spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] (Manzoni). 2. fig. Far capire, chiarire, rendere chiaro e intelligibile qualcosa di oscuro e di difficile comprensione: s. un concetto filosofico; s. un passo difficile di Tacito, una terzina oscura di Dante; s. un’antica epigrafe latina; s. il ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] ) sono quelli preceduti dal segno −: tra due numeri negativi è maggiore quello che ha valore assoluto minore; il concetto si estende e si generalizza ad altre discipline (geometria, topologia, ecc.) sicché, quando un elemento si possa considerare ...
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esplicare
v. tr. [dal lat. explicare, comp. di ex- e plicare «piegare»] (io èsplico, tu èsplichi, ecc.). – 1. letter. Spiegare, dichiarare con parole, rendere esplicito: e. un concetto, un’idea, una [...] dottrina; Quel ch’io gli avea con simulato viso Celato fin allor, chiaro gli esplìco (Ariosto); rifl., ant., spiegarsi: io n’intendo chiaro dentro di me, ma non so bene esplicarmi (Galilei); concretizzarsi, ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] fondamentale di una sostanza, che ne determina le caratteristiche. In partic., p. attivo, v. attivo, n. 4 b. 3. a. Concetto, affermazione, enunciato che forma uno dei fondamenti di una dottrina, di una scienza o di una disciplina, di un particolare ...
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esplicazione
esplicazióne s. f. [dal lat. explicatio -onis, der. di explicare «spiegare»]. – 1. Spiegazione: e. di un passo oscuro, di un concetto. 2. Svolgimento, compimento: e. di un’attività; l’e. [...] dei proprî cómpiti, del proprio ruolo nella società ...
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negazione
negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di [...] un fatto, di un concetto; la n. dell’evidenza; n. assoluta, relativa. b. In filosofia, già nella logica aristotelica, il giudizio che connette il soggetto e il predicato in un rapporto di esclusione, con riferimento alla copula (nel giudizio negativo ...
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struttura
s. f. [dal lat. structura, der. di struĕre «costruire, ammassare», part. pass. structus]. – In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione [...] relazione binaria che generalizza l’idea di «essere maggiore di» ovvero di «seguire»; s. topologica, insieme in cui sono definiti i concetti di intorno di un punto e di limite di una successione; si parla anche di s. geometrica, s. di incidenza, s ...
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aconcettualita
aconcettualità s. f. [der. di aconcettuale]. – Carattere di ciò che è ritenuto estraneo alle determinazioni concettuali o logiche; a. dell’arte, carattere dell’arte intesa come pura intuizione, [...] libera da ogni oggettività definibile o concetto. ...
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esponibile
esponìbile agg. [der. di esporre]. – Che si può esporre, cioè manifestare, dichiarare: un concetto e. in poche parole; più raram. con gli altri sign. di esporre. Nella logica formale, detto [...] di proposizione apparentemente semplice per la sua forma, ma che in realtà è composta e si può chiarire attraverso l’analisi (per es. la proposizione esclusiva, comparativa, ecc.) ...
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snaturare
v. tr. [der. di natura, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. Stravolgere, o modificare profondamente, la natura, cioè i caratteri proprî e naturali, peggiorandoli o degradandoli: la passione sfrenata [...] l’articolo del giornalista ha snaturato le affermazioni dell’intervistato; sono metodi d’insegnamento che snaturano il concetto stesso di educazione; un’esecuzione, o una trascrizione, che ha snaturato il carattere profondamente religioso dell’opera ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...