birsonima
birsònima s. f. [lat. scient. Byrsonima, der. del gr. βυρσεύω «conciare», irregolarmente composto con il tema di ὀνίνημι «giovare», per le proprietà concianti]. – Genere di piante della famiglia [...] specie dell’America tropicale: sono alberi, arbusti o liane, con foglie opposte, fiori in grappoli, frutto drupaceo, spesso commestibile; la corteccia e il legno di varie specie sono usati come medicinali o per la concia delle pelli o per le fibre. ...
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macerare
v. tr. [dal lat. macerare] (io màcero, ecc.). – 1. Sottoporre una sostanza a processo di macerazione, tenendola a lungo in acqua o in altro liquido: m. la canapa, la carta, il cuoio; m. la carne [...] acidi, basi, sali, enzimi, ecc.) che accelerano i fenomeni fisici della macerazione, usate, per es., nella concia delle pelli. In senso fig.: digiuni maceranti, che provocano dimagrimento, estenuazione; desiderio, attesa macerante, struggente. ◆ Part ...
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macerazione
macerazióne s. f. [dal lat. tardo maceratio -onis]. – 1. L’azione e l’effetto del macerare; operazione consistente nel porre a contatto con acqua o con altro solvente liquido una data sostanza, [...] industria del cuoio, trattamento di ammorbidimento delle fibre e di eliminazione delle impurità rimaste nelle pelli preparate per la concia, che si compie lasciando le pelli stesse a contatto con sostanze maceranti. 2. a. In medicina legale, processo ...
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carniccio
carnìccio s. m. [der. di carne]. – 1. Ciascuno dei bricioli di carne che restano attaccati alla pelle degli animali scuoiati e che vengono raschiati prima della concia e utilizzati per farne [...] colla (colla di carnicci o anche carniccio). 2. Avanzo di carne di cattiva qualità ...
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pelare
v. tr. [lat. tardo pĭlare, der. di pĭlus «pelo»] (io pélo, ecc.). – 1. a. Privare dei peli, togliere i peli dalla superficie cutanea, strappandoli, raschiandoli, o altrimenti: p. le pelli prima [...] della concia; p. la cotenna del maiale con l’acqua bollente; frequente la locuz. fig. prendersi, o pigliarsi, una gatta a (o da) p., assumere un compito, un incarico, affrontare un’impresa troppo difficile, che comporta un impegno gravoso, senza ...
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olio
òlio (region. òglio) s. m. [lat. ŏleum, dal gr. ἔλαιον]. – Nome generico di numerose sostanze di origine vegetale, animale o minerale, liquide a temperatura ordinaria, diverse per composizione e [...] odore e sapore caratteristico, colore dal giallo al bruno, sono poco usati a scopi alimentari, ma trovano impiego nella concia delle pelli, nella preparazione del degras, nella tempra, e per ottenere grassi idrogenati usati poi nella preparazione di ...
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colla1
còlla1 s. f. [lat. *colla, dal gr. κόλλα]. – Nome generico di molte sostanze adesive adoperate per attaccare tra loro materiali varî (carta, legno, cuoio, ecc.); in senso proprio indica soprattutto [...] soluzioni di proteine che si hanno bollendo gli scarti di macelleria ricchi di collagene (ossa, pelli, ecc.), i cascami di concia (carnicci), gli scarti delle industrie conserviere del pesce: c. forte, c. da falegname o da legno, altri nomi della ...
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rovere
róvere s. f. o m. [lat. rōbur -bŏris «quercia»]. – 1. Pianta delle fagacee (Quercus petraea), detta anche quercia rovere o eschia, che cresce in Europa e in Anatolia, dove forma boschi, ed è anche [...] gran parte libere. 2. Il legno del rovere, molto pregiato per le sue svariate applicazioni in falegnameria e nelle costruzioni, soprattutto navali: vino invecchiato in botti di r.; la sua scorza è utilizzata principalmente per la concia delle pelli. ...
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aspo
s. m. [dal germ. *haspa]. – 1. Nell’industria tessile, macchina che serve ad avvolgere un filo formandone una matassa; nella filatura domestica, utensile non dissimile dall’arcolaio, dal quale si [...] cemento. Più in generale, qualsiasi tipo di agitatore munito di braccia e di sbarre parallele all’asse, usato in molti processi tecnologici (concia, tintura, ecc.). 4. Organo della mietitrice-legatrice che adagia in piano gli steli sul trasportatore. ...
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scarnare
v. tr. [lat. tardo excarnare, der. di caro carnis «carne», col pref. ex-]. – 1. tr. a. Togliere, raschiare via la carne: dalla contrarietà, si scarnava i polpastrelli intorno all’attaccatura [...] delle unghie (De Roberto). b. Nella concia delle pelli, togliere via il carniccio. 2. intr. pron. scarnarsi, ant. Smagrire, consumarsi: [Laura] Volse in amaro sue sante dolcezze, Ond’io già vissi, or me ne struggo e scarno (Petrarca). ◆ Part. pass. ...
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Agraria
Trattamento cui vengono sottoposte materie e prodotti vegetali (come il tabacco, le olive, l’olio, il vino) per renderli adatti all’uso o perché si conservino.
In particolare, fase della lavorazione del marsala, nella quale al vino si...
Sottoprodotto della concia all’olio (scamosceria); liquido denso quasi pastoso, giallo scuro, di odore sgradevole, che ricorda quello degli oli di pesce; è costituito da un’emulsione contenente acqua, residui di pelli, acidi grassi e loro ossiderivati....