vocale² s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (stoikheîon o grámma) phōnē̂en, der. di phōnḗ "voce"]. - (ling.) [emissione sonora propria del linguaggio articolato caratterizzata [...] da un'apertura del canale di fonazione tale da non impedire il libero deflusso dell'aria: le sette v. dell'italiano] ≈ ⇑ suono. ↔ consonante. ...
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proferimento /proferi'mento/ s. m. [der. di proferire], non com. - 1. [emissione di uno o più suoni vocali, con riguardo al modo di articolarli: p. corretto di una consonante] ≈ articolazione, emissione, [...] pronuncia. 2. (estens.) [atto di dire qualcosa con forza o con solennità: p. di una condanna] ≈ pronuncia, (non com.) pronunciamento, (ant.) pronunciazione. ‖ emissione, formulazione ...
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proferire v. tr. [dal lat. proferre "metter fuori, mostrare", der. di ferre "portare", col pref. pro-¹ "avanti"] (io proferisco, tu proferisci, ecc. [ant. pròfero, ecc.]; pass. rem. proferìi, proferisti, [...] 1. [emettere uno o più suoni vocali, con riguardo al modo di articolarli: p. correttamente una consonante] ≈ articolare, emettere, pronunciare, [spec. in contesti negativi] (scherz.) spiaccicare. ● Espressioni: non proferire parola ≈ non aprire bocca ...
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sin- [dal gr. sýn "con, insieme"]. - Pref. di parole composte, che indica unione, connessione, complessità, contemporaneità; la -n si assimila davanti a l-, m-, r-, s- e si cambia in -m davanti a b- o [...] p-, mentre tende a cadere avanti a s + consonante. ...
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sinafia /sina'fia/ s. f. [dal lat. synaphīa, gr. synápheia, propr. "congiunzione, unione", der. di synáptō "unire"]. - 1. (metr.) [fenomeno per il quale la sillaba finale di un verso (generalm. ipermetro) [...] , dieresi. 2. (metr.) [effetto di legato tra due versi contigui che si ha quando in un verso, che comincia per consonante e risulta mancante di una sillaba, questa viene sostituita dall'ultima sillaba del verso sdrucciolo precedente] ≈ ‖ enjambement. ...
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con- [lat. (o dal lat.) con = cum]. - Pref. nominale e verbale di molte parole composte, sia derivate dal latino (come concorrere, condensare, condiscepolo, consorte, ecc.) sia formate modernamente (come [...] , ecc.), nelle quali indica di solito unione, partecipazione, collegamento; davanti alle consonanti m, b e p diventa com- (combaciare, commensale, compaesano), mentre davanti a consonante liquida la n si assimila (collaborare, corresponsabile). ...
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zeta /'dzɛta/ (ant. zita) s. f. o m. [dal gr. zē̂ta, nome della lettera z, lat. tardo zeta] (pl. le zeta, meno com. gli zeta), invar. - [nome della consonante Z e del segno che la rappresenta: la z. di [...] "zucca" si pronuncia sorda] ▲ Locuz. prep.: fig., dalla a alla zeta [in modo completo e totale, spec. in riferimento a liste, elenchi, ecc.: ripetere la lezione dalla a alla z.] ≈ da capo a piedi, da cima ...
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so- [dal lat. sŭb "sotto"]. - Pref., spec. verbale, che esprime il rapporto locale di "sotto, di sotto" (per es., sorreggere, soggolo), o può avere una semplice funzione attenuativa (per es., sobbollire, [...] sogghignare) e che esige sempre il rafforzamento della consonante scempia iniziale del secondo componente (sottacere da tacere, soppalco da palco). ...
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Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso ( c. occlusive o momentanee o esplosive) o semichiuso ( c. semiocclusive o affricate e costrittive o fricative o continue) e che non possono fare sillaba da...
consonante
Lucia Onder
. Participio presente di ‛ consonare '; con valore di sostantivo, è l'elemento che ‛ consuona ' con le vocali: il termine s'incontra al plurale, contrapposto appunto a ‛ vocali ' (che sono anima e legame d'ogni parola,...