scempiare1
scempiare1 v. tr. [der. di scempio1] (io scémpio, ecc.). – Rendere scempio, semplice; sdoppiare: cerca di sc. questo nodo; il filo doppio è troppo grosso, è meglio scempiarlo; nei dialetti [...] settentrionali i parlanti scempiano le consonanti doppie. ◆ Part. pass. scempiato, anche come agg. e s. m. (f. -a), con sign. partic. (v. la voce). ...
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lo1
lo1 art. determ. m. sing. [lat. ĭllum, accus. di ĭlle «egli»]. – Forma dell’articolo determinativo sing. masch. che, nella sintassi italiana moderna, si adopera: a) di regola nella forma l’ (con [...] la coppia il - i, sempre stando alle regole, fa sillaba per sé stessa. Nell’uso antico l’art. lo poteva precedere anche una consonante semplice, a condizione, di solito, che fosse iniziale di frase o di verso, o che fosse preceduto a sua volta da una ...
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scempio1
scémpio1 agg. [lat. sĭmplus, variante di simplex «semplice» (influenzata da duplus «doppio» e anche dal gr. ἀπλοῦς «semplice»)]. – 1. Semplice, non doppio: [il mio dubbio] Prima era sc., e ora [...] è fatto doppio (Dante); filo sc.; maglia sc., non addoppiata; consonanti scempie o semplici, in contrapp. alle doppie o geminate. 2. ant. fig. Sciocco, dissennato: E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia (Dante); non ...
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zetacismo
żetacismo s. m. [der. del nome della lettera zeta]. – 1. In linguistica, il passaggio d’una consonante o di un gruppo di consonanti a z o ʒ, per es. in gr. μερίζω «spartisco» da *μεριδι̯ω, [...] denominativo di μερίς μερίδ-ος «parte». 2. In fonetica, difettosa pronuncia della consonante z. ...
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logatomo
logàtomo s. m. [comp. di logo- e atomo, inteso come unità minima]. – Nell’audiometria vocale, articolazione, per lo più monosillabica, di vocali e consonanti, pronunciata dall’esaminatore. Nella [...] tecnica delle telecomunicazioni, per es. telefoniche, e in partic. nelle prove di intelligibilità della trasmissione, sono impiegati sistemi di logatomi convenzionali, comprendenti tutte le frequenze acustiche ...
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linguale
agg. [der. di lingua]. – Della lingua, relativo alla lingua (organo della cavità orale). In anatomia, arteria l., ramo collaterale della carotide esterna che irrora i muscoli ioidei, la parte [...] dell’osso ioide dei rettili e degli uccelli, diretta anteriormente, che serve di sostegno alla lingua. In fonetica, di articolazione che richiede l’intervento della lingua (come la maggior parte delle consonanti); anche, sinon. raro di cacuminale. ...
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scambio
scàmbio s. m. [der. di scambiare]. – 1. a. Lo scambiare, lo scambiarsi, il fatto che una cosa o una persona sia presa in cambio di un’altra: l’intreccio della commedia è basato sopra uno s. di [...] di una biforcazione (s. aereo). 3. Gioco enigmistico che consiste nell’ottenere una parola o una frase da un’altra, scambiando fra loro due vocali o due consonanti. Es.: dElItto, dIlEtto; conSerVazione, conVerSazione; tOrno al lEtto, tErno al lOtto. ...
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ex-
〈èks〉 pref. – È la prep. lat. ex (v. ex), molto usata in latino come prefisso per la formazione di verbi e loro derivati, sia nella forma intera ex-, davanti a vocale e alle cons. c, p, q, s, t (come [...] exaudio, exonero, exundo; excavo, excedo, expello, exquiro, exspecto, extraho), sia nella forma ridotta e-, davanti alle altre consonanti (ebibo, edo, egredior, elaboro, emitto, enervo, eradico, evado), e con assimilazione davanti a f, dove si trova ...
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schiacciato
agg. [part. pass. di schiacciare]. – 1. Ammaccato, deformato in seguito a compressione: una mela tutta s.; appiattito, piatto: avere il naso s.; la terra ha la forma di una sfera leggermente [...] la lingua si porta a contatto del palato duro quasi schiacciandosi contro di esso (sinon. quindi di palatoalveolare); sono consonanti schiacciate č, ǧ, š, ˇ∫ (dette anche assol. schiacciate, come s. f.). 3. Per la tecnica del rilievo schiacciato in ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] la lettera g ha due valori. Quello originario, o g dura, è rappresentato dalla semplice g davanti ad a, o, u e a consonante (gallo, mago, ragù; pigro, magma), oltre che nei rarissimi casi di finale di parola (zig-zag), da gh davanti alle vocali e, i ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere pronunciata senza l’appoggio di una vocale...
In fonetica, consonanti la cui articolazione consiste nel susseguirsi di più chiusure e aperture del canale vocale, che producono una vibrazione; tipiche vibranti sono le varie qualità di r: v. apicali-alveolari (in cui vibra l’apice della lingua...