articolato1
articolato1 agg. [part. pass. di articolare2; il sign. 3 era già noto al lat. articulatus]. – 1. a. Che ha possibilità di articolarsi, che ha libero il movimento, detto degli arti del corpo. [...] che fa uso di segni fonici, coordinati fra loro secondo norme grammaticali ai fini dell’espressione di un determinato concetto (contrapp. al linguaggio mimico o dei segni). Voce a., la parola considerata come analizzabile in unità acustiche discrete ...
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binormalita
binormalità s. f. [der. di binormale]. – Nella logica matematica, la condizione di ciò che è binormale, ed è una delle formulazioni equivalenti del concetto generale di ricorsività. ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] in ambito religioso, nella sfera del sacro, e si specifica secondo le varie forme di civiltà e in rapporto a connessi concetti di divinità, colpa, norma e ordine. Nella tradizione ebraica si definisce soprattutto in relazione all’idea di alleanza o ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] vile anche da quelli che potevano averne terrore (Manzoni); lo avevo sempre tenuto per un buon amico; t. in conto, in concetto di; t. qualcuno in molto, in poco, in nessun conto, stimarlo molto, poco, nulla; tenere per fermo, ritenere come cosa certa ...
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inscurire
(o iscurire) v. tr. e intr. [der. di scuro1; la variante iscurire può essere considerata anche una forma di scurire con i- prostetica] (io inscurisco, tu inscurisci, ecc.). – 1. tr. Far diventare [...] 2. intr. (aus. essere) o intr. pron. Farsi scuro o più scuro (allude in genere al colore e non a una diminuzione della luce, della luminosità, concetto che è invece espresso dal verbo oscurarsi): le pareti della cucina si erano inscurite per il fumo. ...
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impuro
agg. [dal lat. impurus, comp. di in-2 e purus «puro»]. – 1. Non puro, detto di sostanza in cui si trovino mescolati elementi eterogenei: liquido, gas i.; acqua impura. 2. fig. a. Di qualsiasi [...] cosa, la cui purezza sia alterata dalla commistione di elementi estranei: razza i., sangue impuro. Nel concetto di varie religioni, anche primitive, equivale in genere a immondo, contaminato e sim. b. Di parola, locuzione e sim., non conforme all’uso ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, [...] , è una v. indimenticabile, meravigliosa; aperta la porta, si presentò ai nostri occhi una v. raccapricciante. 3. fig. Modo di vedere, concetto o idea personale che si ha in merito a qualcosa: avere una v. esatta, o inesatta, errata, di un fatto, di ...
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scottare
v. tr. e intr. [lat. *excoctare, der. di excŏctus, part. pass. di excŏquĕre «cuocere, bruciare»] (io scòtto, ecc.). – 1. tr. a. Causare a un corpo vivente, in un suo punto o parte, ustioni e [...] parea che ti scemasse l’onore (Leopardi); scottandogli molto, e come uomo e come politico, che que’ signori avessero un tal concetto de’ fatti suoi (Manzoni). d. Come intr. pron., fig., offendersi, aversi a male di qualcosa o, più com., fare un ...
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qualis pater, talis filius
〈ku̯àlis ... fìlius〉 (lat. «quale il padre, tale il figlio»). – Antica sentenza popolare (tramandata anche nella variante talis pater, talis filius) con la quale s’intende [...] affermare sia il concetto dell’ereditarietà del carattere sia l’influenza che ha sui figli l’esempio paterno: si ripete soprattutto a proposito di qualità non positive. ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] relazione al punto o alla zona della cavità orale in cui viene articolata (v. timbro). f. In filosofia, il concetto di qualità, pur nel valore fondamentale di aspetto formale e concretamente determinato di una data realtà, assume valori diversi nelle ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...