enigma
(o enimma) s. m. [dal lat. aenigma -ătis, gr. αἴνιγμα -ατος, dal tema di αἰνίσσομαι «parlare copertamente»] (pl.-i). – 1. Breve componimento, per lo più in versi, che propone, attraverso immagini [...] e allusioni, un concetto o una parola da indovinare (se l’enigma è breve e si riferisce a cosa comunissima si chiama indovinello): proporre, risolvere, decifrare, spiegare, sciogliere un e.; Edipo spiegò l’e. della Sfinge. Il nome è spesso esteso a ...
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onomasiologia
onomaṡiologìa s. f. [comp. del gr. ὀνομασία «denominazione» (der. di ὀνομάζω «nominare») e -logia]. – Ramo della linguistica, sviluppatosi verso la fine del sec. 19°, che studia le diverse [...] , all’interno di più lingue o dialetti, o anche all’interno di un’unica lingua, dello stesso concetto, ossia quali significanti corrispondono a uno stesso significato (è pertanto complementare, inversamente, alla semantica, che studia quali ...
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donnesco
donnésco agg. [der. di donna] (pl. m. -chi). – 1. Proprio delle donne, conveniente a donne (secondo un concetto tradizionale della donna, e talora in senso più o meno spreg.): lavori d.; maniere [...] d.; pettegolezzi donneschi. 2. ant. Degno d’una signora (conforme al sign. ant. di donna), nobile, gentile: con animo e costume donnesco (Boccaccio). ◆ Avv. donnescaménte, alla maniera delle donne; ant., ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di [...] di là di un limite, soprattutto al di là delle facoltà conoscitive dell’uomo, o di una realtà data e definita, concetto che si precisa in Kant come ciò che sorpassa ogni possibile esperienza. Con uso sostantivato e valore neutro, il principio divino ...
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enigmistico
enigmìstico (o enimmìstico) agg. [der. di enigma] (pl. m. -ci). – Che concerne gli enigmi, l’enigmistica: giornali e.; la pagina e.; società enigmistica. Giochi e., giochi di prontezza mentale, [...] proposti e risolti per svago e passatempo, in cui si deve indovinare una parola, una frase o un concetto, basandosi sulle indicazioni e allusioni contenute in un testo in prosa o in versi (per es., enigmi, indovinelli, polisensi, sciarade, parole ...
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finalita
finalità s. f. [dal lat. tardo finalĭtas -atis]. – 1. L’essere ordinato a un fine, con riferimento sia all’operare umano, in quanto consapevole (in contrapp. all’istintualità), sia a oggetti, [...] , sia, in senso più ampio, agli avvenimenti storici e ai processi e fenomeni della natura. La generalizzazione del concetto di finalità determina il finalismo, fondato sul principio di finalità, ossia sull’asserzione teleologica che nulla accade nel ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] o lo stato corrispondente alla riga. 6. Parola, cioè vocabolo o locuzione, che serve a denotare un oggetto o definire un concetto, soprattutto in quanto sia propria di una determinata disciplina o di un linguaggio settoriale, faccia parte cioè di un ...
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diluire
dilüire v. tr. [dal lat. diluĕre, comp. di di(s)-1 e luĕre «lavare»] (io dilüisco, tu dilüisci, ecc.). – Diminuire la concentrazione di una sostanza liquida (o anche, in senso più tecnico, solida [...] raram., sciogliere una sostanza solida in un liquido: d. un po’ di zucchero nel latte. In senso fig., d. un concetto, d. il proprio pensiero, esprimerlo con sovrabbondanza di parole, così da togliergli forza. ◆ Part. pres. dilüènte, anche come s. m ...
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mobile
s. m. Telefono cellulare, telefono mobile. ◆ L’Authority prevedeva una diminuzione della quota del prezzo di una conversazione dal fisso al mobile del 36 per cento, da 172 a 110 lire/minuto. (Foglio, [...] 12, Economia & Finanza) • «Londra deve il successo come centro finanziario al fatto che non dà cittadinanza al concetto di nazionalità». Le uniche restrizioni importanti «sono quelle che danno pari opportunità ad ogni concorrente». E se in Italia ...
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monetarizzazione
s. f. La trasformazione in moneta, in occasione di guadagno. ◆ «“Monetarizzazione” della maternità? E perché mai? Piuttosto la chiamerei “non-discriminazione”». È a casa, Silvia Costa, [...] Telese, Corriere della sera, 10 febbraio 1999, p. 10, Politica) • E l’onorevole ulivista [Giovanni] Kessler rinforza il concetto: «Quella dei sindacati non è una battaglia di conservazione, ma contro la monetarizzazione dei diritti. Non è questione ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...