problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé [...] p.; la risposta a un p.; p. di facile o di difficile soluzione. Nel contesto matematico, il concetto di problema è strettamente legato ai concetti di equazione, disequazione, sistema, in quanto varî problemi sono traducibili in un’equazione (o in una ...
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vocabolario
vocabolàrio (ant. vocabulàrio) s. m. [dal lat. mediev. vocabularius o vocabularium, der. di vocabŭlum «vocabolo»]. – 1. Volume che raccoglie, per lo più in ordine alfabetico, e spiega con [...] , per i miei gusti. In senso fig., è una parola che non esiste nel mio v., alludendo non alla parola in sé ma al concetto ch’essa esprime (per es.: l’impossibile non esiste nel mio v., credo che nulla sia veramente impossibile; nel suo v., la parola ...
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vicariante
agg. [der. di vicario]. – 1. Che fa le veci, che sostituisce. Si usa soprattutto in medicina (anche vicario, con lo stesso uso e sign.), riferito a organi, funzioni o fenomenologie cliniche [...] diverse, per esprimere un concetto di supplenza o di compenso: funzione v. di un organo (per es., quella che compie un rene quando l’altro è stato asportato); enfisema v., quello che compare in un polmone, o sua parte, quando l’organo controlaterale, ...
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contenuto2
contenuto2 s. m. [part. pass. di contenere]. – 1. a. Ciò che è contenuto in qualche cosa: il c. d’una cassa, d’un recipiente, di un pacco postale; s’è rotto il fiasco e tutto il c. s’è sparso [...] in bit o, più spesso, in byte e loro multipli (kilobit, kilobyte, megabyte, ecc.). In logica, c. di un concetto, la sua comprensione, cioè il complesso delle sue determinazioni. In psicologia, c. della coscienza, l’insieme dei dati che costituiscono ...
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machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e [...] che sarebbero giustificati in un governante il quale persegua il fine della conservazione del proprio potere, concetto talvolta riassunto, piuttosto arbitrariamente, nell’espressione «il fine giustifica i mezzi» (il Machiavelli sosteneva invece che ...
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totale
agg. e s. m. [dal lat. tardo totalis, der. di totus «tutto, intero»; l’uso sostantivato segue l’esempio del fr. total]. – 1. agg. a. Intero, pieno, completo, complessivo; che riguarda qualche [...] ’arte ted. W. Gropius nel definire un suo progetto architettonico di teatro (Totaltheater), ed esteso quindi a indicare il concetto di teatro che ne è alla base, nel quale la tradizionale separazione tra platea e palcoscenico viene annullata a favore ...
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radioprotezione
radioprotezióne s. f. [comp. di radio- (nel sign. a) e protezione]. – Disciplina che studia i metodi per evitare i danni biologici che le radiazioni ionizzanti possono provocare nell’uomo [...] ) oppure a sorgenti interne all’organismo (radioisotopi accidentalmente ingeriti o inalati, o penetrati in circolo). In seguito il concetto di radioprotezione si è esteso a comprendere la prevenzione dei danni che possono provocare all’uomo anche le ...
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contestualizzare
contestualiżżare v. tr. [der. di contestuale]. – 1. Genericam., inserire (un’affermazione, un concetto, un fenomeno, un comportamento) in un contesto ben determinato per meglio definirne [...] il significato. 2. In linguistica, semantica e critica letteraria, riferire, ai fini di una corretta comprensione, un enunciato al co-testo e al contesto pertinenti (v. le due voci); con decontestualizzare ...
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frammentismo
s. m. [der. di frammento]. – Indirizzo e gusto letterario che si svilupparono in Italia negli anni avanti e durante la prima guerra mondiale, ed ebbero come espressione caratteristica il [...] , affrancata dal linguaggio aulico e convenzionale della tradizione; al centro della poetica dei frammentisti era il concetto di poesia come brevità, immediatezza, folgorazione lirica dei sensi, inconciliabile perciò con la narrativa di ampio ...
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Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., [...] 390): nescit vox missa reverti «la parola detta non sa tornare indietro». Si ripete spesso con riferimento a chi tardi e invano si pente di parole sfuggitegli in un momento di irriflessione ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...