megarico
megàrico agg. e s. m. [dal lat. Megarĭcus, gr. Μεγαρικός] (pl. m. -ci). – Della città greca di Mègara, megarese: le statue di marmo megariche. In partic., nella storia della filosofia, scuola [...] metà del sec. 5° e la prima del 4° a. C.), interpretano il «bene» socratico in senso eleatico, identificando il concetto del bene con quello parmenideo dell’unico ente; alla tradizione eleatica, e in partic. a Zenone, si riconnettono anche per lo ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in [...] fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo; in economia, il prodotto ottenuto al variare della quantità di fattori di produzione impiegati, ecc.), il modo di variare istantaneo di una ...
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disintesa
s. f. Incomprensione, mancanza di intesa. ◆ Un tempo l’asse franco-tedesco accendeva gelosie negli altri Paesi, ma faceva avanzare l’Europa. […] È opportuno ricordare quel tempo per sottolineare [...] di volere. Il neologismo «disintesa» ad esempio, peraltro molto più vicino all’originale francese, avrebbe contribuito a rendere il concetto meno ambiguo in italiano (Filippo Del Lucchese, Manifesto, 17 aprile 2007, p. 14, Cultura).
Derivato dal s. f ...
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dizionarite
s. f. (iron.) Produzione di dizionari a getto continuo. ◆ Quanto influisce la dizionarite editoriale sulla reale acquisizione della lingua? [...] È anche vero però che nella «dizionarite [...] editoriale» si annidano aspetti di puro consumismo, di deformazione merceologica, secondo il malinteso concetto che il dizionario migliore è quello che ha più parole. (Enzo Golino, Repubblica, 11 marzo 2003, p. 41, Cultura) • Tutto questo movimento ...
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oceano
ocèano (poet. oceàno) s. m. [dal lat. Oceănus, gr. ᾿Ωκεανός, nome del dio Oceano, figlio di Urano (il cielo) e di Gea (la terra), considerato originariamente nel mondo greco come un fiume che [...] , non avere nessuna rilevanza. Frequente in espressioni enfatiche o ammirative della tradizione letter. e poet. per significare il concetto dell’immensità, dell’estensione o della molteplicità senza limiti: l’o. della vita, dell’esistenza; l’o. dei ...
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rettangolo
rettàngolo agg. e s. m. [dal lat. tardo rectangŭlus o rectiangŭlus, comp. di rectus «retto2» e angŭlus «angolo»]. – 1. agg. Di ogni figura geometrica piana dotata di un angolo retto (o di [...] angoli retti, e quindi i lati opposti paralleli e tra loro uguali, e le due diagonali anch’esse uguali. Nel concetto di rettangolo, così definito, rientra anche il quadrato; ma talvolta, nell’uso com., si contrappone rettangolo a quadrato intendendo ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] di quelle intellettuali dell’uomo, esercitata non tanto da singoli quanto dalle istituzioni che detengono il potere. Ne consegue un concetto della violenza come fatto sociale: assistere al diffondersi della v., degli episodî di v.; porre un argine al ...
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cetomedizzato
p. pass. e agg. Assimilato al tenore di vita del ceto medio. ◆ Nell’Italia che si era (neologismo di [Giuseppe] De Rita) «cetomedizzata», con sempre maggiore nettezza emergono due poli, [...] società «media» e «cetomedizzata». Vi confluiscono le professioni libere e quelle intellettuali: i professori e gli impiegati di concetto. E i «commercianti». Assai più degli artigiani, come abbiamo detto. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 4 giugno 2006, p ...
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rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad [...] , quale apparisti sul volto di Beatrice. Quindi, anche nell’uso com., esprimere il proprio pensiero: non so se rendo l’idea, il concetto. c. non com. Tradurre (cfr. l’analogo uso di recare): r. in italiano; r. il testo parola per parola. 4. letter. a ...
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imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle [...] degli altri verbi sinonimi, imporre include per lo più l’idea che l’ordine sia eseguito, e comprende quindi in sé il concetto di ingiunzione e di costrizione. c. non com. Assegnare: Vienne oramai, ché ’l tempo che n’è imposto Più utilmente compartir ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre) i vari aspetti...
concetto
. In poesia, tranne un'occorrenza, è esclusivo del Paradiso, in prosa, del Convivio. Significa comunemente " cosa concepita dalla mente ", quindi " pensiero ". In D. il c. è considerato come ‛ contenuto di pensiero ' in rapporto alla...