padronanza
s. f. [der. di padrone]. – 1. a. Autorità e diritto di padrone: avere, perdere, esercitare la p. della casa, dei beni. b. non com. Comportamento, modi da padrone: assumere un’aria di padronanza. [...] 2. fig. a. Conoscenza perfetta: avere p. di una lingua; trattare la materia con piena p.; acquistare la p. di una disciplina attraverso l’esercizio. b. Controllo, capacità di dominare le proprie emozioni: avere una gran p. di sé; perdere la p. dei ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] non si ubriacava mai, beveva più degli altri ed era sempre p. di sé (M. Moretti); con sign. diverso, per indicare piena conoscenza di una materia, di una disciplina, di un’arte: essere p. di una lingua, di una tecnica, del proprio mestiere; essere p ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] in risposte: «Credi che verrà?» «Può darsi»). Nel linguaggio filos., con uso assol., darsi (anche sostantivato), rivelarsi alla conoscenza. 5. intr. (aus. avere) Urtare, colpire, battere, cogliere: ho dato col ginocchio per terra; diede in un sasso ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] ’una porta (Dante), quella da cui si entra nel vestibolo infernale. c. In usi fig., ingresso, passaggio: tutta morta Fia nostra conoscenza da quel punto Che del futuro fia chiusa la p. (Dante), dopo il giudizio finale, quando non vi sarà più un tempo ...
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marketing virale
loc. s.le m. Strategia di commercializzazione basata sul passaparola, sulla propagazione della conoscenza di un prodotto entro gruppi omogenei di consumatori. ◆ Ted Barnett […] è convinto [...] che le applicazioni come la sua si diffonderanno in virtù del «marketing virale», per cui chi è già abbonato cercherà di convincere altri a farlo per poter condividere il calendario. (Riccardo Staglianò, ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] a Dio, lei dovesse recare a’ suoi piaceri (Boccaccio). 2. In filosofia, termine usato nella dottrina atomistica della conoscenza per indicare i simulacri, cioè le immagini sensibili delle cose che si imprimono sull’occhio mediante il flusso di ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione [...] limitato al fatto letterario e linguistico, sia con lo scopo di allargare e approfondire, attraverso i testi e i documenti, la conoscenza di una civiltà e di una cultura di cui essi sono testimoni: f. classica, f. romanza, f. germanica, f. slava, f ...
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Ifts
s. m. Sigla di Istruzione e formazione tecnica superiore. ◆ lo scopo dell’Ifts – Istruzione e formazione tecnica superiore – è anche la limitazione del numero di fuoricorso, la fine dei lunghi parcheggi [...] degli studenti diplomati in scuole di modesta qualità e infine la formazione dei lavoratori della conoscenza. (Marina Cavallieri, Repubblica, 29 agosto 1998, p. 23, Cronaca) • La vicenda della Tarsu, che da due anni toglie il sonno ai dirigenti ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati [...] analogam., f. fuor di stagione, di cosa che venga quando non è il suo tempo). F. proibito, propriam. quello dell’albero della conoscenza del bene e del male che fu vietato ad Adamo ed Eva nel paradiso terrestre; in senso fig., qualsiasi cosa che, per ...
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datita
datità s. f. [der. di dato, part. pass. di dare, come traduz. del ted. Gegebenheit]. – Nel linguaggio filosofico, l’essere dato, il modo con cui un oggetto è «dato» (cioè si rivela) alla conoscenza; [...] talora, meno propriam., ciò che è «dato» ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...