categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] o «generi sommi» sono le cinque determinazioni di essere, movimento, quiete, identità, alterità; in Aristotele, ciascuno dei concetti generali sotto cui si può comprendere ogni realtà (categorie dell’essere, in quanto esprimono la molteplicità dei ...
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categoriale
agg. [der. di categoria]. – Di categoria, relativo a una o più categorie, soprattutto nelle accezioni filosofiche e in quelle derivate da queste: concetto c.; distinzioni c.; caratteristiche [...] categoriali ...
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indeterminazione
indeterminazióne s. f. [dal lat. tardo indeterminatio -onis]. – 1. a. non com. Indeterminatezza, mancanza di determinazione: i. di un concetto. b. Riferito a persona, mancanza di decisione, [...] irresolutezza. 2. In matematica, con riferimento a una funzione o ad altro ente dipendente da certi parametri, l’impossibilità di far corrispondere a certi valori delle variabili o dei parametri un ben ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia. ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi [...] ontologica. Con accezione partic., prova o. (o argomento o.), argomento a priori che dimostra l’esistenza di Dio a partire dallo stesso concetto di Dio, inteso come «qualcosa di cui non si può pensare nulla di più grande», e che quindi non può, senza ...
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indicare
v. tr. [dal lat. indicare, intens. di indicĕre: v. indire] (io ìndico, tu ìndichi, ecc.). – 1. Mostrare col dito, con un cenno qualsiasi, o con parole: gli indicò la porta; il maestro indicava [...] citato l’opera, ma senza i. né il luogo né l’anno di pubblicazione. b. Di parole, significare, esprimere un determinato concetto, essere il nome di un dato oggetto: il termine «inconoscibile» indica, in filosofia, tutto ciò che la mente dell’uomo non ...
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paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] questo secolo, generalm. suddivisi in p. linguistici (o semantici) e p. logici, i primi caratterizzati dal coinvolgimento di concetti quali quelli di verità, significato, definizione, ecc., e in genere risolvibili con il ricorso alla distinzione tra ...
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-urgia
-urgìa [dal gr. -ουργία, enucleato da termini come χειρουργία, λειτουργία, ecc., composti con ἔργον «opera, lavoro», la cui vocale iniziale si è contratta con -o-, vocale tematica del primo componente, [...] modernamente sul modello greco (chirurgia, ialurgia, liturgia, melurgia, chemiurgia, ecc.), nelle quali esprime genericamente il concetto dell’operare, del lavoro. Analoga formazione hanno gli elementi -urgo e -urgico dei corrispondenti sostantivi e ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il [...] consumatore ricava da una nuova dose di un dato bene; è detta anche economia marginalistica, indirizzo soggettivistico o psicologico, o, con riferimento alla nazionalità dei principali esponenti, scuola ...
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opaco
agg. [dal lat. opacus] (pl. m. -chi). – 1. Di corpo che non si lascia attraversare dalla luce, cioè di corpo che, rinviando o assorbendo totalmente la luce che riceve, ha coefficiente di trasparenza [...] di parola o frase nella quale, incidentalmente o volutamente (per es. nel linguaggio della poesia), il rapporto con il concetto designato non è immediatamente comprensibile. 3. fig. Voce o., non squillante, dai toni bassi e smorzati; suono o., velato ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...