v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] per l’affinità che v’era in latino tra v e b (che in età imperiale, pur distinguendosi in principio di parola e dopo consonante, si confusero tra loro in altre posizioni), può essere esito di b latina tra vocali (per es., provare, lat. probare), e in ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] , rozzo; o. educato a sentire e gustare la bellezza dei versi, della musica; suoni grati all’o.; incontro di vocali, di consonanti che spiace all’o.; c’è qualcosa in questo verso che disturba l’o.; musica che strazia gli orecchi. In partic., o ...
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sesta1
sèsta1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sesto]. – In relazione con il valore e sign. di numerale ordinale di sesto, è adoperato in espressioni ellittiche nelle quali è facilmente riconoscibile [...] da quattro toni e un semitono, o minore (do-la bemolle), formata da tre toni e due semitoni; entrambi questi intervalli sono consonanti; se l’ampiezza della sesta maggiore aumenta di un semitono (es. do-la diesis) la sesta prende il nome di aumentata ...
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lunare
agg. [dal lat. lunaris]. – 1. a. Della luna: il disco l., la superficie l.; i raggi l.; la luce l.; un chiarore l.; macchie l., o macchie della luna, le zone più oscure della sua superficie, in [...] b, ǵ, ḥ, kh,‚, gh, f, q, k, m, h, w, y) che, se iniziali di parola, non causano assimilazione regressiva della consonante l dell’articolo; traggono il loro nome dal significato della parola presa abitualmente come esempio: al-qamaru «la luna», e si ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] fonetica (es., s, m, r, t di smorto); g. intenso (o rafforzato), che nella grafia si rappresenta raddoppiando il segno, se la consonante è divisa tra due sillabe (es., la t di motto). Per il g. apofonico, v. apofonico. g. In grammatica, grado di un ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] ad altra vocale giudicata breve; e sillaba l., la sillaba che comprende una vocale lunga, o anche la sillaba che termina in consonante (e in questo caso, se la vocale è per sé stessa breve, si dice impropriam. ch’essa diventa lunga per posizione ...
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costrittivo
(ant. costrettivo) agg. [dal lat. tardo constrictivus, der. di constringĕre: v. costringere]. – 1. a. Che costringe o tende a costringere, limitando fortemente la libertà delle azioni, delle [...] a tenere aderente una medicatura; dolore c., sensazione penosa di costrizione. c. ant. Astringente. 2. In linguistica, consonanti c., quelle che vengono articolate formando nella bocca una stretta, e non una occlusione o una semiocclusione: quindi le ...
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risoluzione
risoluzióne (ant. resoluzióne) s. f. [dal lat. tardo resolutio -onis «scioglimento, annullamento», der. di resolvĕre «risolvere», part. pass. resolutus]. – 1. L’azione di risolvere, il fatto [...] della fase di attenuazione e di guarigione. 4. In musica, il passaggio da un accordo dissonante a un accordo consonante: in questa concatenazione le note dissonanti del primo accordo risolvono, per grado congiunto discendente (o, talvolta, ascendente ...
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trilittero
trilìttero (meno com. trilèttere) agg. e s. m. [dal fr. trilittère, comp. di tri- e lat. littĕra «lettera»]. – Costituito di tre lettere: parola t., vocabolo t., o, come s. m., un trilittero. [...] Con riferimento alle lingue semitiche, sinon. meno com. di triconsonantico, che è il termine più preciso, dato che nelle scritture semitiche si scrivono, di regola, solo le consonanti. ...
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labiale
agg. [der. del lat. labium «labbro»]. – 1. Delle labbra, che concerne le labbra: ornamenti l., dischi, cilindri, asticciole o piattelli di materie varie che presso alcune popolazioni primitive [...] della rima orale dall’incontro del labbro superiore con quello inferiore. 2. In fonetica: consonante l. (o assol. labiale, s. f.), ciascuna delle consonanti articolate mediante l’opposizione o delle labbra tra loro (bilabiali), o del labbro inferiore ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere pronunciata senza l’appoggio di una vocale...
In fonetica, consonanti la cui articolazione consiste nel susseguirsi di più chiusure e aperture del canale vocale, che producono una vibrazione; tipiche vibranti sono le varie qualità di r: v. apicali-alveolari (in cui vibra l’apice della lingua...