t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione [...] in mezzo a due vocali, o tra vocale e liquida (es. aratro di fronte a quattro); in ogni altra posizione la consonante è di grado medio. L’articolazione del t di grado tenue tende ad attenuarsi ulteriormente in molte parlate italiane: a Firenze e ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] a t e d), una n alveolare (il suono ordinario dell’italiano e di quasi tutte le altre lingue, salvo davanti a consonante), una n palatoalveolare (come in italiano davanti a c, g, sc dolci), una n palatale (il suono rappresentato in italiano e in ...
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tenue
tènue agg. [dal lat. tenuis, che ha la stessa radice di tendĕre «tendere»]. – 1. Sottile, di limitato spessore: un calice retto da un t. stelo; un t. velo; un t. strato di vernice. Più frequente [...] precedute (nella stessa frase fonetica) da vocale (es. r di caro, di la riva) e si contrappongono anche fonologicamente alle consonanti di grado rafforzato (es. rr di carro, di a riva). ◆ Avv. tenueménte, in modo tenue: i colori tenuemente sfumati ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] linguistica l’i che viene premesso a parole comincianti per s impura quando nella frase vengano a trovarsi precedute da consonante: es. in Isvizzera, in istrada, per iscritto, per isbaglio. Il fenomeno ha la sua lontana origine nel latino volgare, e ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] ad altra vocale giudicata breve; e sillaba l., la sillaba che comprende una vocale lunga, o anche la sillaba che termina in consonante (e in questo caso, se la vocale è per sé stessa breve, si dice impropriam. ch’essa diventa lunga per posizione ...
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raddoppiamento
raddoppiaménto s. m. [der. di raddoppiare]. – 1. L’atto, il fatto, e l’effetto del raddoppiare, del raddoppiarsi: r. degli sforzi; r. della posta del gioco; in pochi anni si ha il r. del [...] lat. gigno «io genero» dalla radice gen-, nel gr. δί-δω-μι «io do» da δω-), e della vocale iniziale e della prima consonante per le radici che cominciano con vocale (chiamato, questo, r. attico; per es., in alcuni perfetti e aoristi greci, come ἀγ-αγ ...
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geminato
agg. [part. pass. di geminare]. – 1. Raddoppiato, doppio: Là dove sta con g. testa L’uccel di Giove (L. Alamanni), l’aquila; quanto inonda Il sette volte g. Nilo (Caro). 2. In fonologia, consonante [...] a n di pena. Più propriamente il nome dovrebbe essere riservato alle consonanti pronunciate come distinte (es. nn ted. di annehmen), e applicato alle consonanti semplicemente allungate soltanto con riferimento alla loro scrittura (es. nn ital., che ...
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consonare
(o consuonare) v. intr. [dal lat. consonare, comp. di con- e sonare «suonare, risuonare»] (io consuòno, ecc.; fuori d’accento, più spesso -o- che -uo-; aus. avere), letter. – Dare suono insieme; [...] , anche come agg. nei varî sign. del verbo: voci consonanti; parole consonanti, che hanno terminazione uguale, che formano rima; rime consonanti, che costituiscono consonanza (nell’accezione più ristretta del termine); in musica, intervallo, accordo ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] tutto: Lo giorno se n’andava (Dante). Si usano il e i in tutti i casi non enumerati sopra, e cioè: a) davanti a consonante semplice (che sia tale nella pronuncia oltre che nella scrittura), es. il ballo, il rosso, i balli, i rossi; b) davanti a un ...
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sub-
[dal lat. sub, sub- «sotto»]. – Prefisso latino presente anche in molte voci italiane, nelle quali conserva il sign. fondamentale di «sotto» o assume valore attenuativo. Come prefisso di voci verbali, [...] , supporre, susseguire, ecc.); in altri casi, si è modificato in sob- (v. so-) con assimilazione della consonante finale alla consonante iniziale seguente, non solo in verbi derivati dal latino per via ereditaria (come sollevare, sorridere), ma anche ...
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Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso ( c. occlusive o momentanee o esplosive) o semichiuso ( c. semiocclusive o affricate e costrittive o fricative o continue) e che non possono fare sillaba da...
consonante
Lucia Onder
. Participio presente di ‛ consonare '; con valore di sostantivo, è l'elemento che ‛ consuona ' con le vocali: il termine s'incontra al plurale, contrapposto appunto a ‛ vocali ' (che sono anima e legame d'ogni parola,...