cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, [...] c. dei proprî meriti, delle proprie forze; ho c. dei miei limiti; non ha c. di ciò che vale. b. In senso più generico, conoscenza: fatto che è nella c. di tutti, che tutti conoscono; avere la vaga c. di qualche cosa, averne qualche sentore o sospetto ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- [...] delle vicende fisico-chimiche di un sistema materiale in momenti precedenti a quello in cui viene esaminato, la cui conoscenza è sempre utile e in molti casi è indispensabile per interpretare correttamente il suo stato presente e prevedere il suo ...
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coscienza
1. MAPPA La COSCIENZA è la consapevolezza che un individuo o un gruppo di individui ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto (c. di sé; non ha c. di ciò che dice; popolo che [...] miei limiti; non ha c. di ciò che vale). 2. In senso più esteso, invece, la parola coscienza può essere sinonimo di conoscenza (questo fatto è nella c. di tutti). 3. MAPPA In molte situazioni del linguaggio comune, la coscienza è intesa come il luogo ...
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iniziare
1. MAPPA INIZIARE significa compiere i primi atti di un’azione o di una serie ordinata di operazioni; è in genere sinonimo di cominciare (i. le pratiche per ottenere la pensione; la commissione [...] associazione segreta, anche non religiosa (i. qualcuno ai riti massonici). 4. In senso figurato, iniziare vuol dire anche introdurre alla conoscenza di qualcosa, avviare a un’attività, a una disciplina, a un’arte, a un’abitudine buona o cattiva (i. a ...
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saggio
1. MAPPA L’aggettivo SAGGIO si riferisce a una persona che, grazie a una vasta conoscenza delle cose acquisita soprattutto grazie all’esperienza, ragiona e si comporta in modo assennato, moderato [...] ed equilibrato (è un amministratore molto s.; essere, mostrarsi s.; la conoscenza degli uomini e del mondo rende saggi; mia madre si è dimostrata una saggia consigliera). 2. Quando è riferito a persona, saggio si può usare anche in funzione di ...
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magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, [...] tardo antico, la magia, soprattutto in alcuni ambienti filosofici e religiosi, si viene definendo come forma superiore di conoscenza cui corrisponde una concezione del mondo retto da forze spirituali, intermedie tra l’uomo e la divinità suprema, con ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] l’esistenza in sé della cosa pensata; in altri casi, invece, indica una realtà che possiede un’esistenza propria, indipendente dalla conoscenza o dall’idea che ne può avere il soggetto pensante: o. conoscibili e o. inconoscibili. 2. Per estens. a. La ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] , nel pensiero medievale, e in partic. in san Tommaso, è l’attività argomentante in qualche modo sottordinata alla conoscenza intuitiva propria dell’intelletto. Nel pensiero moderno, e in partic. nel razionalismo (v.), si precisa come la facoltà ...
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googlelisation
s. f. La globalizzazione dell’informazione provocata da Google come canale di accesso privilegiato per ricercare notizie attraverso la rete telematica. ◆ Allora la parola chiave è «innovazione»? [...] importante l’innovazione. Voi in Italia, con la Olivetti di Adriano siete stati precursori di questa filosofia, di una conoscenza condivisa con tutti» [Klaus Schwab intervistato da Roberto Bagnoli]. (Corriere della sera, 29 giugno 2007, p. 37) • Un ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di [...] quindi con l’indicare il risultato stesso della ricerca: di qui il significato di forma di sapere che tende a superare ogni conoscenza settoriale per attingere ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, al fine di definire le ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...