anomìa1 s. f. [dal gr. ἀνομία, comp. di ἀ- priv. e νόμος «legge»]. – 1. Assenza di leggi fisse, carenza dei poteri dello stato, anarchia. 2. In sociologia: a. Incapacità dell’individuo di percepire il [...] valore della legge, per rifiuto delle norme della comune esperienza. b. Condizione di relativa assenza di regole nel comportamento dei singoli, dovuta alla mancanza di un sistema adeguato di norme adatte a una determinata situazione. ...
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s. f. [dal fr. ant. putain, caso obliquo di pute «donna di facili costumi», femm. di put (v. putto1)], offensivo – 1. Prostituta, meretrice: andare a puttane, frequentare prostitute. Con uso fig., in espressioni [...] ’uso si riflette un marchio misogino che, attraverso la lingua, una cultura plurisecolare maschilista, penetrata nel senso comune, ha impresso sulla concezione della donna. Il dizionario, registrando, a scopo di documentazione, anche tali forme ed ...
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patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, [...] di un contratto: p. commissorio, p. di riscatto, p. leonino (v. le singole voci); in partic.: p. colonico, denominazione comune del contratto collettivo che disciplinava i contratti di mezzadria e di colonìa; p. (o accordo) in deroga, quello che ...
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desistènza s. f. [der. di desistere]. – 1. Il desistere da qualche cosa: d. da un’impresa, da un proposito, da un tentativo; d. da un’azione giudiziaria, da una querela; in diritto, è particolarm. presa [...] sign., nel linguaggio politico, tattica elettorale consistente nel ritiro o nello scambio di candidati fra partiti che, seppure con distanze programmatiche, perseguono un fine comune, al fine di non disperdere i voti: accordi, patti di desistenza. ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati [...] e delle relative risposte. In partic., con riferimento all’uomo (nel quale tale funzione raggiunge la più elevata organizzazione), il termine indica sia la capacità di ritenere traccia di informazioni ...
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mandato s. m. [dal lat. mandatum, der. di mandare «affidare»]. – 1. a. In genere, ordine (o direttiva, istruzione) di eseguire qualcosa: impartire un m., ricevere un m.; agire contro il m. ricevuto; rechi [...] provvisorio. Il mandato si distingueva formalmente dall’ordine, analogo provvedimento emesso dal pubblico ministero. Nel linguaggio comune le espressioni m. di cattura, m. di comparizione sono talvolta utilizzate per indicare i provvedimenti di ...
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alleanza s. f. [dal fr. alliance; v. alleare]. – 1. Vincolo internazionale in virtù del quale due o più stati s’impegnano a concedersi reciprocamente il rispettivo appoggio in vista del raggiungimento [...] 1949 (v. atlantico2). 2. Per estens., unione fra partiti, enti, organismi varî, costituita per il conseguimento di scopi comuni: a. elettorale; sistema di alleanze parlamentari; a. atipica, innaturale, quella che si forma, per ragioni di necessità o ...
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acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, [...] uno scatto d’ira, d’impazienza, un impulso erotico); la classe non è a., per intendere che è una dote rara, non comune come l’acqua; intorbidare le a., portare confusione o discordia, creare scandali a bella posta; l’a. va al mare, la fortuna ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come [...] limitazioni imposti al condannato (per es., divieto di allontanarsi senza autorizzazione dal comune di residenza). Tribunale della l., espressione con cui è comunemente indicato il tribunale cui è attribuita la competenza a giudicare con procedura d ...
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collaborazióne s. f. [der. di collaborare]. – 1. a. Il fatto di collaborare, cioè di partecipare insieme con altri a un lavoro, a una produzione; l’opera di chi collabora, e il risultato di tale opera: [...] , l’unione degli sforzi delle due parti del rapporto di lavoro per il raggiungimento di un fine produttivo comune. Non collaborazione: forma di ostruzionismo, consistente nell’esatto adempimento della normale prestazione di lavoro ma senza alcun ...
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Il Comune è, nell’ordinamento italiano, l’ente pubblico territoriale e rappresentativo di base (artt. 114, co. 1, e 118, co. 1, Cost.). Nel ricollegarsi, da un punto di vista terminologico, a quella peculiare esperienza politico-giuridica che...
Forma di governo cittadino autonomo, apparsa nell’Europa occidentale dopo l’anno 1000, come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi.
Nell’ordinamento attuale, ente territoriale...