esse
èsse s. f. o m., invar. – 1. Nome della consonante S, e del segno che la rappresenta: esse sorda, esse sonora. In usi fig., e in similitudini, con riferimento alla forma della lettera: mi veggo [...] entrare in camera un certo omo il quale nella sua persona ci mostrava d’essere storto come una esse maiuscola (Cellini); tubo a esse, ricurvo a forma di una S maiuscola; d’altre cose che serpeggiano: una ...
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interdentale
agg. [comp. di inter- e dente]. – 1. Che si trova tra dente e dente: spazî i.; estens., filo i., confezione farmaceutica costituita da un filo di seta o da altro filato abbastanza resistente, [...] incisivi superiori e quelli inferiori); anche come s. f.: le i. inglesi. L’italiano non possiede consonanti interdentali; ne può dare esempio la cosiddetta «s blesa»: sorda (tħ) come nell’ingl. thin ‹tħin› o nel greco mod. ϑεός ‹tħeòs›, o sonora come ...
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sc1
sc1. – Digramma usato in italiano per rappresentare la consonante prepalatale fricativa sorda, che nel sistema di trascrizione fonetica seguita in questo Vocabolario è indicata con il segno š. Il [...] l’inserzione d’un i meramente grafico: es. coscia 〈kòšša〉, conscio 〈kònšo〉. Seguito immediatamente dalle vocali a, o, u, o dalle consonanti l, r, il nesso grafico sc rappresenta sempre s + c duro: es. scavo 〈skàvo〉, scritto 〈skrìtto〉; per avere lo ...
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assordimento
assordiménto s. m. [der. di assordire]. – L’assordire, il diventare sordo. In fonetica, passaggio di una consonante sonora a sorda (per es., l’ital. faticare, esito tosc. del lat. fatigare). ...
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assordire
v. tr. e intr. [der. di sordo] (io assordisco, tu assordisci, ecc.). – Lo stesso, ma meno com., che assordare. Più frequente come intr. (aus. essere), diventare sordo, perdere la facoltà dell’udito: [...] è assordito improvvisamente. Con la particella pron., perdere sonorità, risonanza, detto di suoni o strumenti musicali: sente d’improvviso lo strumento assordirsi sotto le sue mani (D’Annunzio); in fonetica, di consonante sonora che diviene sorda. ...
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sonorizzare
sonoriżżare v. tr. [der. di sonoro]. – 1. In linguistica, trasformare un’articolazione da sorda in sonora; anche come intr. pron.: suono, o consonante, che tende a sonorizzarsi. 2. Nella [...] tecnica cinematografica, effettuare la sonorizzazione di un film: s. un film muto, un documentario ...
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zeta1
żèta1 (ant. żita) s. f. o m. [dal gr. ζῆτα, nome della lettera ζ (v. zeta2), lat. tardo zeta] (pl. le żèta, meno com. le żète o gli żèta). – Nome della consonante Z, e del segno che la rappresenta: [...] «vizio» si scrive con una sola zeta, «vezzo» con due zeta; la zeta di «zappa» e di «zucca» si pronuncia sorda. In senso fig., con riferimento al fatto che la z è l’ultima lettera dell’alfabeto italiano, dall’a alla zeta, dal principio alla fine; mi ...
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avan-
avàn-. – Accorciamento di avanti, usato quale primo elemento di parole composte (come avancarica, avanspettacolo, ecc.) per indicare precedenza nel luogo o nel tempo. Davanti a consonante bilabiale [...] sorda o sonora (p, b) assume per assimilazione la forma avam- (avambraccio, avamposto). Molte delle parole composte con avan- sono adattamenti dal francese, o formate sul modello francese. ...
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dentale1
dentale1 agg. [der. di dente]. – 1. Del dente, dei denti; relativo ai denti: radice, corona, polpa d., carie d. (in queste, e in altre locuz., è in genere meno com. di dentario). In anatomia [...] . In fonetica, consonante d. (o semplicem. dentale, s. f.), ciascuna delle consonanti la cui articolazione che vengono articolate inserendo la lingua tra i denti superiori e inferiori (come il th inglese, nella pronuncia sorda tħ, o sonora dħ). ...
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Il nome, la sua estensione e le sue vicende. - L'origine del nome Abruzzo (la forma singolare è la più corretta anche per designare tutto il paese), Aprutium nel latino medievale, è ignota. Il nome, sconosciuto, per quanto si sa, nell'età classica,...