comprensione
comprensióne s. f. [dal lat. comprehensio -onis]. – 1. a. letter. L’atto e la facoltà di comprendere con l’intelletto, di far propria una nozione: la c. delle idee, dei concetti universali; [...] . b. Nella logica formale, il complesso delle determinazioni o «note» di un concetto; essa è tanto maggiore, quanto più ricco e determinato è il contenuto del concetto, e cioè quanto più esso si avvicina all’estrema concretezza dell’individualità; è ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] molto sviluppato (in questo e nel precedente sign., l’uso com. preferisce, quasi sempre, senso). d. Più vicino al sign. di concetto, stima, opinione: avere un alto, avere un grande s. di sé; per un giusto s. di noi medesimi, dobbiamo supporre che ...
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aureo1
àureo1 agg. [dal lat. aureus]. – 1. a. D’oro: un’a. collana; una corona a.; La perduta tra ’l gioco aurea moneta (Parini). Nel linguaggio economico-finanz.: divisa a., o più comunem. divise a., [...] segmento e la parte rimanente XB (l’attributo aurea fa riferimento a un concetto che nel Rinascimento fu posto a base di un ideale di perfezione estetica: secondo tale concetto, il rapporto tra un segmento e la sua sezione aurea sarebbe il rapporto ...
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epesegetico
epeṡegètico agg. [der. di epesegesi] (pl. m. -ci). – Esplicativo, dichiarativo; si dice in partic., in stilistica, di una proposizione che si aggiunge a un’altra come sviluppo esplicativo [...] ». In grammatica latina, genitivo e. o dichiarativo o anche appositivo, quello che specifica con una determinazione particolare un concetto generico; per es.: arbor fici «l’albero del fico», virtus prudentiae «la virtù della prudenza», vox voluptatis ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] morte e al matrimonio, la residenza e il domicilio. Considerando poi l’uomo come membro della comunità giuridica, si perviene al concetto più ampio dello s. personale, che è il presupposto di tutte le altre condizioni e di tutti gli altri rapporti ...
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uguaglianza
(o eguaglianza) s. f. [der. di uguagliare, eguagliare]. – 1. a. Condizione di cose o persone che siano tra loro uguali, cioè abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi (in generale, [...] il simbolo di u., =, che lega appunto due enti (detti membri dell’uguaglianza). Più precisamente, il termine denota un concetto che viene introdotto in modo diverso nei varî settori della matematica, pur indicando sempre una relazione di equivalenza ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle [...] al di sotto delle mutevoli apparenze; tale concetto assume nella filosofia greca del periodo classico un creati sono suoi attributi o modi. L’empirismo sottopone il concetto di sostanza a una critica radicale, riducendola a sostrato inconoscibile ...
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analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio [...] esterno, senza aprire la custodia. 2. Nella logica kantiana, giudizio a., quello nel quale il concetto del predicato è implicitamente contenuto nel concetto del soggetto, e in cui quindi basta analizzare il soggetto per ricavarne il predicato (per es ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. [...] l’uso più corretto. b. In filosofia, l’analisi e determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel loro insieme lo ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] Vano senza soggetto (Petrarca); padrone di n. ma non di fatto; per molta gente moralità e giustizia sono puri n., concetti astratti, vuoti, senza applicazione pratica. b. Quando si riferisce a nome proprio di persona, la parola comprende spesso (nel ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...