balia
balìa s. f. [dal fr. antico baillie; v. balì, balivo]. – 1. Potestà assoluta, signoria, autorità: quelli spirti Che purgan sé sotto la tua b. (Dante); il popolo ... invocava di quando in quando [...] b. di un re o di un signore (Carducci). È voce di uso comune soprattutto nella locuz. in balìa di, che equivale a «in potere, alla piè non ha b. (Ariosto). 3. Nei comunimedievali, magistratura straordinaria con poteri dittatoriali, creata dal popolo ...
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collaterale
agg. [dal lat. tardo collateralis, comp. di con- e latus -tĕris «fianco»]. – 1. Che è o sta a lato, di fianco, in senso proprio. In partic.: a. In botanica, di organi posti l’uno di fianco [...] . collaterale s. m.), chi accompagnava in qualità di giudice il podestà, il capitano del popolo e simili magistrati dei comunimedievali, stando al loro fianco con uguale autorità; c. di Campidoglio, ciascuno dei giudici che, con le funzioni suddette ...
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colloquio
collòquio s. m. [dal lat. colloquium, der. di collŏqui «parlare insieme», comp. di con- e loqui «parlare»]. – 1. a. Abboccamento, conversazione tra due persone o più (ma sempre poche), di solito [...] , esame preliminare su argomenti generali e propedeutici o su parte determinata della materia. 3. In alcuni comunimedievali, l’assemblea di tutti i cittadini che avevano capacità giuridica; chiamata più spesso concione, arringo, parlamento ...
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popolano
agg. e s. m. [der. di popolo1]. – 1. agg. a. Del popolo, che appartiene al popolo: un uomo p.; donne p.; gente popolana. b. Che è proprio, tipico del popolo, della gente del popolo: il buon [...] il sign. 1 c di popolo1): furono nella chiesa di San Paolo sepelliti, della quale per avventura erano p. (Boccaccio). b. Nei comunimedievali, cittadino del ceto medio iscritto a una corporazione, a un’arte. 4. s. m. Nome dato a Milano alla moneta di ...
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anzianato
s. m. [der. di anziano]. – 1. Nei comunimedievali, magistratura degli anziani del popolo. 2. non com. In talune istituzioni educative, l’insieme degli studenti anziani. ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., [...] domanda e dall’offerta di valuta. c. Locuzioni: arte del c., collegio del c., nomi delle corporazioni di cambiatori nei comunimedievali (e cambio, assol., il luogo dove si esercitava l’arte del cambio, nome rimasto in varie città agli edifici a ciò ...
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cintraco
cìntraco s. m. [lig. cèntrego, dal gr. biz. κένταρχος, comp. del lat. centum «cento» e tema di ἄρχω «comandare», usato come corrispondente del lat. centenarius «centurione»] (pl. -chi). – In [...] alcuni comunimedievali italiani, spec. della Liguria, ufficiale esecutivo, con funzioni principalmente di pubblico banditore, che, come rappresentante del popolo, era autorizzato a sancire pubblicamente gli accordi con giuramenti solenni. ...
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silenziario
silenziàrio s. m. [dal lat. silentiarius (der. di silentium «silenzio»)]. – 1. Nell’antica Roma, schiavo che, nelle case private e nella corte degli imperatori, aveva il compito di mantenere [...] interveniva l’imperatore (era spesso investito anche di altri compiti importanti e di missioni diplomatiche). 3. Nei comunimedievali, denominazione dei consiglieri dei giudici, così chiamati in quanto avevano l’obbligo di custodire il segreto sugli ...
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imborsazione
imborsazióne (o imborsatura) s. f. [der. di imborsare]. – Nei comunimedievali italiani, l’operazione del mettere in borsa i nomi dei candidati ai varî uffici, scritti a uno a uno in altrettanti [...] biglietti, che venivano estratti a sorte al tempo del rinnovamento delle cariche ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] tardi Truman) e Stalin, arbitri della condotta militare e politica della seconda guerra mondiale e della pace successiva. Nei comunimedievali, i grandi, i nobili della città; anche come agg.: per l’operazioni de’ cittadini grandi e popolani grassi ...
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Nei Comuni medievali italiani si disse r. (meno comune riformazione o riforma o riformanza) la deliberazione del Consiglio legislativo che non aveva forza di vero e proprio statuto. Il notaio (o scrivano o segretario) delle r. era incaricato...
Nei Comuni medievali, magistratura straordinaria con poteri dittatoriali, creata dal popolo per eccezionali bisogni dello Stato e per un tempo determinato. Fu talvolta un consiglio di pochi (gli Otto di B. a Firenze, creati per la guerra contro...