bisticciare
v. intr. [prob. da bischizzare] (io bistìccio, ecc.; aus. avere). – 1. Venire a parole, litigare scambiandosi parole animate e stizzose: smettete di b., voi due; anche rifl., con valore reciproco: [...] per ogni sciocchezza; o come intr. pron.: s’è bisticciato col compagno di banco. 2. non com. Fare un bisticcio, un gioco di parole: si potrebbe dire, bisticciando, che il concetto di «razza» non trova fortuna presso gli «storici di razza» (B. Croce). ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] mondiale, quella ch’ebbe luogo fra il 1939 e il 1945. In questi casi la serie può anche continuare; manca invece il concetto della continuazione in alcune frasi comuni, nelle quali, per ellissi di un nome, l’agg. è sostantivato al masch. o al femm ...
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estrapolare
(o extrapolare) v. tr. [tratto da estrapolazione] (io estràpolo, ecc.). – Compiere un’estrapolazione; estrarre qualcosa da un contesto: e. una frase da un discorso; estendere la validità [...] di un concetto, di una grandezza, di una funzione matematica, oltre i limiti entro i quali essi sono originariamente contenuti o definiti, nell’ipotesi che il loro andamento continui a obbedire alle stesse leggi che valgono entro quei limiti. ...
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dissuasione
dissuaṡióne s. f. [dal lat. dissuasio -onis]. – Il dissuadere, l’essere dissuaso: fare opera di d.; il mio tentativo di d. è stato vano. Nel linguaggio politico, forza di d., d. nucleare, [...] locuzioni con cui si esprime il concetto della possibilità e volontà di impedire una guerra nucleare creando un deterrente efficace contro ogni forma di aggressione, in grado cioè di dissuadere un possibile avversario dallo sferrare un attacco di ...
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intento1
intènto1 agg. [dal lat. intentus, part. pass. di intendĕre «tendere, dirigere, rivolgere»]. – 1. Raccolto e teso verso un oggetto particolare; riferito ai sensi o alle facoltà intellettuali [...] suono d’uno strumento; avere l’animo, il pensiero, la mente i. alla meditazione, a chiarire o sviluppare un concetto; con uso assol., poet.: Solcata ho fronte, occhi incavati i. (Foscolo), caratterizzati da uno sguardo intenso, pensoso. Riferito alla ...
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intenza
intènza s. f. [dal provenz. entensa], ant. – Intenzione, intendimento, volontà: la intenza D’odiar lo vile ed amar l’alto stato (Cino da Pistoia); E non sanza gran pianto accomiatossi, Perch’ubbidir [...] di Dio volea la i. (Pulci). Anche intenzione, nel sign. che questa parola ha nella filosofia scolastica, cioè concetto, nozione e sim.: Però i. d’argomento tene (Dante), cioè la Fede tiene, ha in sé, nozione e carattere di argomento. ...
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carriera
carrièra s. f. [dal provenz. ant. carreira e carriera, che ha lo stesso etimo dell’ital. carraia]. – 1. Propr., in origine, spazio assegnato alla corsa dei cavalli con carri; di qui, fig., la [...] del rapporto d’impiego (soprattutto nell’impiego pubblico di ruolo, nel quale si distinguono una c. direttiva, una c. di concetto, una c. esecutiva, e una c. del personale ausiliario): scegliere, intraprendere la c. militare, la c. diplomatica, la c ...
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sublime
(ant. sublimo) agg. [dal lat. sublimis (con la variante sublimus), comp. di sub «sotto» e limen «soglia»: propr. «che giunge fin sotto la soglia più alta»]. – 1. letter. Altissimo, più elevato [...] sentimento, gesto che ha del sublime; versi nei quali spesso il s. si alterna con il familiare. In estetica, il sublime, concetto elaborato in ambiente neoplatonico tra il 1° e il 2° sec. a. C. (la trattazione più antica è contenuta nell’opera περὶ ...
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subliminale
(non com. subliminare) agg. [comp. del lat. sub «sotto» e limen «soglia, limitare», sull’esempio dell’ingl. subliminal]. – 1. In fisiologia, stimolo s., d’intensità inferiore al valore di [...] deboli per essere riconosciute, ed esteso successivamente a indicare tutta l’attività psichica che si svolge a tale livello (concetto che corrisponde in parte a quello psicanalitico di inconscio). Oggi si parla di pubblicità s., di proiezioni e ...
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sublimita
sublimità s. f. [dal lat. sublimĭtas -atis]. – L’essere sublime, qualità di sublime; altissimo grado di bellezza, o di spiritualità, o di nobiltà d’animo e di sentimenti: la s. di un’opera [...] d’arte, della natura; la s. della Bibbia, la s. della poesia di Omero, della pittura di Giotto; la s. di un concetto, di un gesto; i premi tutti ... che Gloria e gloriosi non siano, macchiano sempre e minorano la s. d’ogni impresa (Alfieri); questa ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...