inconseguenza
inconseguènza s. f. [dal lat. tardo inconsequentia; v. la voce prec.]. – Mancanza di connessione logica, di coerenza, nelle idee o nelle azioni: i. di un ragionamento; i. nella condotta [...] di un uomo. Poco com. in senso concr., l’idea o l’azione che manca di conseguenza: discorso, comportamento pieno di inconseguenze. ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] in secondi sessagesimali all’anno, delle coordinate celesti dell’astro in conseguenza del suo moto peculiare. 4. Come s. m., con valore di un’arte, il p. di una situazione. Nella logica aristotelica, il proprio è uno dei cinque predicabili, e ...
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attribuzione
attribuzióne s. f. [dal lat. attributio -onis, der. di attribuĕre «attribuire»]. – 1. L’atto, il fatto di attribuire: a. di un’opera d’arte, assegnazione di essa a un dato autore, che, quando [...] di un diritto o la rimozione di un limite, come conseguenza dell’altrui attività giuridica. 3. Spec. al plur., le non rientra nelle mie a.; conflitti di attribuzione. 4. Nella logica, atto di enunciare un attributo del soggetto di un giudizio, sinon ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] causa efficiente che propriamente lo produce. Nella logica, falsa c., sofisma materiale, indicato di c. del suo mal pianga sé stesso. d. Locuz. prepositive: a causa di, in conseguenza di: la pianta s’è seccata a c. del gelo (meno corretto c. il ...
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corollario
corollàrio s. m. [dal lat. corollarium, der. di corōlla, dim. di corōna «corona»]. – 1. Nell’antica Roma, gratifica che si dava agli attori oltre la retribuzione normale, consistente di solito [...] . 2. Nella logica, proposizione che si deduce da una verità già dimostrata: da quanto detto si può dedurre questo c.; Darotti un c. ancor per grazia (Dante). 3. In matematica, teorema che si deduce come diretta e immediata conseguenza di un teorema ...
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conclusivo
concluṡivo agg. [der. di concludere]. – 1. Che conclude, o è atto a concludere: vorrei una risposta c.; sono argomenti poco c.; il suo intervento è stato conclusivo. 2. In grammatica, congiunzioni [...] dunque, ebbene, pertanto, cosicché e sim., con le quali s’introduce una proposizione coordinata che esprime la conseguenza, la conclusione logica di quanto è detto prima (per es.: «siamo noi stessi che abbiamo voluto così, perciò è inutile lamentarsi ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] frase dantesca «Lo collo poi con le braccia mi cinse». Di conseguenza, fare la c. di una proposizione, di un periodo, si ritiene normale (per lo più per facilitare l’analisi logica); così, nel verso citato di Dante la costruzione diretta sarebbe ...
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denotazione
denotazióne s. f. [dal lat. denotatio -onis]. – L’atto, il fatto di denotare, d’indicare cioè una cosa attraverso segni esteriori. Nella logica, la capacità che ha un termine di indicare [...] analogam., in semantica, la relazione che unisce una forma linguistica a tutta una classe di oggetti uguali o analoghi, e di conseguenza la proprietà che essa ha di evocarli (così, per es., la parola sedia non designa una sedia singola ma si estende ...
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Proposizioni subordinate che esprimono la conseguenza logica – reale o possibile – di quanto è affermato nella reggente; possono avere forma esplicita, con il verbo al modo indicativo o congiuntivo introdotto da una delle locuzioni tanto ......
lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono essere considerate formalmente come oggetti...