saggio¹ /'sadʒ:o/ [dal fr. sage, lat. volg. ✻sapius, der. di sapĕre "avere senno"] (pl. f. -ge). - ■ agg. [che è dotato di saggezza, che ha e rivela oculato discernimento: la conoscenza degli uomini e [...] del mondo rende s.; un s. consiglio] ≈ assennato, avveduto, equilibrato, giudizioso, ponderato. ↑ illuminato, sapiente, savio. ↔ dissennato, insensato, sciocco, sconsiderato, stolto. ↓ avventato, disavveduto. ...
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tirchio /'tirkjo/ [forse dall'ant. e dial. pirchio, ravvicinato a tirare]. - ■ agg. [che è restio nello spendere] ≈ avaro, gretto, (region.) guitto, (spreg.) pidocchioso, (spreg.) rognoso, (spreg.) spilorcio, [...] ha un campo semantico più vasto, poiché può riferirsi alla brama di possedere cose diverse dal denaro: avido di successo, di potere, di conoscenza, di idee, di cibo, di piaceri, ecc. I sinon. di avido sono meno numerosi di quelli di avaro. Lett. sono ...
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inventare v. tr. [lat. ✻inventare, intens. di invenire "trovare", part. pass. inventus] (io invènto, ecc.). - 1. [trovare, con l'immaginazione o l'ingegno, qualcosa che prima non esisteva: i. un nuovo [...] e fino la stampa (G. Leopardi); marionette automatiche, di nuova invenzione (L. Pirandello). Se invece si porta a conoscenza qualcosa che già esisteva, i termini più appropriati saranno scoprire e scoperta: Colombo ha scoperto l’America; credetti di ...
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empiria /empi'ria/ s. f. [dal gr. empeiría, der. di pêira "esperienza", col pref. en- "in-"]. - 1. (filos.) [atteggiamento per cui l'unica fonte valida di conoscenza è l'esperienza sensoriale e percettiva] [...] ≈ empirismo. 2. (non com.) [la realtà concreta, il mondo dell'attività pratica, contrapp. a quello teoretico o speculativo] ≈ esperienza, pratica. ↔ speculazione, teoresi, teoria ...
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empirismo s. m. [der. di empirico]. - 1. [l'essere empirico: l'e. di certi sistemi, di certi metodi] ≈ empiricità, empiria. ↔ scientificità, sistematicità. 2. (filos.) [atteggiamento per cui l'unica fonte [...] valida di conoscenza è l'esperienza sensoriale e percettiva] ≈ empiria. ‖ positivismo, pragmatismo. ↔ idealismo, innatismo. ...
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sapere¹ /sa'pere/ (ant. o dial. savere) s. m. [uso sost. di sapere²] (pl., non com., saperi). - [insieme di informazioni, nozioni, ecc., che si sono acquisite con lo studio o attraverso l'esperienza, o [...] che comunque si possiedono: ostentazione del proprio s.] ≈ conoscenza, cultura, dottrina, erudizione, sapienza, scibile, scienza. ↔ ignoranza, incultura, (lett.) insipienza. ...
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sapere² (ant. o dial. savere) [lat. volg. ✻sapēre, per il lat. class. sapĕre "aver sapore; esser saggio, capire", che in epoca tarda ha sostituito nelsign. il lat. class. e lett. scire] (pres. indic. so [...] la prep. da del secondo arg.: devo sempre saperle dagli altri certe cose] ≈ apprendere, avere notizia (di), venire a conoscenza (di). ‖ scoprire. ↔ essere all'oscuro (di), ignorare. b. (estens., fam.) [avere in mente qualcuno o qualcosa: sai quella ...
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entratura s. f. [der. di entrare]. - 1. (non com.) [spazio per cui si accede in una casa, in un palazzo, ecc.] ≈ e ↔ [→ ENTRATA (1. a)]. 2. (non com.) [l'atto di entrare, anche fig.] ≈ [→ ENTRATA (2. a)]. [...] .) [spec. al plur., possibilità di accesso presso una persona influente o in un ambiente importante] ≈ aggancio, amicizia, appoggio, conoscenza, contatto, (pop.) maniglia. ‖ (pop.) calcio (in culo), raccomandazione, (pop.) spinta, (pop.) spintarella. ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...