diffusi a livello industriale e destinati al consumo delle masse popolari nel tempo libero. b. I. del crimine, l’attività criminosa, in quanto sia organizzata, ramificata ...
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moscatellino
(ant. o tosc. moscadellino) agg. [dim. di moscatello]. – Detto di una varietà di pera del gruppo delle moscate, distinta per la precocità, per la piccolezza (essendo grande come una noce [...] o meno), per il sapore dolce e per il profumo di moscato: ha buccia verdastra con sfumature rosso-bruno e polpa bianca, ed è usata, oltre che per il consumo diretto, anche nell’industria conserviera. ...
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antigastrite
(anti-gastrite, anti gastrite), agg. inv. Che previene o cura la gastrite. ◆ I farmaci antiulcera. C’è stato negli Usa addirittura uno spot per sostenere che un farmaco antigastrite e antiulcera [...] sanitario ha speso per i medicinali il 32,8% in più rispetto al 2000: aumento dovuto, in particolare, al maggior consumo di farmaci anti-gastrite e antidepressivi. (Daniela Monti, Corriere della sera, 20 febbraio 2003, p. 20, Cronache).
Derivato dal ...
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fabbricare
(letter. fabricare) v. tr. [dal lat. fabricare, der. di fabrĭca (v. fabbrica)] (io fàbbrico, tu fàbbrichi, ecc.). – 1. Costruire, edificare, detto in genere di opere murarie o sim.: f. case, [...] grassi, ecc.) – strutture, materiali e oggetti varî, destinati a molteplici usi, o materie e sostanze destinate al consumo, anche alimentare: f. motori, attrezzi agricoli, mobili, mattoni, giocattoli; f. tessuti, scarpe, valigie; f. saponi, detersivi ...
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induzione
induzióne s. f. [dal lat. inductio -onis, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nelle accezioni scient. dei nn. 3 e 4, dal fr. induction e ingl. induction]. – 1. non com. L’atto [...] è causa di annullamento del matrimonio); in economia, il fatto di dare origine anomala a un fenomeno: i. di un consumo, di un’inflazione (v. indótto). 2. a. Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall’osservazione di casi ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, [...] le classi detentrici di titoli di proprietà (sotto forma di rendite, interessi, ecc.), alimentando così il consumo improduttivo e anche i lavori improduttivi, ancorché utili alla riproduzione della società; nel corso dell’accumulazione capitalistica ...
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Il processo o l’atto mediante cui i beni economici sono utilizzati e, nel caso di beni materiali, integralmente o parzialmente distrutti per appagare un bisogno ( c. di godimento) o per produrre nuovi beni ( c. produttivo o riproduttivo). Si...
consumo
Gianluca Femminis
Le teorie del consumo
Il consumo è una componente fondamentale della domanda finale: nei Paesi dell’OCSE ne costituisce, infatti, circa il 60%. Negli Stati Uniti, nel decennio 2001-10 ha raggiunto livelli particolarmente...