nonsenso
nonsènso (anche 'nón sènso' o nón-sènso) s. m. [comp. di non e senso, calco del fr. non-sens e dell’ingl. non-sense, nonsense]. – Frase, espressione, discorso, o anche situazione, comportamento, [...] pieno di nonsensi; Ofelia esce di senno, cinguetta nonsensi e filastrocche (I. Calvino); il senso comune è un concetto equivoco ..., e ... riferirsi al senso comune come riprova di verità è un non-senso (Gramsci). Il termine è usato anche con ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] collaterale, il grado si computa dalle generazioni, salendo da uno dei parenti fino allo stipite comune e da questo discendendo all’altro parente, sempre escludendo il comune capostipite (per es., i cugini sono parenti in 4° g., zio e nipote in 3 ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee [...] ; squadra: fare a norma, lavorare con la squadra. 2. a. Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo o di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un ...
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costume
s. m. [lat. consuetudo -dĭnis «consuetudine», con mutamento di suffisso]. – 1. a. Modo consueto di agire, di pensare, di comportarsi di una persona: è mio c. alzarmi all’alba tutte le mattine; [...] i c. delle popolazioni indigene; c. civili, c. barbari, inumani; ogni paese ha c. suoi proprî che bisogna rispettare; è un c. comune a parecchie regioni; storia del costume. 2. a. Modo di vestire proprio di certi luoghi e di certi tempi, o espressivo ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] VIII). Quindi, essere in l. o tener l. di un altro, farne le funzioni, le veci, essere al suo posto: gli tenne l. di padre; comune spec. nella locuz. in l. di, invece di, in qualità di, come: io sono qui in l. del mio collega; venne lui in l. di ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] s., l’influenza che sulla solubilità di un sale poco solubile esercita l’aggiunta di un altro sale senza ioni comuni col primo; tale aggiunta, da una parte provoca una diminuzione della solubilità del sale poco solubile perché sottrae molecole di ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a [...] stato; d. politico, quello che offende un interesse politico dello stato ovvero un diritto politico del cittadino, o quello in sé comune ma determinato, in tutto o in parte, da motivi politici. 2. Nel linguaggio com., grave reato contro l’integrità e ...
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stipite
stìpite s. m. [dal lat. stipes -pĭtis «tronco, palo»]. – 1. ant. e letter. Fusto, pedale dell’albero, tronco: avicìnati, E vedrai scritto un verso in su lo stipite: «Arbor di Filli io son ...» [...] nonno tuo, lo s. de’ tuoi (Giusti); per estens., con riferimento a famiglia linguistica: le due lingue discendono da uno s. comune; per ulteriore estens., con riferimento a stati, nazioni e sim.: più Stati, ch’erano però colonie e propagini d’un solo ...
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bremese
bremése agg. e s. m. e f. – 1. Del comune di Brème, in prov. di Pavia; come sost., abitante del comune di Breme. 2. Di Brèma (ted. Bremen), città e attuale Land della Germania; come sost., abitante [...] o nativo di Brèma ...
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lattuga
(ant. lattuca) s. f. [lat. lactūca, der. di lac lactis «latte» per l’umore che contiene]. – 1. a. In botanica, genere di piante della famiglia composite liguliflore, con un centinaio di specie [...] o ramoso, foglie intere o dentate, fiori in capolini gialli pallidi; si conoscono numerose varietà colturali, che forniscono le più comuni erbe da insalata, tra cui: l. rossa, con foglie rosso-brune o variegate, l. cappuccina, con foglie riunite a ...
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Il Comune è, nell’ordinamento italiano, l’ente pubblico territoriale e rappresentativo di base (artt. 114, co. 1, e 118, co. 1, Cost.). Nel ricollegarsi, da un punto di vista terminologico, a quella peculiare esperienza politico-giuridica che...
Forma di governo cittadino autonomo, apparsa nell’Europa occidentale dopo l’anno 1000, come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi.
Nell’ordinamento attuale, ente territoriale...