skiver
〈skàivë〉 s. ingl. [der. di (to) skive «tagliare (la pelle) a strisce sottili; raschiare il pelo», voce di origine scand.], usato in ital. al masch. – Nell’industria dei pellami, parte del fiore [...] della pelle di montone spaccata prima della concia e conciata al tannino; è usata per rifiniture di cappelli, legature di libri e pelletterie, mentre la parte della carne, conciata con grassi vegetali o animali, è generalmente usata per guanti. ...
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formiato
s. m. [der. di form(ico), col suff. -ato]. – In chimica organica, nome generico dei sali e degli esteri dell’acido formico. I sali sono sostanze cristalline, solubili in acqua, che si decompongono [...] col riscaldamento; particolarmente importante il f. di sodio, usato nella concia al cromo delle pelli, nell’impermeabilizzazione della carta, e anche in terapia. ...
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formico
fòrmico agg. [dal fr. formique, der. del lat. form(ica) «formica1»] (pl. m. -ci). – In chimica organica, denominazione di composti derivati dal metano (detto in passato formene). In partic.: [...] odore pungente, caustico, è l’acido più energico della serie alifatica, usato come agente mordenzante in tintoria, nella concia delle pelli, come disinfettante, come coagulante del latice della gomma. b. Aldeide f., o formaldeide (HCHO), gas incolore ...
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responsabile
s. m. e f. e agg. Che, chi aderisce al gruppo politico di centro-destra Iniziativa Responsabile (in seguito confluito in Popolo e Territorio), costituitosi tra la fine del 2010 e il 1° febbraio [...] ) • «[…] Due donne che stanno insieme non possono essere paragonate a una famiglia». Il deputato dei Responsabili Domenico Scilipoti parla così della collega del Pd Paola Concia ed è subito polemica. (Corriere della sera, 11 dicembre 2011, p. 15). ...
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babla
s. f. [dall’ingl. bablah, adattam. di voce araba che è dal persiano babūl «mimosa», da cui anche il sinon. babul]. – Nome commerciale di alcune acacie dell’Africa i cui frutti (baccelli) si usano [...] nella concia delle pelli, perché contengono forti quantità di tannino. ...
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arsenicato
agg. [der. di arsenico]. – Di sostanza trattata con composti arsenicali o contenente arsenico (anche sost.: un arsenicato); pelli a., pelli preparate per la concia, mediante immersione in [...] acido arsenioso e successiva essiccazione al sole ...
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arsenico1
arsènico1 s. m. [dal lat. tardo arsenĭcum, gr. ἀρσενικόν (al posto delle forme più ant. arrhenĭcum, ἀρρενικόν), che indicò propr. l’orpimento giallo]. – 1. Elemento chimico tri- e pentavalente, [...] di arsenico), noti come minerali con i nomi rispettivam. di realgar e di orpimento, usati come riducenti, depilanti nella concia delle pelli, ecc.; burro di a. (tricloruro di arsenico), liquido oleoso, fumante all’aria, già usato come aggressivo ...
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algarovilla
s. f. [dallo spagn. algarrobilla, voce di origine araba (cfr. algarròbo)]. – Nome commerciale dei baccelli di alcune leguminose dell’America Merid., detti anche fave di a., contenenti grande [...] quantità di tannino, e perciò usati per la concia delle pelli e per tingere in nero. ...
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rhus
〈rus〉 s. f. [lat. scient. Rhus, dal lat. class. rhus, gr. ῥοῦς, nome di una pianta]. – Genere di piante anacardiacee, con qualche centinaio di specie delle regioni temperate e subtropicali: sono [...] infruttescenze di frutti rossi, che persistono sulla pianta per tutto l’inverno; altre sono velenose o hanno importanza economica, specialmente per la produzione di tannino, di resine o perché forniscono materiale da concia (come il sommacco). ...
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antelucano
agg. [dal lat. antelucanus, comp. di ante «prima» e lux «luce», con il suff. aggettivale -anus (cfr. meridianus)], letter. – Che precede il sorgere del giorno: albore, barlume a.; l’ora a.; [...] E già per li splendori antelucani ... Le tenebre fuggìan da tutti lati (Dante); scialba, La luce a. il cielo invade (Pascoli); l’indomani, nella camminata a. lungo il mare, Stefano pensò molto a Concia (Pavese). ...
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Agraria
Trattamento cui vengono sottoposte materie e prodotti vegetali (come il tabacco, le olive, l’olio, il vino) per renderli adatti all’uso o perché si conservino.
In particolare, fase della lavorazione del marsala, nella quale al vino si...
Sottoprodotto della concia all’olio (scamosceria); liquido denso quasi pastoso, giallo scuro, di odore sgradevole, che ricorda quello degli oli di pesce; è costituito da un’emulsione contenente acqua, residui di pelli, acidi grassi e loro ossiderivati....