labializzare
labialiżżare v. tr. [der. di labiale]. – In fonetica, sottoporre a processo di labializzazione: la «u» in «suo» labializza la «s»; e come intr. pron.: in «suono», la «s» di «sonare» si labializza. [...] ◆ Part. pass. labialiżżato, anche come agg.: consonanti, vocali labializzate. ...
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labiodentale
agg. [comp. di labio- e dentale1]. – In fonetica, di articolazione labiale ottenuta mediante l’opposizione del labbro inferiore con gli incisivi superiori; sono consonanti l. (o assol. labiodentali, [...] s. f.) le fricative f (sorda) e v (sonora), e inoltre, in italiano, la nasale n o m quando precede f o v, per es. in canfora, ben fatto, tranvia (o tramvia) ...
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faringale
agg. [der. di faringe]. – Relativo alla faringe. In partic., in fonetica, articolazione f., articolazione ottenuta mediante un restringimento della faringe, spec. nella sua parte mediana, per [...] così che la corrente d’aria polmonare subisce un decorso forzato con particolari effetti acustici, come di voce strozzata; le consonanti f. (o faringali s. f.), sconosciute all’italiano, si trovano invece in arabo e in altre lingue semitiche, e sono ...
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velarizzare
velariżżare v. tr. [der. di velare1]. – In fonetica, trasformare in velare un fonema; più spesso, nell’intr. pron., assumere un’articolazione velare: la «n», davanti a consonante velare, [...] si velarizza. ◆ Part. pass. velariżżato, anche come agg.: consonanti, vocali velarizzate. ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione [...] in mezzo a due vocali, o tra vocale e liquida (es. aratro di fronte a quattro); in ogni altra posizione la consonante è di grado medio. L’articolazione del t di grado tenue tende ad attenuarsi ulteriormente in molte parlate italiane: a Firenze e ...
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sa'
sa’. – Apocope ant. o pop. tosc. di santo, solo in posizione proclitica davanti a nome di santo che cominci con i- semiconsonante o, più di rado, con s- impura: la sepultura di sa’ Iacopo (Dante); [...] Sa’ Spirito, per Santo Spirito, chiesa e piazza di Firenze. In testi antichi si può trovare anche davanti ad altre consonanti, ma allora c’è un raddoppiamento sintattico, ossia una assimilazione e non una semplice apocope: sa’ Lorenzo 〈sa llorènzo〉. ...
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centum
〈kèntum〉 agg. (è propr. il numerale lat. che significa «cento»). – In linguistica, lingue centum, denominazione data alle lingue indoeuropee che continuano con occlusive velari le consonanti occlusive [...] articolate in zona palatale nell’indoeuropeo comune (e conservano quindi la pronuncia gutturale del lat. centum in età classica), in opposizione alle lingue sàtem, che continuano con costrittive (palatali ...
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raddoppiamento
raddoppiaménto s. m. [der. di raddoppiare]. – 1. L’atto, il fatto, e l’effetto del raddoppiare, del raddoppiarsi: r. degli sforzi; r. della posta del gioco; in pochi anni si ha il r. del [...] lat. gigno «io genero» dalla radice gen-, nel gr. δί-δω-μι «io do» da δω-), e della vocale iniziale e della prima consonante per le radici che cominciano con vocale (chiamato, questo, r. attico; per es., in alcuni perfetti e aoristi greci, come ἀγ-αγ ...
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egiziano
agg. e s. m. (f. -a) [tratto da egizio]. – 1. Dell’Egitto, della Repubblica Araba d’Egitto: il governo e.; le risorse economiche e.; gli E., gli abitanti dell’Egitto. In partic., l’egiziano [...] greco; caratteristico dell’egiziano è il fenomeno del triconsonantismo: gran parte delle radici consta cioè di tre consonanti che, a seconda del valore semantico, morfologico, sintattico della parola assumono una diversa colorazione vocalica, non ...
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dentale1
dentale1 agg. [der. di dente]. – 1. Del dente, dei denti; relativo ai denti: radice, corona, polpa d., carie d. (in queste, e in altre locuz., è in genere meno com. di dentario). In anatomia [...] lo più provvisto di denti, che nei mammiferi costituisce l’intera mandibola. 2. In fonetica, consonante d. (o semplicem. dentale, s. f.), ciascuna delle consonanti la cui articolazione è compiuta opponendo la punta della lingua ai denti anteriori; a ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere pronunciata senza l’appoggio di una vocale...
In fonetica, consonanti la cui articolazione consiste nel susseguirsi di più chiusure e aperture del canale vocale, che producono una vibrazione; tipiche vibranti sono le varie qualità di r: v. apicali-alveolari (in cui vibra l’apice della lingua...