rischiarare
v. tr. [comp. di ri- e schiarare, der. di chiaro]. – 1. Far divenire chiaro o più chiaro ciò che è scuro o oscuro. a. Rendere più luminoso un luogo oscuro, illuminarlo: la luna rischiarava [...] la cultura, renderla più razionale (con riferimento specifico all’illuminismo: v. rischiaramento). In usi letter., chiarire, spiegare: r. un concetto, un passo difficile di un autore. 2. intr. pron. Diventare, farsi chiaro o più chiaro: le nuvole si ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, [...] , imo, negletto, sodàle, ecc.), e molti sono quelli che vengono continuamente introdotti nei linguaggi scientifici. Il concetto di latinismo può estendersi anche, soprattutto in testi letterarî del passato, alla grafia (honore, facto, gratia, per ...
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pragmaticismo
s. m. [dall’ingl. pragmaticism, der. di pragmatic «pragmatico»]. – Termine usato, a partire dal 1904, dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per designare la propria dottrina [...] filosofica, volendo polemicamente distinguere la propria posizione dal pragmatismo di W. James (1842-1910), che aveva ampliato in senso psicologico e in direzione irrazionalista il concetto di esperienza. ...
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pragmatistico
pragmatìstico (o prammatìstico) agg. [der. di pragmatismo] (pl. m. -ci). – Del pragmatismo, conforme al pragmatismo: la dottrina p.; anche in senso più generico, di atteggiamento intellettuale [...] pratica; per estens., che persegue finalità essenzialmente pratiche, che ricerca risultati concreti e immediati: avere un concetto p. della vita, della professione. ◆ Avv. pragmatisticaménte, secondo i principî del pragmatismo; sul piano pratico o ...
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sottogruppo
s. m. [comp. di sotto- e gruppo]. – Ciascuno dei gruppi minori in cui un gruppo è o può essere suddiviso: gruppi e s. sociali, economici, chimici. In matematica, sottoinsieme G di un gruppo [...] di addizione); s. banali di un gruppo G, lo stesso G e il gruppo costituito dal solo elemento neutro di G; s. normali di un gruppo G, sottogruppi di G che godono di particolari proprietà e che sono legati al concetto di omomorfismo fra gruppi. ...
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cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica [...] viventi: capacità di riproduzione, assimilazione, nutrizione, respirazione, accrescimento, capacità di sintesi, reattività agli stimoli, movimento (per il concetto di c. madre, v. madre, n. 6). In partic., cellule alfa e beta, nel pancreas, gli ...
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cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia [...] interessare le cellule e che costituiscono il substrato di ogni manifestazione morbosa. Teoria c., teoria che sostiene il concetto di cellula come elemento e individualità morfologica e funzionale della materia vivente, e che afferma che tutte le ...
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nonsenso
nonsènso (anche 'nón sènso' o nón-sènso) s. m. [comp. di non e senso, calco del fr. non-sens e dell’ingl. non-sense, nonsense]. – Frase, espressione, discorso, o anche situazione, comportamento, [...] , un intervento pieno di nonsensi; Ofelia esce di senno, cinguetta nonsensi e filastrocche (I. Calvino); il senso comune è un concetto equivoco ..., e ... riferirsi al senso comune come riprova di verità è un non-senso (Gramsci). Il termine è usato ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] , intercedere per lui: metterò io una buona p. per te. Con valore collettivo: S’i’ ho ben la p. tua intesa (Dante), il concetto espresso dalle tue parole; secondo la p. d’Aristotele, secondo ciò che egli afferma o insegna; la p. di Dio, la p. divina ...
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immaginario
immaginàrio (letter. imaginàrio) agg. e s. m. [dal lat. imaginarius, der. di imago -gĭnis «immagine»]. – 1. agg. Che è effetto d’immaginazione, che non esiste se non nell’immaginazione e [...] inteso nel pensiero filosofico come funzione e contenuto dell’immaginazione, e variamente definito in rapporto al variare del concetto di «immagine» nei diversi pensatori (produzione di stati di coscienza senza valore di realtà, in Cartesio, Spinoza ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...