aconcettualita
aconcettualità s. f. [der. di aconcettuale]. – Carattere di ciò che è ritenuto estraneo alle determinazioni concettuali o logiche; a. dell’arte, carattere dell’arte intesa come pura intuizione, [...] libera da ogni oggettività definibile o concetto. ...
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esponibile
esponìbile agg. [der. di esporre]. – Che si può esporre, cioè manifestare, dichiarare: un concetto e. in poche parole; più raram. con gli altri sign. di esporre. Nella logica formale, detto [...] di proposizione apparentemente semplice per la sua forma, ma che in realtà è composta e si può chiarire attraverso l’analisi (per es. la proposizione esclusiva, comparativa, ecc.) ...
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snaturare
v. tr. [der. di natura, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. Stravolgere, o modificare profondamente, la natura, cioè i caratteri proprî e naturali, peggiorandoli o degradandoli: la passione sfrenata [...] l’articolo del giornalista ha snaturato le affermazioni dell’intervistato; sono metodi d’insegnamento che snaturano il concetto stesso di educazione; un’esecuzione, o una trascrizione, che ha snaturato il carattere profondamente religioso dell’opera ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, [...] ardore di c.; virtù di c., anche tra i beati (cfr. Dante, Par. III, 64-90); atto di c., formula con cui si dichiara il proprio amore a Dio, e al prossimo per amore di Dio; atto eroico di c., nella teologia ...
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privativo
agg. [dal lat. tardo privativus, der. di privare «privare»]. – 1. a. Che priva, che ha facoltà, potere di privare: pene p. della libertà personale; che causa privazione, mancanza, carenza: [...] ed inerte (Bacchelli). b. In linguistica, detto di elemento che, in composizione con un termine, indica negazione o assenza del concetto espresso da questo termine: per es., l’alfa privativo greco, il latino in-, ne- (in-sipiens = non sapiens; ne ...
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isolare
iṡolare v. tr. [der. di isola] (io ìsolo, ecc.). – 1. a. Separare una cosa da tutte quelle che la circondano, in modo che non abbia contatto o comunicazione con esse: i. una casa per impedire [...] degli altri con cui si trova unito; considerare a parte: i. un fenomeno; i. una parola dal contesto; i. un concetto per analizzarlo. e. In biologia e medicina, individuare germi, bacilli o altri agenti patogeni: i. il virus dell’influenza. 2 ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] , il telaio per la tessitura, il tornio da vasaio, il trapano ad archetto, ecc. In tempi moderni, si precisa il concetto di macchina come mezzo di lavoro: il suo uso generalizzato e intensivo determina, nella civiltà occidentale, lo sviluppo decisivo ...
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tritare
v. tr. [lat. tardo tritare, der. di tritus, part. pass. di terĕre «tritare»]. – 1. Ridurre in frammenti, in parti minute, tagliando o pestando o schiacciando: t. la carne, la cipolla, la verdura [...] Aldobrandi (Dante). 2. ant. o region. Trebbiare. 3. fig., ant. Trattare o esaminare con eccessiva minuziosità un argomento, un concetto. ◆ Part. pass. tritato, anche come agg.: carne, verdura, paglia tritata; e sostantivato: un tritato di cipolle. ...
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spaziotempo
spaziotèmpo (o spàzio-tèmpo) s. m. (pl. spaziotempi, ma anche spazitempo e spazitempi; raro invar.). – Spazio quadridimensionale (detto anche continuo spazio-temporale o cronotopo) utilizzato [...] anche in funzione delle coordinate spaziali, e viceversa (trasformazioni di Lorentz: v. trasformazione). La formalizzazione matematica del concetto di spazio-tempo prende il nome di spazio di Minkowski, dal matematico lituano H. Minkowski (1864-1909 ...
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peggio
pèggio avv. e agg. [lat. pĕius, neutro di peior -ioris (v. peggiore)]. – 1. avv. a. Comparativo dell’avv. male, che quindi significa più male, in modo peggiore: mi sento p.; non poteva finire [...] tratta p. di una bestia; se lo rimproveri lui fa p.; mutarsi in peggio. Premesso a participî passati per esprimere un concetto comparativo: m’è sembrato p. disposto (= più mal disposto) dell’altra volta; e preceduto dall’articolo con valore di superl ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...