bilittero
bilìttero (o bilitterale) agg. [comp. di bi- e del lat. littĕra «lettera»]. – Termine usato dapprima nella grammatica delle lingue semitiche, per indicare quelle poche radici che sono costituite [...] di due, anziché di tre, consonanti, e ora anche, con lo stesso sign., dai glottologi che si occupano di una originaria costituzione delle radici indoeuropee (per le quali è preferito peraltro il sinon. biconsonantico). ...
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dislalia
dislalìa s. f. [comp. di dis-2 e -lalia]. – Nel linguaggio medico, disturbo della pronuncia per difetto di conformazione o di funzione dell’apparato fonatorio (labbra, lingua, faringe, naso); [...] secondo che la pronuncia difettosa riguardi le sillabe o le lettere, si distingue una d. sillabica (balbuzie), e una d. letterale (rotacismo, sigmatismo, lambdacismo, ossia difetto di pronuncia delle consonanti r, s, l). ...
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geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] [...] , gli oggetti di cui costituivano una schematizzazione e i loro nomi, mentre altri rappresentavano direttamente una o più consonanti all’interno di una parola. b. agg. Costituito da geroglifici: la scrittura g.; segni, caratteri geroglifici (v. fig ...
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ogamico
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi [...] a destra o a sinistra di essa, dando così origine ai segni corrispondenti alle cinque vocali (talora rappresentate da punti invece che da linee) e a quindici consonanti. Anche, scritto, redatto con tale alfabeto: iscrizioni o.; testi ogamici. ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] è di grado medio (es., capra, carpa). La mancanza del grado rafforzato, e quindi la pronuncia in tutti i casi come consonante scempia, è un fenomeno dialettale e regionale diffuso, oltre che in Alta Italia, anche in alcuni luoghi della Toscana e a ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva [...] da questa a quella cirillica. In italiano, come in tutte le altre lingue, la lettera p rappresenta la consonante esplosiva bilabiale sorda ‹p›, la cui pronuncia richiede, come quella della corrispondente sonora ‹b›, una chiusura e riapertura ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] l’azione dell’apofonia (v.) qualitativa e quantitativa; nelle lingue semitiche le radici sono normalmente costituite da un gruppo di tre consonanti (v. triconsonantismo). 5. In matematica: a. Radice di indice n (o n-ma: leggi ennesima) di un numero p ...
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scriptio
〈skrìpzio〉 s. f., lat. [der. di scribĕre «scrivere»]. – Scrittura. Il termine è usato in linguistica e in paleografia in varie locuz.: s. continua, in manoscritti e in iscrizioni, scrittura [...] (ed eccezionalmente le vocali brevi) sono indicate mediante lettere, dette matres lectionis, il cui valore primo è consonantico, in genere semivocalico e laringale; al contrario, s. defectiva, quella che prevede solo l’indicazione delle consonanti. ...
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palatalizzare
palataliżżare (meno com. palatiżżare) v. tr. [der. di palatale]. – In fonetica, sottoporre a processo di palatalizzazione: le vocali «e» e «i» palatalizzano la velare che le precede; come [...] un’articolazione palatale: il suono velare del lat. «centum» ‹kèntum› si palatalizza nell’italiano «cento». ◆ Part. pass. palataliżżato, anche come agg., che ha subìto la palatalizzazione: consonanti palatalizzate, articolazione palatalizzata. ...
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gutturale
agg. [der. del lat. guttur «gola»]. – Della gola, che è proprio della gola: tasche g., in alcuni animali; si dice soprattutto di emissioni vocali che hanno una risonanza rauca, di gola: parlare [...] , in fonetica, sinon., oggi meno usato, di velare (o anche, più genericam., di uvulare, faringale, laringale): articolazione g.; consonanti g., o, come s. f., una g., le gutturali. ◆ Avv. gutturalménte, con articolazione o con risonanza gutturale ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere pronunciata senza l’appoggio di una vocale...
In fonetica, consonanti la cui articolazione consiste nel susseguirsi di più chiusure e aperture del canale vocale, che producono una vibrazione; tipiche vibranti sono le varie qualità di r: v. apicali-alveolari (in cui vibra l’apice della lingua...