adito /'adito/ s. m. [dal lat. adĭtus -us, der. di adire], non com. - 1. [ciò che consente di entrare, anche fig., con la prep. a: titoli di studio che dànno a. all'università] ≈ accesso, entrata (a, in), [...] : avere l'a. a (o in) una casa; proibire l'a. a un luogo] ≈ accesso. 3. (fig.) [ottimo rapporto di conoscenza o di amicizia, con la prep. presso] ≈ dimestichezza (con), entratura (a), familiarità (con). □ dare adito (a qualcosa) [essere causa, anche ...
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mano s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. region. le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano). - 1. a. (anat.) [organo prensile e tattile dell'uomo posto all'estremità degli arti superiori: [...] la carità, elemosinare, mendicare. □ toccare con mano [avere prove sicure di una verità, arrivare a conoscere qualcosa per conoscenza diretta e sim.: ho toccato con mano la veridicità di quanto mi avevi detto] ≈ accertarsi (di), assicurarsi (di ...
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prescienza /pre'ʃɛntsa/ s. f. [dal lat. tardo praescientia, der. di praesciens -entis "presciente"]. - 1. (teol.) [la conoscenza anticipata di tutto il futuro posseduta da Dio] ≈ ‖ onniscienza, onniveggenza. [...] 2. (estens.) [capacità di prevedere eventi futuri, spec. per via magica o paranormale] ≈ chiaroveggenza, divinazione, preconoscenza, premonizione, preveggenza ...
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dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] ho fatto per te?
A volte si usano d. o scordare come sinon. di disimparare, ovvero «perdere, per mancanza di esercizio, la conoscenza necessaria per fare qualcosa»: è troppo tempo che non guido e temo di avere dimenticato come si fa.
Derivati - Tra i ...
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visitare /vizi'tare/ v. tr. [dal lat. visitare, frequent. di visĕre "visitare, andare a vedere"] (io vìsito, ecc.) - 1. a. [andare a trovare qualcuno, per amicizia, cortesia e sim.: v. un amico] ≈ fare [...] un paese straniero] ≈ (fam.) fare (quest'anno ci siamo fatti tutta la costa), vedere. b. (estens., non com.) [prendere conoscenza diretta: v. un autore] ≈ (lett.) avere commercio (con), frequentare. c. (non com.) [con riferimento a cose, sottoporre a ...
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matematicismo s. m. [der. di matematica]. - (filos.) [tendenza a considerare i principi e i metodi della matematica come unico modello di conoscenza vera] ≈ matematismo. ...
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matematismo s. m. [der. di matematico]. - (filos.) [tendenza a considerare i principi e i metodi della matematica come unico modello di conoscenza vera] ≈ matematicismo. ...
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materia /ma'tɛrja/ (ant. matera) s. f. [dal lat. materia]. - 1. [ciò che costituisce tutti i corpi e ne determina la massa e l'estensione] ≈ ‖ sostanza. 2. (filos.) [ciò che, assumendo forme diverse nello [...] m. a una lite] ≈ motivazione, motivo, occasione, pretesto, spunto. ‖ causa, ragione. 5. (educ.) [ciascuno dei settori della conoscenza che si studiano a scuola o all'università: m. facoltative; m. letterarie, scientifiche] ≈ disciplina, [spec. se ...
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maturità s. f. [dal lat. maturĭtas -atis, der. di maturus "maturo"]. - 1. [l'essere maturo, con riferimento a un frutto, al grano e sim.] ↔ acerbità, (non com.) immaturità. 2. a. [età intermedia tra la [...] ]. ≈ età adulta. > infanzia, (lett.) fanciullezza, adolescenza, giovinezza, m., anzianità, vecchiaia. b. (estens.) [maturazione di un'appropriata conoscenza del mondo, di un forte senso di responsabilità e di una chiara capacità di giudizio e sim ...
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agnosticismo s. m. [dall'ingl. agnosticism]. - 1. (filos.) [ogni teoria che limita la capacità conoscitiva del pensiero alla sfera dei fenomeni]. 2. (estens.) [rinunzia ad approfondire la conoscenza di [...] fatti, dottrine o altre realtà] ≈ disinteresse, indifferenza, noncuranza. ‖ pessimismo, scetticismo. ↔ interessamento, interesse, partecipazione. ↑ entusiasmo. ‖ ottimismo ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...