chiarire [der. di chiaro] (io chiarisco, tu chiarisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere di colore chiaro o più chiaro: c. un disegno] ≈ rischiarare, schiarire. ↔ offuscare, oscurare, scurire. 2. (fig.) [rendere [...] completamente chiarito le idee (su questo problema)] ≈ chiarirsi, farsi un'idea (di, su). 3. (lett.) [portare qualcuno a conoscenza di qualcosa: poi che Carlo tuo, bella Clemenza, M'ebbe chiarito, mi narrò li 'nganni (Dante)] ≈ informare, rendere ...
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segreto¹ /se'greto/ agg. [lat. secrētus, part. pass. di secernĕre "separare, appartare"]. - 1. (ant.) [che si trova in disparte: Ora sen va per un secreto calle ... Lo mio maestro (Dante)] ≈ appartato, [...] non si rivelano ad altri] ≈ setta. b. [che è fatto di nascosto, evitando che altri ne siano a conoscenza: avere un incontro s.] ≈ clandestino, furtivo, [contro la legge] illegale. ↔ conosciuto, noto, [nel rispetto della legge] legale. ↓ riservato ...
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positivismo /poziti'vismo/ s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif "positivo"]. - 1. (filos.) [corrente di pensiero caratterizzata dal rifiuto della speculazione metafisica e dall'attribuzione alle [...] scienze empiriche della funzione di fornire i contenuti e i metodi della conoscenza] ≈ ‖ empirismo, fenomenismo, materialismo, realismo. ↔ ‖ idealismo. ● Espressioni: positivismo logico ≈ neopositivismo. 2. (estens., non com.) [atteggiamento mentale ...
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positivo /pozi'tivo/ [dal lat. tardo positivus "che viene posto" (usato soprattutto nel sign. gramm.), der. di ponĕre "porre"]. - ■ agg. 1. a. (filos.) [che è stato stabilito per istituzione divina o umana: [...] ] ↔ comparativo, superlativo. 2. (estens.) a. [di fenomeno, evento e sim., che è dato dall'esperienza: conoscenza, certezza p.] ≈ accertato, assodato, concreto, effettivo, fondato, reale, tangibile, vero, [di scienza] esatto. ↔ astratto, immaginario ...
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possesso /po's:ɛs:o/ s. m. [dal lat. tardo possessus -us, der. di possidēre "possedere"]. - 1. a. (giur.) [potere di fatto che si esercita su un bene, avendone la detenzione e l'uso e godendone i frutti] [...] ↔ [→ POSSEDERE (1)]. 2. [cognizione piena e sicura di una tecnica, una lingua e sim.: ha il perfetto p. della lingua] ≈ conoscenza, controllo, dominio, padronanza. 3. (estens.) [spec. al plur., ciò che si possiede, spec. sotto forma di beni fondiari ...
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arte s. f. [lat. ars artis]. - 1. a. [attività umana che richiede la conoscenza di determinate regole e tecniche: l'a. del fabbro] ≈ lavoro, mestiere, professione. b. (estens.) [attività e tecnica di chi [...] marcato rispetto a questi tre termini: dire che quella del falegname è un’a. punta l’accento sull’abilità e sulle conoscenze necessarie per svolgere quel mestiere. In genere lavoro è il termine dal sign. più ampio e adatto a tutti gli usi, mestiere ...
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malandrino [prob. grafia unita aplologica di malo ✻landrino, dal ted. landern "vagabondare" affine al tosc. landra "donna di malaffare"], fam. - ■ s. m. (f. -a) 1. (disus.) [persona che vive servendosi [...] , monello, (non com.) sbricco. ■ agg. 1. [di persona priva di scrupoli nel raggirare il prossimo: gente m.] ≈ disonesto, truffaldino. ↔ onesto. 2. (fig.) [che esprime compiaciuta conoscenza dell'audacia e del piccante] ≈ e ↔ [→ MALIZIOSO (1. c)]. ...
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sensismo s. m. [der. di senso]. - (filos.) [dottrina gnoseologica radicalmente empirista che considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza] ≈ (non com.) sensualismo. ↔ ‖ idealismo, [...] spiritualismo, trascendentalismo ...
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pratica /'pratika/ s. f. [femm. sost. dell'agg. pratico; cfr. il gr. praktikḗ (epistḗmē) "(scienza) pratica"]. - 1. a. [attività volta a un risultato concreto in un certo campo: certe cose s'imparano solo [...] bene che si acquista con la consuetudine: mostrare una certa p.] ≈ abilità, capacità, competenza, conoscenza, esperienza. ‖ dimestichezza, familiarità. ↔ inabilità, incapacità, inesperienza, inettitudine. ● Espressioni: avere pratica (di qualcosa ...
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sensualismo s. m. [der. di sensuale], non com. - (filos.) [dottrina gnoseologica radicalmente empirista che considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza] ≈ e ↔ [→ SENSISMO]. ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...