canonico1
canònico1 agg. [dal lat. canonĭcus, gr. κανονικός, der. di κανών -όνος (v. canone)] (pl. m. -ci). – 1. Che corrisponde o è conforme a un determinato canone, a una norma fissata: stile, procedimento, [...] un’equazione. In logica matematica, calcolo c., particolare tipo di calcolo logico che fornisce una delle realizzazioni del concetto generale di algoritmo. ◆ Avv. canonicaménte, secondo i canoni, in conformità alle norme del diritto canonico e, per ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa [...] il colore, la stampa, la dentellatura, la disposizione nel foglio, ecc.; ha alto valore commerciale. 3. In matematica, generalizzazione dei concetti di curva e di superficie (cioè di enti a una o due dimensioni): si tratta di una figura geometrica a ...
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tricotomia1
tricotomìa1 s. f. [comp. del gr. τρίχα «in tre parti» e -tomia, sul modello di dicotomia; cfr. gr. τριχοτομέω «tagliare in tre parti»]. – Divisione in tre parti, in tre sezioni o elementi. [...] In partic.: 1. Nella logica filosofica, il procedimento per cui un concetto viene diviso non in due concetti più particolari (come nella dicotomia), bensì in tre. 2. In botanica, tipo di ramificazione a cima, nel quale l’asse principale reca tre rami ...
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vario
vàrio agg. [dal lat. varius, di etimo sconosciuto]. – 1. Che ha una più o meno notevole diversità sia negli elementi che lo compongono, sia in successive fasi o manifestazioni (e quindi non uniforme), [...] materia sono v.; Convien che varie cose al mondo sia, Come son varii volti e vario ingegno (Pulci); oppure i due concetti, della pluralità e della diversità, si equivalgono, sono ambedue presenti in ugual modo (in questo e nei seguenti valori, l’agg ...
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matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, [...] di teorie matematiche capaci di spiegare fenomeni in larga parte dovuti al caso ha portato alla considerazione di concetti statistico-probabilistici che, grazie a tali nuove tecniche di calcolo, hanno esteso il campo d’indagine della matematica ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee [...] diretta (distinte dalle n. imperfette che hanno sanzione incompleta o indiretta); n. fondamentale (traduz. del ted. Grundnorm), concetto introdotto dal filosofo del diritto austriaco H. Kelsen (1881-1973) per indicare la norma teorica, non posta da ...
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salario2
salàrio2 s. m. [dal lat. salarium (neutro sostantivato dell’agg. salarius, der. di sal salis «sale»), propriam. «razione di sale», poi «indennità per l’acquisto di sale e di altri generi alimentari [...] sign. più ampio, la remunerazione del fattore lavoro, come lavoro in genere, subordinato o autonomo, manuale o di concetto; in questo senso il salario comprende anche lo stipendio dell’impiegato, l’onorario del professionista, il compenso per servizî ...
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normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, [...] . In linguistica, lingua n., uso n., pronuncia n., forma n., conformi alla «norma» prevalente (la quale è fondata piuttosto sul concetto di una maggiore correttezza che su quello di una maggiore diffusione nell’uso). Anche di cosa che si assume come ...
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materia
matèria (ant. matèra) s. f. [dal lat. materia]. – 1. a. Nell’accezione più generica, ciò che costituisce tutti i corpi, la sostanza fisica che, assumendo forme diverse nello spazio, può essere [...] de l’arte, Perch’a risponder la materia è sorda (Dante). b. Nella storia del pensiero filosofico e scientifico, il concetto di materia fu espresso inizialmente dal gr. ὕλη (che corrisponde al lat. materia): dal
sign. originario di «legno di bosco ...
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gap
〈ġäp〉 s. ingl. (propr. «apertura, distacco»), usato in ital. al masch. (raro il plur. gaps 〈ġäps〉). – Termine diffuso nell’uso internazionale con il sign. di «divario, dislivello», per indicare in [...] tecnologia e nella ricerca scientifica, soprattutto in quanto tale squilibrio appaia incolmabile o difficilmente sanabile (in Italia il concetto è espresso con la locuz. gap tecnologico, o con la traduz. divario tecnologico). Per estens., con sign ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...