volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] sia tutta una messinscena (cfr., con questo stesso sign., il più com. e fam. dire). i. Con valore più ampio (in cui il concetto dell’opinare si unisce a quello del desiderare): ognuno la vuole a suo modo, chi la vuol cruda e chi la vuol cotta, frasi ...
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profondita
profondità s. f. [dal lat. tardo profundĭtas -atis, der. di profundus «profondo»]. – 1. In senso relativo, la distanza, misurata lungo la verticale, tra il fondo di un corpo cavo e la sua [...] fig. dell’agg.: nella p. della notte, a notte inoltrata; p. d’un sentimento; p. di mente, di pensiero; p. d’un concetto. b. La parte più intima, più segreta di una persona, del suo carattere e della sua sensibilità: la p. della coscienza, dell’animo ...
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sussumere
sussùmere v. tr. [comp. di sub- e del lat. sumĕre «prendere», coniato sul modello di assumere «prendere»] (coniug. come assumere). – Nella logica formale, ricondurre un concetto nell’ambito [...] di un concetto più generale: non tutto può essere sussunto in (o sotto) un concetto più esteso. In diritto, ricondurre un caso alla relativa norma di legge: s. un certo comportamento sotto una fattispecie di reato. ◆ Part. pass. sussunto. ...
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concettuale
concettüale agg. [dal lat. mediev. conceptualis, der. di conceptus -us «concetto», secondo il modello di spiritualis e sim.]. – Di concetto, che riguarda il concetto o i concetti: differenze [...] c. e non soltanto formali; campo c. (o nozionale), in linguistica, l’area dei concetti ricoperta da una parola o da un gruppo di parole (in contrapp. al campo semantico e lessicale). Nel linguaggio della critica d’arte, arte c. (anche indicata con la ...
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infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia [...] i valori di x che differiscono da x0 per meno di δ, il valore della funzione sia più grande di H. Il concetto di infinito in matematica (ma anche in geometria e in altre discipline) è indicato con il simbolo ∞, formatosi per deformazione delle prime ...
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sarrismo
(Sarrismo) s. m. La concezione del gioco del calcio propugnata dall’allenatore Maurizio Sarri, fondata sulla velocità e la propensione offensiva; anche, il modo diretto e poco diplomatico di [...] e più vicino al sarrismo è quello dell’appartenenza. Sarri è napoletano dentro, lo è nei gesti, nelle parole e nei concetti. È figlio di un popolo che tra mille difficoltà trova le risorse per emergere e farsi valere nel mondo, in qualsiasi ambito ...
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tipologico
tipològico agg. [der. di tipologia] (pl. m. -ci). – Della tipologia, fondato su una tipologia o che mira a costituire una tipologia, nel suo significato più ampio: classificazione t. degli [...] delle lingue, dei regimi politici; studî t., ricerche tipologiche. In partic., in biologia, si parla di specie t. e di concetto t. della specie, quando una specie viene descritta sulla base dell’esemplare tipico e non sulla base delle popolazioni che ...
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euroislam
(Euroislam, Euro-Islam), s. m. inv. Il processo di integrazione e compenetrazione della cultura occidentale europea con quella islamica. ◆ «Euro-Islam», Bassam Tibi scandisce la parola che [...] rappresenta il suo concetto chiave, un concetto con cui è bene che cominciamo a famigliarizzare. Perché, spiega, «o si sviluppa un Islam di tipo europeo tra gli immigrati musulmani (capace di imparare la tolleranza, il pluralismo, la democrazia) ...
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implicito
implìcito agg. [dal lat. implicĭtus, part. pass. di implicare, propr. «inviluppato, confuso insieme»]. – 1. Di giudizio o concetto o fatto che, senza essere formalmente ed espressamente enunciato, [...] è tuttavia contenuto, sottinteso, in un altro giudizio o concetto o fatto (contrapp. generalmente a esplicito): non avendo fatto obiezione, il mio consenso era i.; il biasimo è i. nelle sue parole. 2. In sintassi, proposizioni i. o di forma i., le ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] a quelli che sono di solito specificati dall’avv. bene o male, formando con essi quasi un’unica locuzione), per esprimere un concetto comparativo: è m. vestito di te; oggi ti trovo m. preparato; questa volta m’è sembrato m. disposto verso di me; e ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...