sopreccedere
sopreccèdere (o sovreccèdere, meno com. sopraeccèdere) v. tr. e intr. [comp. di sopra- (o sovra-) e eccedere] (coniug. come cedere; nell’intr., aus. avere, ma i tempi composti sono rari). [...] le nostre disponibilità finanziarie; intr., essere in eccedenza, essere in più: accantonare i viveri che sopreccedono al consumo quotidiano. ◆ Part. pres. sopreccedènte, con uso verbale e di agg.: la merce sopreccedente è stata venduta sottocosto ...
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provveditore
provveditóre (ant. proveditóre) s. m. [der. di provvedere]. – 1. (f. -trice) non com. Chi provvede, chi soccorre alle necessità di qualcuno; anche con funzione attributiva: la natura, ottima [...] : p. generale dello stato; p. alle opere pubbliche; p. agli studî, in passato, capo dell’amministrazione scolastica provinciale (v. provveditorato). 3. P. navale, mercante di oggetti e di materiali di allestimento, di dotazione e di consumo navali. ...
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schiavo
(pop. tosc. stiavo) s. m. e agg. (f. -a) [lat. mediev. sclavus, slavus, propriam. «prigioniero di guerra slavo»]. – 1. agg. Individuo di condizione non libera, giuridicamente considerato come [...] compratore è tenuto al pagamento di essi; s. d’imposta, clausola di prezzo che esonera il venditore dal pagamento dell’imposta di consumo cui è soggetta la merce venduta nel paese di destino, che pertanto va a carico del compratore. 4. s. m. (f. -a ...
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anarcoenologo
(anarco-enologo), s. m. (scherz.) Chi si fa paladino di una cultura del vino svincolata da schemi tradizionali. ◆ La seconda controFiera è nelle mani dell’«anarcoenologo» Luigi Veronelli: [...] Luigi Veronelli, ottanta anni al servizio della terra, del gusto e della ricerca di nuove, rivoluzionarie forme di produzione e consumo. (Emanuela Del Frate, Liberazione, 17 marzo 2006, p. 9, Culture).
Composto dal confisso anarco- aggiunto al s. m ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] nel loro effettivo potere d’acquisto sul mercato, soprattutto in rapporto ai beni di prima necessità e di più largo consumo; imposta r. (contrapp. a personale), che colpisce il reddito o la ricchezza di per sé, indipendentemente dalle condizioni ...
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comunismo
s. m. [dal fr. communisme; v. comunista1]. – 1. a. Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di Marx e Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia [...] i beni di consumo siano sottratti alla proprietà privata e trasformati in proprietà comune, e la gestione e distribuzione di essi venga esercitata collettivamente dall’intera società nell’interesse e con la piena partecipazione di tutti i suoi membri ...
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narcosala
s. f. Struttura pubblica adibita al consumo vigilato di sostanze stupefacenti. ◆ [tit.] Apre a Madrid la prima narcosala [testo] La Spagna sperimenta le «stanze del buco». È entrata in funzione [...] in questi giorni a Madrid la prima narcosala, una struttura dove i tossicodipendenti possono andare ad iniettarsi la loro dose di eroina, assistiti da un medico e da alcuni volontari. Dopo mesi di intensa ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] «solare» vengono a corrispondere le ore 13 «legali», e ciò per utilizzare meglio l’illuminazione solare e quindi ridurre il consumo di energia elettrica (in certe nazioni, per es. in Francia, si ha uno spostamento di un’ora permanente, per tutto ...
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nerodavolizzato
p. pass. e agg. Appiattito sulle mode di più largo consumo. ◆ vincono sul mercato quei produttori che non barano piallando la frutta con le barrique e i prodotti chimici per omologare [...] il gusto. Vince non chi si pone il problema di piacere a tutti, bensì chi è riconoscibile. Per questo cresce l’interesse per il Mezzogiorno, ma non per quello nerodavolizzato, ci si passi il neologismo, ...
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gabella
gabèlla s. f. [dal lat. mediev. gabella, che è dall’arabo qabāla «garanzia, cauzione, contratto»]. – 1. Termine usato fin dal medioevo per indicare varie forme di contribuzione, imposte dirette [...] o indirette, tasse, o anche aggregati di più tributi, ristrettosi col tempo a designare la sola imposta o dazio di consumo: g. del grano, della macinatura, del pane, del vino; g. dell’entrata, dell’uscita; g. dei pesi e delle misure; g. del ripatico, ...
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Il processo o l’atto mediante cui i beni economici sono utilizzati e, nel caso di beni materiali, integralmente o parzialmente distrutti per appagare un bisogno ( c. di godimento) o per produrre nuovi beni ( c. produttivo o riproduttivo). Si...
consumo
Gianluca Femminis
Le teorie del consumo
Il consumo è una componente fondamentale della domanda finale: nei Paesi dell’OCSE ne costituisce, infatti, circa il 60%. Negli Stati Uniti, nel decennio 2001-10 ha raggiunto livelli particolarmente...