sturbare [lat. exturbare "cacciare, espellere"], region. - ■ v. tr. 1. [causare uno svenimento: l'ha sturbato il gran caldo] ≈ (scherz.) mettere kappaò, (fam.) stendere. 2. (estens.) a. [causare turbamento, [...] . ■ sturbarsi v. intr. pron. 1. [perdere lo stato di coscienza] ≈ perdere conoscenza (o i sensi), svenire, venire meno. ↔ riacquistare (o riprendere) conoscenza, riaversi, rinvenire, riprendere i sensi, ritornare in sé. 2. (estens.) a. [provare ...
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inesperienza /inespe'rjɛntsa/ s. f. [dal lat. tardo inexperientia]. - 1. [mancanza di conoscenza e pratica di una determinata sfera della realtà: i. in un lavoro] ≈ imperizia, impreparazione, (non com.) [...] inabilità. ‖ incompetenza. ↔ abilità, cognizione (di causa), conoscenza, dimestichezza, esperienza, maestria, padronanza, perizia, pratica. ↓ familiarità. ‖ competenza. 2. [ingenua mancanza di dimestichezza nelle questioni della vita, spec. in ...
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oscuro [dal lat. obscurus]. - ■ agg. 1. a. [di luogo, che è privo o scarso di luce: un o. corridoio] ≈ buio, scuro. ↑ (poet.) atro, (fam.) nero, (lett.) plutonio, tenebroso, (lett.) tetro. ↔ chiaro, illuminato, [...] di qualcosa: essere all'o. dei fatti] ≈ ignorare (ø). ↔ (lett.) avere contezza, conoscere (ø), essere al corrente (o a conoscenza), sapere (ø). □ tenere all'oscuro (di qualcosa) [nascondere qualcosa a qualcuno: non potete tenermi all'o. di tutto ...
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svenire v. intr. [der. di venire, col pref. s- (nelsign. 1)] (coniug. come venire; aus. essere). - [avere una perdita momentanea dei sensi] ≈ cadere in deliquio, perdere conoscenza (o coscienza o i sensi), [...] (region.) sturbarsi, venire meno. ↔ rianimarsi, riaversi, rinvenire, riprendere conoscenza (o coscienza o i sensi), (ant.) risentirsi, tornare in sé. ...
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risapere /risa'pere/ v. tr. [der. di sapere², col pref. ri-] (coniug. come sapere). - [venire a conoscenza di qualcosa indirettamente: ho risaputo da tuo zio la notizia della tua promozione] ≈ sentire, [...] (burocr.) venire a conoscenza (di), (fam.) venire a sapere. ...
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risensare v. intr. [der. di senso, col pref. ri-] (io risènso, ecc.; aus. essere), lett. - [riacquistare conoscenza dopo uno svenimento] ≈ e ↔ [→ RISENTIRSI v. intr. pron. (1. a)]. ■ risensarsi v. intr. [...] pron. [riacquistare conoscenza dopo uno svenimento] ≈ e ↔ [→ RISENTIRSI v. intr. pron. (1. a)]. ...
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padronanza /padro'nantsa/ s. f. [der. di padrone]. - 1. (non com.) [autorità e diritto di padrone: avere la p. della casa] ≈ dominio, possesso, proprietà. 2. (fig.) a. [il conoscere perfettamente: dimostrare [...] controllo, dominio, (non com.) padroneggiamento. ↓ cognizione, competenza, conoscenza. ↔ incompetenza, ignoranza. b. [capacità di dominare, controllare, spec. emozioni, sentimenti e sim: avere una gran p. dei propri nervi] ≈ autocontrollo, controllo ...
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inscienza /in'ʃɛntsa/ s. f. [dal lat. inscientia, der. di scientia "conoscenza", col pref. in- "in-²"], lett. - [l'essere ignaro di fatti o nozioni] ≈ ignoranza, inconsapevolezza. ↔ cognizione, conoscenza, [...] consapevolezza, (non com.) scienza ...
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Fabio Rossi
filosofia. Finestra di approfondimento
Aree - Epistemologia o filosofia della scienza; ermeneutica; estetica; filosofia (del diritto, della logica, della matematica, della natura, della politica, [...] della religione, della storia, del linguaggio, morale o pratica, teoretica); gnoseologia o teoria della conoscenza; logica (formale); metafisica; metodologia; ontologia.
Correnti e tendenze principali - Accademia; agnosticismo; agostinismo; animismo; ...
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-enza [lat. -entia]. - Suff. derivativo di sost. astratti tratti da verbi (accoglienza, conoscenza, credenza, diffidenza, dipendenza, partenza) o da un aggettivo in -ente che risale a un part. pres. lat. [...] (decenza, pazienza, prudenza) ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...