disistimare
diṡistimare v. tr. [comp. di dis-1 e stimare (con i- prostetico)]. – Non stimare più: spero che tu non mi disistimi per ciò che ho fatto; o, in genere, non avere stima, avere in cattivo concetto [...] qualcuno: molti lo disistimano per il suo opportunismo. Riferito a cose, disprezzare, attribuire scarso valore: d. le ricchezze, il benessere. ◆ Part. pass. diṡistimato, anche come agg., che non gode stima: ...
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gerarchizzare
gerarchiżżare v. tr. [der. di gerarchico]. – Disporre, organizzare secondo un ordinamento gerarchico, soprattutto con riferimento a istituzioni che per sé stesse sono aliene da un concetto [...] di gerarchia: g. un’associazione culturale ...
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improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] nel retto uso, che non esprimono quindi con proprietà il concetto: vocabolo i.; modo di dire i.; per estens., riferito a chi scrive: è uno scrittore efficace ma spesso improprio. b. Con sign. più generico (direttamente contrapposto a proprio): armi i ...
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necessitarismo
s. m. [dal fr. nécessitarisme, der. di nécessité «necessità»]. – Genericam., dottrina filosofica incentrata sul concetto di necessità; anche, sinon. raro di determinismo: il n. di Spinoza. ...
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articolato1
articolato1 agg. [part. pass. di articolare2; il sign. 3 era già noto al lat. articulatus]. – 1. a. Che ha possibilità di articolarsi, che ha libero il movimento, detto degli arti del corpo. [...] che fa uso di segni fonici, coordinati fra loro secondo norme grammaticali ai fini dell’espressione di un determinato concetto (contrapp. al linguaggio mimico o dei segni). Voce a., la parola considerata come analizzabile in unità acustiche discrete ...
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binormalita
binormalità s. f. [der. di binormale]. – Nella logica matematica, la condizione di ciò che è binormale, ed è una delle formulazioni equivalenti del concetto generale di ricorsività. ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] in ambito religioso, nella sfera del sacro, e si specifica secondo le varie forme di civiltà e in rapporto a connessi concetti di divinità, colpa, norma e ordine. Nella tradizione ebraica si definisce soprattutto in relazione all’idea di alleanza o ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] vile anche da quelli che potevano averne terrore (Manzoni); lo avevo sempre tenuto per un buon amico; t. in conto, in concetto di; t. qualcuno in molto, in poco, in nessun conto, stimarlo molto, poco, nulla; tenere per fermo, ritenere come cosa certa ...
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inscurire
(o iscurire) v. tr. e intr. [der. di scuro1; la variante iscurire può essere considerata anche una forma di scurire con i- prostetica] (io inscurisco, tu inscurisci, ecc.). – 1. tr. Far diventare [...] 2. intr. (aus. essere) o intr. pron. Farsi scuro o più scuro (allude in genere al colore e non a una diminuzione della luce, della luminosità, concetto che è invece espresso dal verbo oscurarsi): le pareti della cucina si erano inscurite per il fumo. ...
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impuro
agg. [dal lat. impurus, comp. di in-2 e purus «puro»]. – 1. Non puro, detto di sostanza in cui si trovino mescolati elementi eterogenei: liquido, gas i.; acqua impura. 2. fig. a. Di qualsiasi [...] cosa, la cui purezza sia alterata dalla commistione di elementi estranei: razza i., sangue impuro. Nel concetto di varie religioni, anche primitive, equivale in genere a immondo, contaminato e sim. b. Di parola, locuzione e sim., non conforme all’uso ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...