poli-
pòli- [dal gr. πολυ-, forma compositiva di πολύς «molto»]. – Primo elemento di numerose parole composte, derivate dal greco o formate modernamente, in cui esprime in genere il concetto della molteplicità [...] numerica o, meno spesso, quantitativa (talvolta, esprime la sola contrapposizione all’unità, che è espressa dal prefisso mono-). Corrisponde al lat. scient. poly- ed equivale pressappoco a multi- e a pluri-, ...
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subordinazione
subordinazióne s. f. [dal lat. mediev. subordinatio -onis]. – 1. a. La condizione oggettiva di chi dipende da altre persone gerarchicamente superiori per grado e per autorità; in senso [...] , o dipendente), ed è elemento distintivo del rapporto di lavoro dal contratto d’opera. 2. Nella logica, relazione per la quale un concetto è contenuto nell’estensione dell’altro (v. comprensione, n. 2 b; intensione, n. 2; estensione, n. 2 d). 3. In ...
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istituzionale
agg. [der. di istituzione]. – 1. a. Relativo a un’istituzione: principî, norme istituzionali. b. Che è proprio di un’istituzione, o anche in genere di un istituto, di un ente, di un’organizzazione, [...] le massime istituzioni dello stato: riforme i.; referendum i.; crisi istituzionale. d. Inerente a dottrine imperniate sul concetto di istituzione: concezione i. dell’ordinamento giuridico. e. Che forma un’istituzione: enti istituzionali. 2. In ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] m. a. In filosofia, ciò che ha realtà per sé stesso, che non dipende cioè da altro ed è incondizionato: il concetto dell’a.; la ricerca dell’a. nella storia del pensiero; in partic., nella filosofia greca, ciò che, sottratto alle vicende del divenire ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] talora, essere capace, o essere sufficiente, bastare: è una parola che non vale a rendere pienamente il concetto. In matematica, essere vero, dimostrabile: per l’addizione tra numeri valgono le proprietà commutativa e associativa; nelle geometrie ...
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interezza
interézza s. f. [der. di intero]. – 1. L’essere intero, non privo cioè di qualche parte; completezza, totalità: il passo va citato nella sua i.; comprendere un concetto nella sua interezza; [...] Truccandosi poi si restituiva i., una maschera aderente finì a coincidere con la pelle (Clara Sereni). 2. ant. Integrità morale ...
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ridefinire
v. tr. [comp. di ri- e definire] (io ridefinisco, tu ridefinisci, ecc.). – Definire di nuovo, in modo diverso o più preciso: r. un vocabolo, un termine, un concetto. Per estens., spec. nel [...] linguaggio giornalistico e politico, rivedere, riconsiderare, interpretare (e quindi implicitamente definire) in modo nuovo, cioè diverso da prima: r. il ruolo del sindacato, la funzione dei dirigenti ...
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eternita
eternità (ant. etternità) s. f. [dal lat. aeternĭtas -atis]. – 1. L’esser eterno, nei varî sign. dell’aggettivo: l’e. di Dio, l’e. della beatitudine in cielo, l’e. della gloria; quel che costituisce [...] propriamente l’Inferno de’ dannati, non sono i tormenti, ma l’e. de’ tormenti (Segneri). 2. Come concetto assoluto, l’infinita estensione del tempo, che non ha avuto inizio e non avrà termine; nell’uso com., in senso più ristretto, l’eterna durata ...
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incisivo
inciṡivo agg. [der. di incidere2]. – 1. Che ha la funzione e la forza di incidere. In anatomia, denti i. (anche sostantivato, gli i.), i denti che occupano la parte anteriore dei mascellari [...] a. Di stile o parola, vivo, preciso, penetrante, che rappresenta oppure esprime energicamente e con efficacia l’oggetto, il concetto, il sentimento, o lascia profonda traccia in chi ascolta: una frase i.; eloquenza i.; giudizî i., acuti e penetranti ...
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chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] concreta di sbarrare un’apertura, di fermare, assicurare una chiusura (che è propria di serrare), ha anche in sé il concetto del terminare, porre fine, e indica in genere azione meno momentanea. 1. Nell’uso proprio: a. Ostruire un passaggio, impedire ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...