solare1
solare1 agg. [dal lat. solaris, der. di sol solis «sole»]. – 1. a. Del Sole, relativo al Sole, proveniente dal Sole: la luce s., i raggi s.; radiazione s. (v. radiazione1, n. 1); l’energia s., [...] ., nella terminologia della grammatica araba, le lettere (in arabo al-hurūf ashshamsiyya) corrispondenti a consonanti che, se iniziali di parola, causano assimilazione regressiva della consonante l dell’articolo: esse sono t, th, d, dh, r, z, ṣ, ḍ, ṭ ...
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assimilare
v. tr. [dal lat. assimilare o assimulare «rendere simile», der. di simĭlis «simile»] (io assìmilo, ecc.). – 1. a. Rendere simile o considerare come simile: sono due fatti diversi che non si [...] ). b. In fonologia, adattare o rendere identico un fonema ad altro vicino; più spesso nella forma rifl. assimilarsi: fonemi, consonanti che si assimilano, che si sono assimilati (per il fenomeno, v. assimilazione, n. 1 b). 2. a. Convertire (parlando ...
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assimilato
agg. e s. m. [part. pass. di assimilare]. – 1. agg. Reso simile o considerato come simile: militari e assimilati, cioè considerati come tali. In linguistica, di fonemi che sono il risultato [...] di un’assimilazione: consonanti a., pronuncia a.; o di parole e locuzioni adattate al sistema grammaticale e fonetico di un idioma diverso dal loro originario: forestierismi, dialettalismi a. (es. falesia, campiello) e non a. (es. falaise, campielo). ...
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ad-
– Forma originaria del pref. a-1, che nei composti italiani è presente soltanto davanti a vocale (ad-escare, ad-operare, ad-unghiare), oltre che davanti a d- (ad-dolcire, ad-domesticare), mentre [...] nella lingua letteraria dell’epoca classica e nella tradizione filologica e lessicografica, l’assimilazione è meno frequente con le consonanti iniziali m, n, s (ad-ministrare, ad-navigare, ad-spirare, accanto a amministrare, annavigare, aspirare). ...
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interconsonantico
interconsonàntico agg. [comp. di inter- e consonante] (pl. m. -ci). – In linguistica, di fonema che si trova tra due consonanti. ...
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cacuminale
agg. e s. f. [der. del lat. cacumen -mĭnis «punta, cima»]. – 1. Della cima, che sta in cima: zona c. di un rilievo, la sua parte più elevata. 2. Consonanti c., o semplicem. cacuminali s. f. [...] (dette anche retroflesse o invertite o cerebrali), quelle risultanti dall’applicazione della parte anteriore della lingua a un punto della volta del palato duro; è questa l’articolazione di ṭ, ṭh, ḍ, ḍh, ...
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interdentale
agg. [comp. di inter- e dente]. – 1. Che si trova tra dente e dente: spazî i.; estens., filo i., confezione farmaceutica costituita da un filo di seta o da altro filato abbastanza resistente, [...] tra i denti (tra gli incisivi superiori e quelli inferiori); anche come s. f.: le i. inglesi. L’italiano non possiede consonanti interdentali; ne può dare esempio la cosiddetta «s blesa»: sorda (tħ) come nell’ingl. thin ‹tħin› o nel greco mod. ϑεός ...
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assonanza
s. f. [der. di assonare]. – 1. Forma di rima imperfetta, consistente nel terminare due o più versi successivi con parole contenenti le stesse vocali a cominciare da quella accentata fino alla [...] fine, mentre le consonanti sono diverse, ma per lo più di suono simile (per es., fame e pane, agosto e conosco, lento e tempo, ecc.); a. atona, quando è identica solo la sillaba (o le sillabe) dopo la vocale accentata, che è però diversa (per es., ...
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sc1
sc1. – Digramma usato in italiano per rappresentare la consonante prepalatale fricativa sorda, che nel sistema di trascrizione fonetica seguita in questo Vocabolario è indicata con il segno š. Il [...] l’inserzione d’un i meramente grafico: es. coscia 〈kòšša〉, conscio 〈kònšo〉. Seguito immediatamente dalle vocali a, o, u, o dalle consonanti l, r, il nesso grafico sc rappresenta sempre s + c duro: es. scavo 〈skàvo〉, scritto 〈skrìtto〉; per avere lo ...
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alternare
v. tr. [dal lat. alternare, der. di alternus «alterno»] (io altèrno, ecc.). – 1. Avvicendare, disporre o eseguire a vicenda, cioè ora l’uno ora l’altro: a. un foglio bianco e un foglio scritto; [...] freddo e caldo si alternano nella stessa giornata; nella vita, si alternano gioie e dolori. In linguistica, di vocali e consonanti che sono in alternanza: con questa accezione (più raram. con il sign. generico), è usata anche la forma intr., senza ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere pronunciata senza l’appoggio di una vocale...
In fonetica, consonanti la cui articolazione consiste nel susseguirsi di più chiusure e aperture del canale vocale, che producono una vibrazione; tipiche vibranti sono le varie qualità di r: v. apicali-alveolari (in cui vibra l’apice della lingua...