fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] fatto dei soldi che t’ho dato?, come li hai spesi, o impiegati?; iperb., farò poltiglia di lui; che hai fatto di me!, in quale stato m’hai ridotto!; posso fare di lui ciò che voglio, posso maneggiarlo, muoverlo come mi pare. 8. Altri sign. più partic ...
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lavoratore discontinuo
loc. s.le m. Chi lavora saltuariamente, spesso con contratti a tempo determinato. ◆ L’assessore alle politiche del lavoro di Palazzo Vecchio Riccardo Nencini sostiene che questo [...] comunale fiorentina e dallo stesso consiglio comunale». (Simona Poli, Repubblica ognuno faccia la sua parte, anche i partiti di sinistra radicale. Ad esempio, impegnandosi con noi contraria per tre mesi è stato un errore» [Francesco Rutelli ...
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Laziogate
s. m. inv. Scandalo politico scoppiato nell’imminenza delle elezioni per l’amministrazione regionale del Lazio, nella primavera del 2005. ◆ [tit.] Laziogate, l’ultimo dei brogli / È guerra [...] ai dettami del Garante della privacy, feci presente che sarebbe stato un danno per i cittadini. Tutto però dipendeva dal di incontrarci intorno a un tavolo, Campidoglio, Poste e esponenti dell’ufficio del garante, ma lo scioglimento del Consiglio ...
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riunione
riunióne s. f. [comp. di ri- e unione]. – 1. non com. L’azione, l’operazione di riunire, il fatto di essere riuniti, nel sign. di mettere insieme varî elementi separati e sparsi: ogni corpo [...] commissione parlamentare, del consiglio d’istituto o di classe); r. plenaria, cui sono convocate tutte le categorie di soci o membri; il presidente del circolo illustrò in poche parole lo scopo della r.; l’incontro fra i capi distato fu preparato da ...
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fase 2
(fase due) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, il periodo caratterizzato dall’ampliamento e sviluppo di un determinato processo; in senso più ristretto, il momento in cui si allentano le [...] persone e un costo di circa 50 milioni di euro. (e. st Consiglio dei ministri”: lo ha detto il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, parlando della cosiddetta fase 2 dell’emergenza: “Purtroppo oggi alcune mie parole sono state ...
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megalomania
megalomanìa s. f. [comp. di megalo- e -mania]. – Tendenza ad assumere atteggiamenti di grandiosità, a cimentarsi in imprese sproporzionate alle proprie forze, a presumere esageratamente delle [...] il termine è stato largamente usato anche nella polemica e nella satira politica, soprattutto alla fine del sec. 19° (con riferimento a Francesco Crispi, allora presidente del Consiglio), per indicare velleitarie pretese di grandeggiare nei rispetti ...
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obbligare
(ant. obligare) v. tr. [dal lat. obligare, comp. di ob- e ligare «legare»] (io òbbligo, tu òbblighi, ecc., ant. io òbligo, ecc.). – 1. a. Stringere con obbligo, legare con vincolo giuridico [...] si possono o. gli altri a fare e a pensare a modo nostro; come pretendi di obbligarlo a rivelare un segreto?; da un esame spassionato dei fatti sono stato obbligato a concludere che abbiamo torto noi; una noiosa indisposizione l’obbliga a letto (e ...
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ricordare
v. tr. [lat. recŏrdari, der., col pref. re-, di cor cordis «cuore», perché il cuore era ritenuto la sede della memoria] (io ricòrdo, ecc.). – 1. Richiamare alla propria memoria: cerca di r. [...] stato uno spettacolo meraviglioso e me ne ricorderò finché campo. Frequente, anche nell’uso trans., la particella pron.: mi ricorderò questo tuo consiglio del festeggiato; al Machiavelli dispiacque di non essere stato ricordato come poeta dall’Ariosto ...
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malapolitica
(mala-politica, mala politica), s. f. Gestione inconcludente e inefficace della politica, nella quale prevalgono episodi di malcostume e corruzione. ◆ Calcio scommesse, appalti esagerati, [...] -politica). Dalla somma di mala-amministrazione, malo-corporativismo e mala-politica a rimetterci è stato, ieri, il cittadino Consiglio permanente Cei consultando giorni fa l’ufficio di presidenza e il segretario Giuseppe Betori. […] Nel contorno di ...
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giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno [...] di grande g.; giudicare, premiare, punire, governare con g.; trattare tutti con g.; Molti han g. in cuore, e tardi scocca Per non venir sanza consiglio delle istituzioni: norme, principì di g.; è legge di g.; regno, stato, società fondati sulla g.; ...
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Massimo organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell’amministrazione pubblica (art. 100, co. 1, Cost.), con indipendenza garantita dalla Costituzione (art. 100, co. 3, e art. 108).
Profili storici. - Istituto...
Guido Melis
Abstract
Con l’editto di Racconigi (18.8.1831) Carlo Alberto istituisce nel Regno di Sardegna un Consiglio di Stato alle dirette dipendenze del sovrano. Nel 1859 una prima riforma attribuisce al Consiglio di Stato, oltre alle...