sublime
(ant. sublimo) agg. [dal lat. sublimis (con la variante sublimus), comp. di sub «sotto» e limen «soglia»: propr. «che giunge fin sotto la soglia più alta»]. – 1. letter. Altissimo, più elevato [...] sentimento, gesto che ha del sublime; versi nei quali spesso il s. si alterna con il familiare. In estetica, il sublime, concetto elaborato in ambiente neoplatonico tra il 1° e il 2° sec. a. C. (la trattazione più antica è contenuta nell’opera περὶ ...
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subliminale
(non com. subliminare) agg. [comp. del lat. sub «sotto» e limen «soglia, limitare», sull’esempio dell’ingl. subliminal]. – 1. In fisiologia, stimolo s., d’intensità inferiore al valore di [...] deboli per essere riconosciute, ed esteso successivamente a indicare tutta l’attività psichica che si svolge a tale livello (concetto che corrisponde in parte a quello psicanalitico di inconscio). Oggi si parla di pubblicità s., di proiezioni e ...
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sublimita
sublimità s. f. [dal lat. sublimĭtas -atis]. – L’essere sublime, qualità di sublime; altissimo grado di bellezza, o di spiritualità, o di nobiltà d’animo e di sentimenti: la s. di un’opera [...] d’arte, della natura; la s. della Bibbia, la s. della poesia di Omero, della pittura di Giotto; la s. di un concetto, di un gesto; i premi tutti ... che Gloria e gloriosi non siano, macchiano sempre e minorano la s. d’ogni impresa (Alfieri); questa ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti [...] (e che s’identifica col concetto del minimo percorso tra questi), o, più genericamente, la lunghezza del percorso fra due luoghi, due oggetti, due persone: d. fra una casa e l’altra, fra due città; che d. c’è da Roma a Napoli?; gli sparò alla (o ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] impegni politici verso l’elettorato e verso i cittadini in genere). V. generale, nella teoria politica democratica moderna, concetto basilare, inizialmente elaborato dal pensatore svizzero J.-J. Rousseau (1712-1778), che indica la volontà del corpo ...
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piacere2
piacére2 (ant. placére, piagére, plagére e altre var.) v. intr. [lat. placēre, affine a placare e, come questo, di origine sconosciuta] (pres. indic. piàccio, piaci, piace, piacciamo, piacéte, [...] ma è bello quel che piace, frase prov. con cui si suole sostenere la soggettività e la relatività del concetto di bellezza. c. Con sign. più generico, di cosa che soddisfi desiderî, esigenze personali di comodità, particolari consuetudini, gusti ...
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monadistico
monadìstico agg. [der. di monade] (pl. m. -ci). – Che concerne il monadismo, che è fondato sul concetto delle monadi o ne ha i caratteri proprî: sistema m.; concezione m.; rapporto monadistico. ...
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monarchista
s. m. e f. [der. di monarchismo] (pl. m. -i), spreg., non com. – Fautore, partigiano della monarchia: quei m. varicolori che paiono aver diminuito il concetto della patria (Carducci). ...
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cupio dissolvi
〈kùpio ...〉 locuz. lat. (propr. «desiderio d’essere dissolto»). – Espressione che ha la sua origine in san Paolo, il quale nella 1a lettera ai Filippesi scrive, secondo il testo della [...] . letterale del gr. τὴν ἐπιϑυμίαν ἔχων εἰς τὸ ἀναλῦσαι καὶ σὺν Χριστῷ εἶναι: dove dissolvi e ἀναλῦσαι esprimono il concetto dello scioglimento dell’anima dal corpo e quindi della morte. La frase ritorna con frequenza nella patristica latina, come ...
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eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, [...] con i sost. anisiano e ladiniano, cui corrispondono gli omonimi piani). d. Nella tecnica nucleare, e. di un reattore nucleare, concetto introdotto da E. Fermi in un suo modello analogico tra la liberazione e la scomparsa di neutroni termici in un ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...