matrona
matròna s. f. [dal lat. matrona, der. di mater -tris «madre»]. – 1. Nell’antica Roma, la donna maritata, di origine libera (nel termine è spesso implicito il concetto di nobiltà di natali e di [...] onestà e riserbo femminili). 2. Per estens.: a. Nell’uso letter., donna maritata, signora (e s’intende in genere di alta condizione sociale): le vergini, le m. e l’antiche madri (Boccaccio); Alto al genio ...
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taglia-costi
tagliacosti (taglia-costi), agg. Che abbatte i costi di produzione e di gestione, anche amministrativa. ◆ La produzione del prosciutto di San Daniele sarà programmata in base a piani di [...] ) • nel pomeriggio di ieri è comparso un documento fantasma, un foglio senza intestazioni né firme, che ribadiva il concetto di un comportamento antisportivo di Ferrari, in netto contrasto con l’accordo tagliacosti firmato dalle altre nove scuderie l ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro [...] , fornite di servizî pubblici e di quanto altro sia necessario per offrire condizioni favorevoli alla vita sociale (il concetto di città è legato a quello di una molteplicità di funzioni di varia origine e indole, economiche, sociali, culturali ...
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rispecchiamento
rispecchiaménto s. m. [der. di rispecchiare]. – Il fatto di rispecchiare e di rispecchiarsi o venire rispecchiato. Il termine, raro in senso proprio, è più frequente in senso fig.; in [...] partic., è stato usato nella critica letteraria e nell’estetica di derivazione marxista per tradurre il ted. Widerspiegelung, concetto presente già nella riflessione di Engels e Lenin ma sviluppato soprattutto da G. Lukács (1885-1971), secondo il ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] o τεκμήριον) si dicono note o determinazioni gli elementi di cui si può considerare costituito il contenuto di un concetto, distinti dagli elementi di una rappresentazione, in quanto non riferiti a un singolo oggetto individuale, ma indici delle ...
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reificazione
reificazióne s. f. [der. del lat. res «cosa», nel sign. 1 sul modello dell’ingl. reification, nel sign. 2 attraverso il fr. réification]. – 1. Processo mentale per cui si converte in qualche [...] cosa di concreto, o si viene a considerare tale, ciò che ha soltanto esistenza astratta: r. di un concetto. 2. Il processo di far decadere a cosa, di trattare alla stregua di cosa materiale, valori intellettuali e psichici, morali, storico-culturali: ...
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midolla
midólla (ant. o dial. medólla) s. f. [lat. medŭlla]. – 1. a. La parte molle del pane interna alla crosta; sinon. di mollica. b. non com. La polpa dei frutti. c. Anticam. la parola fu usata (come [...] mai così non accese esca, ... Come egli n’arse fin ne le medolle (Ariosto). 2. fig., ant. La sostanza, l’essenza, il concetto profondo o il significato nascosto (di uno scritto, di un discorso, di una raffigurazione, ecc.), in contrapp. a ciò che è ...
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trilinearita
trilinearità s. f. [der. di trilineare]. – In matematica, generalizzazione del concetto di omografia, che coinvolge tre spazî lineari. ...
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stirpe
s. f. [dal lat. stirps stirpis, propr. «tronco, ramo, germoglio» (v. sterpo), donde il sign. traslato (cfr. analogo passaggio semantico in ceppo e stipite)]. – 1. a. Discendenza, origine di una [...] con due diversi sign., uno più ristretto, indicante il complesso delle persone che formano la discendenza immediata del de cuius, concetto, questo, che ha importanza in materia di successione; e uno più ampio, indicante il complesso delle persone che ...
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nascondere
nascóndere v. tr. [lat. tardo inabscondĕre, comp. di in- e abscondĕre «nascondere»] (pass. rem. nascósi, nascondésti, ecc.; part. pass. nascósto). – 1. a. Sottrarre qualche cosa alla vista [...] cose Ch’io non lo ’ntesi, sì parlò profondo: Né per elezïon mi si nascose, Ma per necessità, ché ’l suo concetto Al segno d’i mortal si soprapuose (Dante, con riferimento allo spirito di Cacciaguida). ◆ Part. pass. nascósto, anche come agg. (v ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...