imprimere
imprìmere v. tr. [dal lat. imprimĕre, comp. di in-1 e premĕre «premere»] (pass. rem. imprèssi, imprimésti, ecc.; part. pass. imprèsso). – 1. Premere sopra; lasciare, mediante la pressione, [...] alla nascita, che ...; imprimere, imprimersi (cioè imprimere a sé stesso) nella mente, nel cuore, nell’animo (un pensiero, un concetto, una nozione, o un ricordo, delle parole, un’immagine, ecc.), fissare saldamente: Amor ... nel cor m’ha impresso La ...
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virtualismo
s. m. [der. di virtuale]. – In filosofia, ogni dottrina che si fondi sul concetto della «virtualità»: v. assoluto, la teoria del filosofo ted. Fr. Bouterwek (1765-1828), che concepiva la [...] conoscenza come una «virtualità» risultante dalla sintesi delle due opposte «realtà relative» della forza oggettiva e della resistenza soggettiva ...
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organicismo
s. m. [der. di organico]. – 1. Teoria biologica generale sviluppata negli anni Venti in contrapp. al riduzionismo meccanicistico, che concepisce l’organismo vivente come un tutto unico e [...] . Specificamente, è così chiamata la concezione del filosofo ingl. A. N. Whitehead (1861-1947), che, incentrata sul concetto di «evento», come atto spazio-temporale, considera il mondo come un insieme di eventi organicamente correlati tra loro. 4 ...
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stringa2
stringa2 s. f. [dalla voce prec., come calco lessicale e semantico dell’ingl. string]. – Nel linguaggio scient., serie, sequenza o successione di elementi di uno stesso tipo. In partic.: 1. [...] di due s., la stringa che si ottiene scrivendo di seguito le due stringhe date. 3. In fisica, generalizzazione del concetto di particella, secondo la quale quest’ultima viene vista come una struttura lineare alle cui estremità sono un quark e un ...
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disistima
diṡistima s. f. [der. di disistimare]. – Concetto non favorevole che si ha di una persona o di una cosa: venire, cadere in d.; parlare con d. di qualcuno; s’è meritato la d. di tutti; anche, [...] disprezzo: la d. della vita (Leopardi) ...
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podesta2
podestà2 (letter. potestà) s. m. [dalla voce prec., con cambiamento di genere]. – 1. Nel comune medievale italiano, magistrato che, a cominciare dagli ultimi decennî del sec. 12°, sostituì gradualmente [...] ) fare come il p. di Sinigaglia (talora integrata con la spiegazione: comandare e far da sé), con la quale si esprime il concetto che conviene fare da sé piuttosto che lasciar fare ad altri, se si vuole che un ordine, o un incarico, sia eseguito ...
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disistimare
diṡistimare v. tr. [comp. di dis-1 e stimare (con i- prostetico)]. – Non stimare più: spero che tu non mi disistimi per ciò che ho fatto; o, in genere, non avere stima, avere in cattivo concetto [...] qualcuno: molti lo disistimano per il suo opportunismo. Riferito a cose, disprezzare, attribuire scarso valore: d. le ricchezze, il benessere. ◆ Part. pass. diṡistimato, anche come agg., che non gode stima: ...
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gerarchizzare
gerarchiżżare v. tr. [der. di gerarchico]. – Disporre, organizzare secondo un ordinamento gerarchico, soprattutto con riferimento a istituzioni che per sé stesse sono aliene da un concetto [...] di gerarchia: g. un’associazione culturale ...
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improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] nel retto uso, che non esprimono quindi con proprietà il concetto: vocabolo i.; modo di dire i.; per estens., riferito a chi scrive: è uno scrittore efficace ma spesso improprio. b. Con sign. più generico (direttamente contrapposto a proprio): armi i ...
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necessitarismo
s. m. [dal fr. nécessitarisme, der. di nécessité «necessità»]. – Genericam., dottrina filosofica incentrata sul concetto di necessità; anche, sinon. raro di determinismo: il n. di Spinoza. ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...